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Ziliani: "La UEFA esamina i bilanci: "Napoli promosso, ma c'è chi rischia gravi sanzioni"

Paolo Ziliani, giornalista, ha parlato della tematica inerente all'esame della UEFA sui bilanci delle italiane attraverso i suoi canali social.


Lorenzo VallettaLorenzo VallettaGiornalista

11/09/2025 10:23 - Altre notizie
Ziliani: La UEFA esamina i bilanci: Napoli promosso, ma c'è chi rischia gravi sanzioni

Come accade ogni anno, la UEFA esamina i bilanci dei vari club europei. In questo momento, sono in analisi quelle delle squadre italiane. A riferirlo, è il giornalista Paolo Ziliani che, tramite i suoi canali social, ha parlato proprio di questa tematica: "Per chi non ne fosse informato, la premessa è d’obbligo. L’1 giugno 2022, cioè tre anni fa, sono entrate in vigore, valide per tutti i club che partecipano alle coppe, le nuove norme del Fair Play Finanziario UEFA. Essenzialmente tre: 1) Divieto di avere debiti con tesserati; 2) Divieto di spendere per il costo dei tesserati più del 70% dei ricavi del club (era l’80% l’anno scorso, il 90% due anni fa); 3) Divieto di accumulare perdite a bilancio superiori a 60 milioni complessivi in tre anni (il primo esame UEFA controllerà quindi le perdite degli anni 2023, 2024 e 2025)".


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Ha, inoltre, sottolineato: "Premesso questo, la domanda che sarebbe il caso di porsi è: come si stanno comportando i nostri top club rispetto all’osservanza di queste norme? Detto che alla voce 'Debito verso tesserati' nessuno pare avere problemi, vediamo - cifre dei bilanci ufficiali alla mano - la situazione club per club partendo dal parametro che più preoccupa due club di casa nostra: la Juventus e la Roma".


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"La prima cosa da dire è che il rispetto del tetto massimo di 60 milioni di perdite in tre anni non costituisce un problema per tre nostri club: Atalanta, Napoli e Milan. L’Atalanta, che al pari del Napoli e della Fiorentina è il club italiano virtuoso per eccellenza (ha chiuso gli ultimi nove bilanci in attivo), ha chiuso l’esercizio al 30 giugno 2023 con un attivo di 5,6 milioni e quello al 30 giugno 2024 a + 9,8. Non si conoscono ancora - e questo vale per tutti - i numeri del terzo bilancio, quello chiuso al 30 giugno 2025, ma è già certo che per l’Atalanta sarà ancora in attivo e a livelli di molto superiori agli ultimi due".

"Se l’Atalanta avrà dall’UEFA la promozione piena, lo stesso sarà per il Napoli; che addirittura ha chiuso i due ultimi bilanci, quelli al 30 giugno 2023 e al 30 giugno 2024, con due attivi strabilianti di + 79,7 e + 63 milioni (totale + 142,7). Inutile dire che anche se l’ultimo bilancio, quello al 30 giugno 2025, si chiuderà come previsto in perdita (stimata attorno ai 50 milioni), il Napoli resterà comunque fortemente in attivo. E come Atalanta e Napoli, a pieni voti sarà promosso dall’UEFA anche il Milan che ha chiuso i due ultimi bilanci a + 6,1 e a + 4,1 (totale + 10,2), utile che dovrebbe ripresentarsi grazie ai milioni della cessione di Reijnders anche per il bilancio della stagione da poco conclusa".

"Detto del semaforo verde che sarà acceso per Atalanta, Napoli e Milan, diverso è il discorso che riguarda Juventus, Roma e Inter; che a differenza dei tre club italiani virtuosi hanno sempre chiuso con segno negativo i loro ultimi bilanci. Ma con una differenza: mentre l’Inter sembra in grado, grazie ai ricavi e ai risparmi dell’ultima stagione, di rientrare nei parametri fissati dall’UEFA, la Juventus e la Roma, per ammissione stessa dei loro plenipotenziari Comolli e Ranieri, sono lontanissimi dal poterlo fare".

"La Roma ha chiuso il bilancio al 30 giugno 2023 con una perdita di 102 milioni cui ha fatto seguito, nel 2024, una perdita di 81,4 milioni (totale 183,4 milioni). I dati del bilancio chiuso al 30 giugno 2025 non si conoscono, ma il segno sarà ancora negativo e questo significa che la Roma ha enormemente sforato il tetto massimo di 60 milioni di perdite totali ammesse in tre anni. Situazione bruttissima. Il club (come peraltro anche Milan e Inter) è sotto Settlement Agreement fino al 2026 e l’UEFA l’ha già multata di 2 milioni nel 2023 e di 3 milioni nel 2024 per un altro parametro non rispettato, quello dello “squad cost ratio” (le spese sostenute per la squadra superiori al 90% dei ricavi nel 2023 e all’80% nel 2024)".

