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Classifica "x-Points", il Napoli oltre le aspettative! Conte ha detto la verità

La classifica degli x-Points (punti attesi) conferma come la squadra di Antonio Conte stia andando oltre ogni tipo di aspettativa.


Alessandro D'AriaAlessandro D'AriaMatch Analyst

10/02/2025 20:39 - Campionato
Classifica x-Points, il Napoli oltre le aspettative! Conte ha detto la verità

Il Napoli si ferma di nuovo, dopo il pari di Roma, e stavolta lo fa al cospetto di una tignosa Udinese, al termine di una gara non brillantissima, sulla falsa riga di quanto già mostrato nel secondo tempo dell’Olimpico. In primis ci sembra corretto attribuire ai friulani i giusti meriti per una gara giocata con slancio agonistico e vigoria atletica di straordinaria levatura. Che la squadra di Runjaic fosse un osso duro lo si era preventivato, ma ciò che forse i più non si aspettavano era il calo evidente di prestazione degli azzurri, in particolar modo di alcuni degli elementi cardine. Fermo restando che con un roster così corto, le indisponibilità concomitanti di Olivera, Spinazzola, Buongiorno e la cessione di Kvaratskhelia, rappresentano giustificazione più che sufficiente all’emergenza venutasi a creare sul lato sinistro dello scacchiere di Conte, non possiamo non evidenziare come la speranza di vedere un Napoli stoico, senza infortuni e senza squalifiche fino al termine del Campionato, fosse destinata prevedibilmente al naufragio. E questo va evidenziato, senza evidentemente smarrire equilibrio e consapevolezza dello straordinario lavoro svolto finora dalla squadra e dallo staff tecnico.


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Tuttavia, che la rosa del 3 febbraio sia indebolita rispetto a quella del 31 dicembre pare considerazione incontrovertibile. Abbiamo esaltato Juan Jesus per aver supplito in maniera egregia alla forzata assenza di Buongiorno, e di Mazzocchi abbiamo a suo tempo lodato spirito di appartenenza e impegno. Tuttavia è evidente che il livello dei due elementi citati non può essere accostato a quello dei compagni titolari, così come di Neres si è detto un gran bene, ma anche lui, dopo una serie di gare giocate a ottimi livelli, inizia a palesare qualche segno di minor brillantezza. Perché, non bisogna mai dimenticarlo, il calcio di Conte è un calcio estremo a livello fisico e atletico. Il tecnico salentino chiede il massimo ai suoi, li spreme fino all’inverosimile e il risvolto, talvolta, può essere quello di un appannamento di condizione. Nello specifico David Neres, dalla gara di Udine del 14 dicembre 2024, ha giocato senza mai fermarsi e, soprattutto senza mai avere un sostituto di ruolo che ne potesse anche lontanamente replicare il rendimento. Impiegato da Conte a condizione di una disponibilità del ragazzo al partecipare in maniera importante anche alla fase di non possesso, così come per Politano, il brasiliano nelle ultime due gare ha inevitabilmente palesato uno scadimento di brillantezza. La sua gamba, così come quella di altri – leggi Anguissa, Lobotka e lo stesso Politano – è sembrata nelle ultime due gare, non più viva e frizzante come quella delle precedenti. D’altro canto non è un caso se Conte abbia sostituito, cosa mai accaduto finora, già al minuto 70, Lukaku, Anguissa e Politano, tre inamovibili, perché parsi sotto livello, dimostrando però ancora una volta come i ricambi, pur essendo dotati di indiscutibile buona volontà, non siano nemmeno lontanamente avvicinabili al livello dei titolari. Una squadra così corta numericamente nella rosa, con le perdite per infortuni e per cessione di cui sopra, e che magari inizia ad accusare qualche linea di stanchezza in taluni essenziali elementi, può andare in difficoltà anche nei confronti di un avversario notevolmente meno competitivo dal punto di vista tecnico, ma organizzato e pragmatico come l’Udinese di ieri.


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A latere di tutto ciò, una considerazione oggettiva va fatta per capire quelle parole di Conte - “questi ragazzi stanno facendo qualcosa di eccezionale, fidatevi…”- ripetute sibillinamente più volte nel post partita. Una frase che tradotta in un idioma più conosciuto dalle nostre parti, equivale più o meno a “stiamo friggendo il pesce con l’acqua”. Che Conte abbia oggettivamente ragione, più che dalla nostra personalissima impressione, è certificato oggettivamente dai numeri.

Abbiamo altre volte menzionato la classifica degli x-Points - punti attesi -, che potremmo definire come indice che riassume i punti che una squadra avrebbe meritato sul campo in base ai suoi fondamentali di prestazione. Esso racconta, rispetto alla classifica effettiva ufficiale, una classifica che potremmo definire “di merito”. Dalla combinazione di xG – expected goals che rappresentano la produzione offensiva di un giocatore o di una squadra, e xGA – expected goals against concessi che rappresentano di contro la produzione offensiva della squadra e che quindi misurano la prestazione difensiva di una squadra, con ulteriori parametri poi convertiti nelle probabilità di vittoria, pareggio o sconfitta, si ottiene l’ indice xPTS  - x Points - che ci dà la possibilità di catalogare le squadre in basi a quanto realmente prodotto sul campo e non solo rispetto a quanto raccolto poi materialmente.

Gli xPTS di norma assegnano un punteggio da 0 a 3 a ogni squadra in ogni partita, per cui negli xPTS non si hanno 3 punti, 1 punto o 0 punti come nella classifica reale, ma ad esempio potrebbero essere 2,1 punti o 1,5 per chi vince e inoltre non 0 per chi perde ma magari 0,2 o 0,7 o addirittura talvolta anche un punteggio superiore a chi poi ha vinto, se da un punto di vista della prestazione la squadra che ha perso ha manifestato una produzione offensiva maggiore senza però andare a segno, finendo magari per  perdere per un unico tiro fatto dall’avversario. È quindi una classifica basata sulle prestazioni della squadra e non sui risultati. 

I risultati che presentiamo nella grafica seguente ci dicono in maniera chiara che secondo questo parametro il Napoli, che ha 55 punti reali, dovrebbe averne invece 45,54 per merito. Quindi i partenopei hanno 9,46 punti in più, che li relegano al primo posto quando invece dovrebbero essere quarti. L’Inter, seconda nella classifica reale, dovrebbe essere prima, davanti alla Atalanta e alla Juventus. L’altro caso di squadra che sta sovraperformando è quello della Fiorentina, che da sesta con 42 punti, dovrebbe invece essere nona con 35,01 punti. I viola hanno quindi ben 6,99 punti in più. Curioso infine il caso del Como, che ha il saldo negativo peggiore di tutti. I lariani di Fabregas giocano un calcio davvero godibile e propositivo, tuttavia scarsamente redditizio, come testimoniato dai 22 punti che avrebbero dovuto essere 32,38, ossia ben 10,38 in più di quelli conseguiti ufficialmente.


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Alessandro D'AriaAlessandro D'Aria
Match Analyst e Football Data Analyst certificato ed abilitato alla professione. A fine anni '90 ha seguito da vicino prima la Primavera e la prima squadra del Napoli. Si occupa per AreaNapoli.it, tra l'altro, dell'analisi dell'avversario.

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