Napoli campione, Torre Annunziata in festa dopo le "minacce" degli ultrà del Savoia
Caroselli e festa anche a Torre Annunziata, città della squadra del Savoia, in cui a quanto pare davvero non mancano i tifosi del Napoli.

Il Napoli è campione d'Italia dopo 33 anni. Una vittoria che non ha colto di sorpresa nessuno, visto che già a dicembre, durante la sosta per i Mondiali, gli azzurri erano a +8 e nemmeno la sconfitta in casa dell'Inter di gennaio ha impaurito nessuno. Da napoletani, bando alla scaramanzia: quest'anno lo sapevamo, tutti: il Napoli vincerà lo scudetto. Ed anche il calo di aprile non ha impaurito, visto il vantaggio siderale dei partenopei su quelle che nemmeno più "inseguitrici" potevano essere chiamate; giusto perché dopo una prima, comunque c'è una seconda.
E lo sapevano anche gli ultrà del Savoia che, nelle scorse settimane, hanno proclamato Torre Annunziata come città che non avrebbe dovuto festeggiare lo scudetto del Napoli, in quanto totalitaria nella fede per la squadra della nota città di provincia.
Ma a quanto pare hanno predicato nel deserto: la città vesuviana è un tripudio di vessilli azzurri, di caroselli di auto e moto, dal Corso Umberto I, passando per via Gino Alfani e via fino al centro ed a Torre Sud. Gioia incontrastata, clacson e trombette non faranno dormire nessuno questa notte. Nemmeno gli ultrà del Savoia.





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