"Come ha detto Claudio Ranieri, infatti, la Roma corre il paradossale rischio di centrare dopo tanti anni il traguardo della qualificazione alla Champions ma di vedersi sventolare sotto il naso dall’UEFA il cartellino rosso: di essere cioè addirittura bandita dalle coppe per non avere rispettato le regole, come successe al Milan nel 2019-20 e com’è successo alla Juventus con la squalifica che l’ha esclusa dall’Europa nel 2023-24".

"A proposito di Juventus: se la situazione della Roma, per ammissione stessa di Claudio Ranieri, è grave, quella di Madama è drammatica. Se sul club giallorosso gravano i due ultimi bilanci chiusi in perdita per 183,4 milioni, gli ultimi due bilanci della Juventus (- 123 milioni nel 2022-23, - 199,2 milioni nel 2023-24) hanno fatto segnare un rosso di 322,2 milioni. Considerando che anche il bilancio al 30 giugno 2025 sarà negativo, si stima nell’ordine di 70-80 milioni, l’aritmetica dice che negli ultimi tre anni la perdita accumulata da Madama è di circa 400 milioni, sei o sette volte superiore a quella massima ammessa che è di 60".

"I difensori della Real Casa obiettano che mentre la Roma (e l’Inter e il Milan) sono sotto regime di Settlement Agreement, la Juventus non lo è più da quando, nell’estate del 2023, l’UEFA ha preso atto dei suoi bilanci truccati, ha stracciato il Settlement Agreement che anche la Juventus si era impegnata a rispettare e l’ha squalificata per un anno da tutte le sue competizioni. Ma il fatto che la Juventus non sia più sotto Settlement (ci tornerà a stretto giro di posta nel giugno prossimo) non è certo un’attenuante, semmai un’aggravante; intanto perché le regole del nuovo Fair Play Finanziario in vigore dall’1 giugno 2022 valgono per tutti club che partecipano alle coppe (e la Juventus ha ricominciato a giocarle nell’estate 2024); in secondo luogo perché l’uscita dal Settlement, dovuta a illeciti amministrativi di straordinaria gravità, rende la Juventus recidiva rispetto a questo tipo di infrazioni; e a termini di regolamento la recidività comporta, in caso di reiterazione dell’illecito, un aggravamento della sanzione precedentemente inflitta".

"Resta difficile quindi capire come mai, dopo gli tsunami scatenatisi a seguito dell’inchiesta Prisma, la Juventus abbia cambiato (sia stata costretta a cambiare) management passando da Agnelli-Paratici-Arrivabene a Scanavino-Ferrero-Giuntoli-Comolli, senza però cambiare di una virgola il suo modus operandi. Persino Comolli che alla rivista francese “Onze” aveva confessato, negli ultimi giorni di mercato, la sua preoccupazione a proposito del rispetto del Fair Play Finanziario UEFA non osservato dal club ai tempi di Giuntoli (e prima di Giuntoli dal vecchio management), ha dato vita a un finale di mercato pirotecnico sconfessando la prudenza di comportamento mostrata fino a quel momento; e come aveva fatto Giuntoli, anche le sue operazioni (come quella di Openda) finiranno col gravare sui bilanci non solo nell’immediato, ma anche sugli esercizi futuri".

"Immaginare come la Juventus possa rientrare nei paletti dei 60 milioni di perdite nel triennio è impresa impossibile. C’è un rosso di 400 milioni e per riuscirci Madama dovrebbe vendere i suoi migliori giocatori a suon di 100 milioni l’uno; ridicolo solo a pensarlo anche perché a parte Yildiz, che studia da top player e potrebbe essere vendibile a 70-80 milioni, altri gioielli in casa Juve non ce ne sono. E insomma: la verità è che se la Roma rischia forte, la Juventus - che è recidiva - rischia fortissimo".

"Non così (o non così tanto) l’Inter. Che al momento è anch’essa fuorilegge avendo chiuso il bilancio 2022-23 a - 85 milioni e quello successivo a - 36 (totale - 121). L’ultima stagione ha però portato in cassa ricavi record: e anche se il bilancio al 30 giugno 2025 non è ancora stato stilato, la previsione parla di un utile importante in grado di abbattere della metà, o forse più, il precedente passivo riportandolo, appunto, al di sotto dei 60 milioni di rosso nel triennio. Anche per questo assume credibilità la voce, riportata anche oggi dalla Gazzetta, della possibile cessione di Konè dalla Roma (che ha assoluto bisogno di vendere) all’Inter (che sa di avere margini per questo nuovo acquisto)".


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Lorenzo VallettaLorenzo Valletta
Classe 1997, è il rampollo più giovane della famiglia di AreaNapoli.it. Giornalista pubblicista iscritto all'ODG Campania, ha giocato a calcio a livello agonistico ed è tifosissimo del Napoli.

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