Meglio Osimhen o Lukaku? Proviamo a rispondere oggettivamente con i dati
Il quesito che tutti si pongono: meglio Osimhen o Lukaku? Proviamo a rispondere elencando una serie di dati relativi ai due attaccanti.

Tormentone del calcio mercato estivo, dilemma dei dilemmi, non soltanto per i tifosi del Napoli, ma per tutti gli appassionati di calcio oltre che per gli addetti ai lavori incuriositi dagli esiti di questo cambio al centro dell'attacco partenopeo. Una prima linea, quella azzurra, che nella sua storia ha visto protagonisti alcuni tra i più forti centravanti del panorama calcistico internazionale: da Jeppson a Clerici, da Sallustro a Vinicio, e poi Altafini, Savoldi, Giordano, Careca, Cavani, Higuain, Mertens. L'uno, Osimhen, il recentissimo passato, l'altro Lukaku il presente. Ecco, per provare a rispondere al quesito come sempre ci siamo affidati ai dati oggettivi, provando a isolare una serie di metriche più rappresentative per il ruolo di attaccante. Ovviamente, aldilà dell'oggettivo riscontro numerico, il bello del calcio è che ognuno di noi potrà preferire l'uno piuttosto che l'altro per motivi del tutto soggettivi, che esulano quindi dai dati e che lasciano spazio a fattori non misurabili, quali simpatia, empatia, stile, classe, e persino oggi gestione dei social.
In questa tabella abbiamo preso come riferimento il rendimento nelle varie skills negli ultimi cinque anni di attività, stagione per stagione e evidenziato poi, nei totali per voce, in verde il vincente e in rosso il perdente. Salta subito all'occhio come per esempio il nigeriano abbia totalizzato un minutaggio sostanzialmente inferiore rispetto al belga, ma allo stesso tempo avendo totalizzato il medesimo numero di reti, ha evidenziato un coefficiente di realizzazione migliore, ossia un gol ogni 131 minuti, contro una rete ogni 151 del belga. Molto più efficace Big Rom quanto a occasioni da rete create (31 a 21), numero di assist (22 a 16), dribbling riusciti (53% a 45%) e occasioni mancate (52 a 73), mentre Osimhen si lascia preferire per numero medio di falli subiti a partita, 1,4 contro 0,6. Per la capacità nei contrasti, il belga vince in quelli aerei (50% a 45%), 4 mentre il nigeriano prevale in quelli a terra, probabilmente in virtù di una maggiore agilità, (41% a 35%). Infine negli xG per novanta minuti senza penalties, Osimhen prevale con 0,60 contro 0,45. In totale dunque, nelle undici metriche analizzate, a parte il pareggio nelle reti realizzate (78 pari), delle rimanenti dieci Big Rom si lascia preferire in sei di queste. Dunque, almeno dal punto di vista numerico e quindi quantitativo, il belga sembrerebbe prevalere. Tuttavia, volendo anche dare una valutazione in merito al modo di stare in campo, possiamo analizzare il grafico di seguito, che ci fornisce ulteriori chiavi di lettura del duello:
Dal grafico PolarChart in cui Lukaku è in azzurro e Osimhen in verde, emergono ulteriori informazioni da metriche tarate sui novanta minuti e non sulla gara intera che viene influenzata dai recuperi che sono diversi partita per partita. Intanto il valore G90, ossia gol ogni 90 minuti, vede assottigliarsi il vantaggio del nigeriano che con 0,67 gol ogni 90 minuti prevale di poco rispetto allo 0,60 del belga. Anche il valore degli xG90, cioè i gol attesi ogni 90 minuti, vede Osimhen migliore con 0,71 contro 0,56 di Lukaku. Interessante anche il dato Sh90, che fotografa il numero medio di tiri, in cui il nigeriano prevale con 4,01 contro 2,71 del belga. Si conferma il dato degli assist medi, appannaggio di Lukaku con media 0,17 a 0,14, così come la metrica xA90 che misura il numero medio di assist ogni novanta minuti: Lukaku meglio con 0,18 contro 0,13. Molto interessante anche il coefficiente xP90, che misura il numero di passaggi che portano ad un tiro. Anche qui meglio Lukaku con 1,43 di media contro 1,04 di Osimhen. Praticamente sovrapposto il valore chiamato xGChain90, che altro non è che il numero di volte in cui mediamente il calciatore viene coinvolto nella creazione di una azione da gol (0,72 Big Rom, 0,70 il nigeriano). Infine il dato forse più significativo evidenziato dal coefficiente chiamato xGBuildup90, che misura il grado di coinvolgimento del giocatore nella manovra di squadra. Ebbene anche qui il belga prevale in maniera stavolta chiara, con 0,18 contro 0,10.
CONCLUSIONI. L'analisi mostra equilibrio in molte metriche e una prevalenza di Big Rom rispetto a Victor. In generale però va evidenziato che si tratta di due attaccanti profondamente diversi, per struttura fisica, per caratteristiche atletiche, per età, e per associatività. Lukaku più integrato nel lavoro di squadra, meno bravo nella profondità e probabilmente nel gioco aereo. Osimhen, animale da praterie, più a proprio agio negli spazi ma meno abile tecnicamente e soprattutto poco associativo. Entrambi macchine da gol. Per i più giovani due attaccanti paragonabili iconicamente a due supereroi dei fumetti: la gazzella nigeriana con la mascherina magica; il bulldozer belga giustiziere delle aree di rigore e paladino della uguaglianza razziale. E voi chi preferite?





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