Atalanta-Napoli, probabili formazioni. Conte ha un dubbio, rebus Gasperini
Probabili formazioni di Atalanta e Napoli, le due squadre si sfidano per la 21esima giornata del campionato di Serie A 2024-2025.

A Bergamo contro l'Atalanta, ennesima prova di maturità per il Napoli di Conte, orfano del talento di Kvaratskhelia volato precocemente in quel di Parigi alla corte di Luis Enrique. Vediamo con quale inerzia arrivano le due contendenti e le possibili scelte dei due tecnici.
COME CI ARRIVA LA DEA. In casa Atalanta, nonostante gli ultimi tre pareggi, il morale è comunque alto, forte della striscia di ben quindici risultati utili consecutivi; dopo la sconfitta di fine settembre tra le mura amiche per due reti a tre ad opera del terribile Como di Fabregas, i bergamaschi hanno infilato un filotto di ben undici vittorie e quattro pareggi, con 34 reti all’attivo e 10 al passivo, che hanno portato la bellezza di 37 punti e il terzo posto in classifica. In particolare la Dea può vantare il miglio rendimento casalingo del campionato con 22 punti nelle nove gare tra le mura amiche in cui hanno ottenuto 7 vittorie, un pari e una sconfitta (media punti 2,44), con 26 reti segnate - miglior attacco casalingo - e 12 reti subite - soltanto decima difesa casalinga - e differenza reti +14, la migliore della lega in casa. Lo scontro diretto contro i partenopei capolista costituisce una ghiotta opportunità per gli orobici di accorciare sulla squadra di Conte e di compattare ulteriormente quella che pare una mini fuga a tre con l’Inter. Dal punto di vista tattico Gasperini, che anche all’andata mischiò sapientemente le carte schierando un attacco senza punte di riferimento relegando il capocannoniere Retegui in panca, potrebbe ancora una volta sorprendere Conte. Difficile indovinare uomini e disposizione della Dea, anche alla luce di assenze certe e di possibili recuperi in extremis. Se infatti certe paiono le assenze per infortunio di Scamacca e di Kossonou, Scalvini è pienamente recuperato mentre non risulta convocato Cuadrado, e ancor più pesante l’assenza di Kolasinac, elemento notevolmente cresciuto nelle ultime due annata grazie alla cura Gasp. Dunque, con la conferma dello strepitoso Carnesecchi tra i pali, il primo rebus è in difesa dove potrebbe giocare Hien centrale, con Scalvini centro-destra e Djimsiti adattato centro-destra, ma un’altra soluzione, meno probabile, potrebbe vedere l’adattamento del poliedrico De Roon nella linea a tre e l’inserimento contestuale di Pasalic in mezzo al campo.
Altro rebus poi riguarda l’attacco in cui, dato per certo l’impiego di Lookman, bisognerà capire se Gasp ripeterà il sistema senza punta di ruolo, con De Ketelaere, Samardzic e Zaniolo a contendersi una maglia, e lo stesso Pasalic, uomo tattico di fiducia del tecnico orobico, candidato per una maglia nel ruolo di trequartista insieme al neo acquisto Bellanova. Anche per i laterali di centrocampo un piccolo dubbio. Dato per certo l’impiego di un Bellanova in versione Nazionale a destra, per la corsia di sinistra il ballottaggio tra Zappacosta e Ruggeri potrebbe vedere quest’ultimo favorito per una maglia di titolare. Molte dunque le incognite di formazione, di difficile lettura anche per lo staff di Conte.
ATALANTA (1-3-4-2-1): Carnesecchi; Scalvini, Hien, Djimsiti; Bellanova, Ederson, De Roon, Ruggeri (Zappacosta); De Ketelaere (Samardzic), Lookman; Retegui. All.Gasperini.
COME CI ARRIVA IL NAPOLI. Ambiente partenopeo scosso non poco negli ultimi dieci giorni dalla vicenda Kvaratskhelia, perdita tecnica importante per Conte, e scouting di Manna a lavoro alacremente per la degna sostituzione del talento georgiano. Tuttavia, le recenti difficoltà patite per infortuni importanti e perdite dovute al mercato, sembrano aver ancor più compattato il gruppo squadra, reduce da 5 vittorie consecutive con 11 reti all’attivo e 2 al passivo. In trasferta i partenopei possono vantare il secondo miglior rendimento con 23 punti in 10 gare - 7 vinte, 2 pareggiate e una sola persa – il terzo miglior attacco esterno con 23 reti e la seconda miglior difesa esterna con 6 reti subite, oltre alla seconda miglior differenza reti con +11. Inoltre il Napoli nelle ultime 15 gare può vantare 12 vittorie, 1 pari e 2 sconfitte, con 23 reti all’attivo e 8 al passivo, per un totale di 37 punti – gli stessi proprio della Dea – cammino che ha portato la compagine di Conte in testa alla classifica.
Sul piano delle scelte di formazione, Conte recupera pienamente Olivera, mentre per il reintegro di Buongiorno bisognerà attendere probabilmente altre due settimane. Con Juan Jesus confermato nel ruolo di centrale di sinistra, il solo dubbio per Conte è relativo alla fascia mancina. La consuetudine porterebbe a pensare all’impiego di Politano alto a destra con Neres alto a sinistra, e Olivera reintegrato nella sua posizione di esterno sinistro di difesa. Tuttavia, alla luce delle ultime buone prove di Spinazzola e delle sue caratteristiche di maggior gamba, è possibile ipotizzare un impiego dell’ex romanista, nonché ex bergamasco, in posizione di esterno alto di sinistra con Neres spostato in posizione di ala destra, come già accaduto nella trasferta sfavillante di Firenze. Staremo a vedere.
NAPOLI (1-4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera; Anguissa, Lobotka, Mc Tominay; Neres (Politano), Lukaku, Spinazzola (Neres). All.Conte.
CURIOSITA’
L’Atalanta ha perso le ultime 3 gare casalinghe disputate contro il Napoli, ma ha segnato in tutte le ultime 25 partite casalinghe in Serie A - 63 reti all’attivo, una media di 2,5 a gara -. Inoltre, gli orobici hanno realizzato ben 10 marcature di testa in questo campionato più di ogni altra compagine della lega, e insieme all’Udinese e allo stesso Napoli risulta l’unica squadra a non aver ancora concesso una marcatura di testa. Il Napoli poi, nonostante sia all’undicesimo posto nella graduatoria dei recuperi offensivi in campionato con 118, risulta leader in quanto a tiri scaturiti da questa situazione di gioco con 32 conclusioni, e per gol con 4 reti, primato condiviso con Inter e Roma.





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