Lazio-Napoli: probabili formazioni. C'è Raspadori, l'undici di Conte è un rebus
Probabili formazioni di Lazio e Napoli, le due squadre si sfidano per la 25esima giornata del campionato di Serie A 2024-2025.

Il Napoli torna allo Stadio Olimpico di Roma dopo il pari di due settimane orsono contro la Roma, per la delicata sfida con la Lazio valida per la 25esima giornata del campionato di Serie A 2024-2025, un match sicuramente difficile. Vediamo come arrivano al match le due squadre.
COME CI ARRIVA LA LAZIO. Baroni, dopo un periodo di appannamento di forma culminato con la sconfitta casalinga dal punteggio tennistico - zero a sei contro l’Inter - e con la resa nel derby per zero a due, sembra aver ritrovato la vena migliore. I bianco-celesti sono reduci da due vittorie di fila, in quel di Cagliari e in casa ai danni del Monza. Due gare in cui la Lazio ha messo a segno sette reti e ne ha subite due. Dunque, squadra con morale e autostima a mille, resa ancor più consapevole della propria forza dalle due affermazioni ai danni dei partenopei, in Coppa Italia per tre reti ad una, e soprattutto al Maradona con gol nel finale di Isaksen. Sul fronte della formazione pochi dubbi per il tecnico bianco-celeste. Il sistema di gioco sarà il collaudatissimo 1-4-2-3-1. Indisponibili ancora Vecino, Patric e l’ex Hysaj, mentre probabile il recupero di Dia reduce da un trauma distorsivo alla caviglia. Davanti a Provedel, linea a quattro con Marusic – in vantaggio su Lazzari -, Gila, Romagnoli e Nuno Tavares; la coppia in mediana sarà formata da Guendouzi e Rovella, mentre nei tre a supporto della punta Catellanos, a destra Isaksen e a sinistra Zaccagni. Al centro è ballottaggio a tre tra Dia, Dele-Bashiru e il sempre insidioso Pedro con quest’ultimo probabilmente favorito.
LAZIO (1-4-2-3-1): Provedel; Marusic, Gila, Romagnoli, Nuno Tavares; Guendouzi, Rovella; Isaksen, Pedro (Dia, Dele-Bashiru), Zaccagni; Castellanos. All.Baroni.
COME CI ARRIVA IL NAPOLI. La squadra di Conte arriva al match dopo due pari di fila, entrambi per una rete ad una. Ma se il pari di Roma poteva essere messo in conto, quello casalingo al cospetto di una pur coriacea Udinese, oltre ad essere inatteso ha evidenziato un momento di appannamento di forma in molti elementi che così brillanti erano parsi fino a circa dieci giorni orsono. Il percorso resta inequivocabilmente positivo considerando la striscia di nove risultati utili consecutivi – sette vittorie di fila e due pareggi – con l’ultima sconfitta in campionato che risale all’ otto dicembre proprio contro la Lazio al Maradona. Tuttavia il Napoli deve scuotersi da un torpore che sembra averne minato rendimento e performance proprio in concomitanza, probabilmente casuale, con la fine di un deludente mercato di gennaio e soprattutto a seguito dei pesanti infortuni patiti da Buongiorno, Olivera, Spinazzola e da ultimo da David Neres. Un vero e proprio rebus quindi sarà la formazione che Conte vorrà schierare all’Olimpico. Se infatti da un lato saremmo portati a pensare che con i giocatori che gli sono rimasti – recuperato solo Buongiorno – il tecnico potrebbe non volere stravolgere il sistema di gioco, dall’altro è pur vero che potrebbe attuare una scelta tattica, almeno in teoria, più conservativa col ritorno ad una linea di difesa a tre.
Di una cosa siamo certi: il tecnico non vorrà snaturare le caratteristiche degli elementi a sua disposizione, per cui ognuno giocherà nel ruolo che più gli è congeniale. Da questa considerazione partiamo per ridurre le ipotesi di formazione a due possibilità. Nel caso in cui il tecnico dovesse decidere di continuare nel sistema collaudato con linea a quattro, avremmo Mazzocchi a sinistra in linea con Di Lorenzo a destra e Rrahmani-Buongiorno centrali, centrocampo confermato, e nei tre avanti Politano a destra, Lukaku al centro e Raspadori favorito su Ngonge in posizione di esterno alto di sinistra. Nel caso in cui invece il tecnico salentino decidesse di cambiare sistema e di mettersi a tre in difesa, Politano uscirebbe dall’undici di partenza, poiché il sistema 1-3-5-2 prevederebbe Rrahmani, Buongiorno e Juan Jesus centrali, in mediana con i tre centrocampisti consolidati Anguissa, Lobotka e McTominay, a destra agirebbe Di Lorenzo e a sinistra Mazzocchi, con Raspadori in appoggio a Lukaku.
NAPOLI (1-4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Mazzocchi; Anguissa, Lobotka, McTominay; Politano, Lukaku, Raspadori (Ngonge). All. Conte.
Altra ipotesi:
CURIOSITA’ E CABALA
Il Napoli non ha vinto nessuna delle ultime quattro sfide in Serie A contro la Lazio - un pareggio e tre sconfitte -, tuttavia i partenopei hanno vinto ben otto delle ultime undici trasferte contro i bianco-celesti. Questi ultimi, hanno trovato il successo solo in una delle ultime cinque gare disputate tra le mura amiche – nello scorso turno contro il Monza – collezionando poi due pareggi e due sconfitte. Attenzione poi all’ultimo quarto di gioco: Napoli con nove e Lazio con otto, sono le due compagini che hanno guadagnato più punti grazie alle reti messe a segno dopo il minuto settantacinque. Nelle fila della Lazio Mattia Zaccagni ha realizzato due reti e un assist nelle ultime tre gare casalinghe contro il Napoli.
Nelle fila del Napoli, Giovanni Simeone è il giocatore che attualmente in Serie A ha realizzato più gol alla Lazio, ben otto in quindici confronti. Infine Giovanni Di Lorenzo è alla sua presenza numero duecento in Serie A con il Napoli; da quando indossa la maglia azzurra nel 2019/20 il solo Lautaro Martinez con duecentouno presenze ha giocato più gare nel massimo campionato italiano.





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