Pastore: "Visto il gesto di Juan Jesus verso l'arbitro? De Laurentiis la smetta di delegare Conte"
Rosario Pastore, giornalista, in passato firma de La Gazzetta dello Sport, ha commentato la sconfitta del Napoli a Bologna.

Rosario Pastore, giornalista, ha commentato la sconfitta del Napoli sul campo del Bologna per 2-0, in rete Dallinga e Lucumì, quest'ultimo abile a staccare in area tutto solo e ad infilare la porta difesa da Milinkovic-Savic. Brutto stop per i campioni d'Italia.
Queste le parole dell'ex firma della rosea: "Probabilmente ci sarà il solito idiota che mi accuserà di essere un anti-Napoli. Ebbene, nun me passa manco p'a capa. Il Napoli appena visto contro il Bologna ha meritato ampiamente la sconfitta. Fa male dirlo, ma purtroppo è così. La squadra di Italiano ci ha messo sotto, rifilandoci due pappine, che potevano essere anche di più e non ci sarebbe stato da gridare allo scandalo o alla'ingiustizia o, ancora peggio, alla sfortuna. Con un pressing asfissiante, adottato fino agli ultimi secondi di recupero della ripresa, i rossoblù hanno tolto il respiro agli azzurri, non li hanno fatti ragionare, hanno interrotto con autorevolezza, e spesso anche con maniere forti (ma di questo parlerò dopo) i nostri tentativi d'attacco. Dal Napoli, solo sprazzi, di tanto in tanto e spesso casuali; dal Bologna, autorevolezza e intelligenza di gioco. Ed uno si chiede: dov'è andata a finire quella squadra che riusciva ad imporsi, che metteva sotto l'avversario con un palleggio mai fine a se stesso, che intimoriva con una indiscussa superiorità? Tanti, troppi giocatori sono fuori condizione e non da oggi".
"I critici più bravi - scrive Pastore - hanno continuato ad avvertirci sulla scarsa forma di elementi come Di Lorenzo, per esempio. Eppure, probabilmente per mancanza di un sostituto autorevole (ma questa non è una scusante ma la denuncia di un errore in fase di calciomercato), il buon Giovanni continua ad essere impiegato. Così come hanno proposto nei loro scritti necessari cambiamenti nelle scelte, ricorrendo a forze fresche. Come Lang, per esempio, troppo sacrificato e non si sa perché, o Neres. Inoltre, comincia ad essere davvero preoccupante il calo di rendimenrto di McTominay. E uno si chiede dove sia andato a finire il giocatore più bravo, a livello nazionale, dello scorso campionato. Si era detto che De Bruyne fosse il responsabile della situazione, in quanto avrebbe pestato i piedi allo scozzese. Ma il belga, purtroppo, si è fatto male eppure il fu McFratm continua a deludere".
"Assicuro chi ha la pazienza di leggermi, ci creda o no, che per me, tifoso del Napoli dai tempi del vecchio Vomero, è una sofferenza buttar giù queste impressioni. Eppure, tenendo costante la speranza di un ritorno tempestivo del Napoli che amiamo, credo sia onesto affermare certe cose. Il Napoli segna troppo poco e subisce troppi gol, questa è la dura realtà. Il Napoli non ha, purtroppo, un gioco autorevole. I prossimi impegni, all'indomani della sosta internazionale (e auguriamoci che questa sosta serva a ricaricare le batterie), dopo un calendario non terribile fino ad oggi, sono estremamente impegnativi. Occorreranno tutta la pazienza e la sapienza, del tecnico per affrontarle nel migliore dei modi. Per chiudere l'argomento, sarebbe il caso che Conte non continuasse a ripetere che si aspettava certe cose dopo lo scudetto. Sembra quasi un alibi per i giocatori. Dev'essere lui a dare una scossa decisiva, mandando in panchina chi non lo soddisfa", ha aggiunto.
"Ed ora, l'argomento più scabroso. Ed anche il più irritante. Confermata l'impressione che la sconfitta non sia piovuta dal cielo ma si sia concretizzata sul campo, parliamo del signor Chiffi. Che ha diretto la partita non come un arbitro di lunga esperienza, ma come un giovanetto alle primissime armi. E forse anche un tantino timoroso del calore del pubblico. Chiffi ha consentito parecchio ai bolognesi ed è stato troppo, e spesso ingiustamente, severo con gli azzurri. Ha permesso che Holjund giocasse per tutta la partite con le mani del proprio difensore abbarbicate al corpo. E quando il malcapitato ha cercato di reagire, è stato pronto ad ammonirlo, minacciando addirittura un'espulsione, che non c'è stata perché l'arbitro stesso ha ritenuto che la punizione fosse esagerata. Chiffi ha ammonito Lang per gioco scorretto, cadendo nella trappola di un Orsolini, neanche sfiorato, che si è buttato a terra come se fosse stato colpito da un drone russo. Il bolognese meritava il giallo per simulazione, invece a finire su taccuino è stato l'olandese. Inoltre, ha sicuramente condizionato qualche giocatore del Napoli con la minaccia di "alla prima che mi fai, t'ammonisco e te ne vai" (i vecchi lettori del Corriere dei Piccoli sicuramente ricorderanno questi ottonari). Vogliamo dire che i giocatori in azzurro non hanno cazzimma, non sanno fingere, non sanno colpire come, invece, oggi sanno fare un po' tutti? Può darsi, come no. Resta il fatto che quello degli arbitri comincia a diventare un problema serio. La gare, come ha scritto un competente amico di FB, possono non essere orientate solo assegnando rigori ma anche con decisioni apparentemente meno incisive. L'atteggiamento di Juan Jesus, che a fine gara coi gesti ha mandato al diavolo Chiffi, la dice lunga. E mi chiedo quand'è che la società, nelle sue sfere più alte, si deciderà finalmente a farsi sentire ad ogni livello. Corrado Ferlaino non avrà il merito di aver fatto partecipare il Napoli a numerose Champions come l'attuale presidente, anche perché non esistevano i tantissimi milioni televisivi ad aiutare. Però, di fronte a certe situazioni, riusciva ad imporsi, eccome. De Laurentiis smetta di delegare Conte a proteste che lasciano il tempo che trovano e, anzi, danno occasione agli altri di definire il tecnico azzurro il solito piangina. Scenda, piuttosto, in campo lui, con la sua autorevolezza. Anche per difendere un capitale che non è solo della sua famiglia ma della città intera", ha concluso.
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