Focus mercato 2024: i voti e tutte le cifre. Oscar alla Juve, Napoli cicala
Il mercato estivo 2024 si è concluso da pochi giorni, è tempo di bilanci e giudizi. Il Napoli è stato tra i club che ha maggiormente speso in Europa.

Il campionato più spendaccione ancora una volta è stato quello inglese che ha fatto registrare acquisti per 2,36 miliardi euro, cessioni per 1,59 miliardi, disavanzo di 768,20 milioni. E’ andata decisamente meglio rispetto al 2023 (-1.349,19 miliardi) e al 2022 (-2.121,95 miliardi), sembrerebbe dunque che lo spauracchio del fair play finanziario interno cominci a funzionare, ma il saldo negativo resta consistente. L’Italia è la seconda lega in ordine di disavanzo, con il Napoli ha pescato in Inghilterra gli uomini per rinforzare il centrocampo, con gli scozzesi McTominay e Gilmour, mentre in direzione contraria, i trasferimenti di Calafiori all’Arsenal e di Chiesa, passato al Liverpool. Le cifre finali parlano di 245 acquisti e 454 cessioni, passivo medio di 15,38 milioni per club. Nel mercato esterno, l’operazione più costosa è stato l’acquisto di Douglas Luiz da parte della Juventus (51,5 milioni nelle casse dell’Aston Villa), mentre in quello interno ancora la Juve protagonista, con l’arruolamento di Koopmeiners, pagato 54,7 milioni. Il Bologna, con un attivo di 43,5 milioni, è stato il club più virtuoso, poi il Torino (+32,4). Otto club hanno chiuso con un bilancio positivo (oltre ai due già citati, anche Atalanta, Genoa, Monza, Lecce, Cagliari, Empoli e Verona). La sessione di calciomercato estiva conferma che la sostenibilità economica, al di là delle cifre che appaiono a prima vista, si è fatta mantra delle maggiori squadre del nostro campionato.
A cominciare da Inter, Juventus e Milan che per storia e blasone sono da sempre accreditate per vincere il torneo, per proseguire con Atalanta, Fiorentina, Lazio, Napoli e Roma che, per i successi negli ultimi anni e per tradizione, si pongono immediatamente dietro le tre big citate. Secondo Calcio e Finanza, il saldo in questa sessione tra quanto speso per gli acquisti e quanto incassato dalle vendite (spesa e incassi per cartellini) di queste otto società fa registrare un risultato negativo complessivo per oltre 452 milioni e nessuna delle otto big ha chiuso il mercato con un saldo positivo nella compravendita dei giocatori. Nello specifico abbiamo:
Napoli: -136 milioni
Juventus: -103 milioni
Roma: -94,6 milioni
Milan: -60 milioni
Lazio: -23,1 milioni
Atalanta: -22,93 milioni
Inter: -8 milioni
Fiorentina: -5 milioni
Una cifra monstre nel complesso, specie per un sistema che dice di volere essere sempre più sostenibile. Il quadro però è molto diverso se analizziamo la situazione considerando quanto le operazioni concluse peseranno sul bilancio 2024/25 delle società. Questo approccio risulta decisamente più profondo, sommando le plus/minusvalenze realizzate, l’incasso dai prestiti, il risparmio di ammortamento e il risparmio sull’ingaggio lordo per i giocatori usciti dalle squadre rispetto alla stagione 2023/24. Inoltre considera l’investimento per cartellini ammortizzato per gli anni di contratto e anche la spesa o il risparmio sugli stipendi dei giocatori. Con questa prospettiva possiamo notare come solo Milan e Napoli – quest’ultima principalmente a causa del mancato addio di Osimhen – avranno un impatto negativo da questo mercato sul bilancio. Ma tutte le altre sei ne riceveranno un beneficio, come vediamo nel dettaglio:
Juventus: +71,07 milioni
Fiorentina: +43,88 milioni
Atalanta: +43 milioni
Roma: +37,97 milioni
Lazio: +16,55 milioni
Inter: +8,93 milioni
Milan: -11,55 milioni
Napoli: -52,78 milioni
Considerando l'operato dei vari direttori sportivi e utilizzando il duplice parametro, ossia quello tecnico e quello di carattere finanziario, ci siamo divertiti ad assegnare una valutazione al Mercato delle principali protagoniste del nostro Campionato.
JUVENTUS, VOTO: 9. Molto articolato e significativo il lavoro di Cristiano Giuntoli alla Juventus, che ha portato alla Continassa qualcosa di molto vicino ad una rivoluzione, chiudendo ben otto operazioni in entrata, di cui sei a titolo definitivo, con gli acquisti di Di Gregorio, Cabal, Douglas Luiz, Thuram, Koopmeiners e Nico Gonzalez. Due invece i prestiti: Kalulu e Coincecao. Contestualmente molte sono state le operazioni in uscita a titolo definitivo con le cessioni di Frabotta, Huijsen, De Sciglio, Barrenechea, Iling-Junior, Kaio Jorge, Kean, Soulé e Chiesa, oltre alla conclusione dei contratti pesantissimi di Szczesny, Alex Sandro e Rabiot e la fine del prestito di Alcaraz. L’affare più oneroso riguarda l’acquisto di Douglas Luiz dall’Aston Villa nell’operazione che ha visto Barrenechea e Iling-Junior compiere il percorso inverso. Nel complesso le operazioni in entrata, tra ammortamenti dei calciatori acquistati a titolo definitivo e stipendi lordi, dovrebbero portare maggiori costi per circa 86,1 milioni di euro. Tuttavia i maggiori costi sono stati compensati da numerose operazioni in uscita, tra le quali quella che ha fatto registrare il valore di cessione maggiore è il trasferimento a titolo definitivo di Matias Soulé alla Roma. Inoltre, notevole è stato il lavoro di puntello che Giuntoli è riuscito a realizzare sia per le plusvalenze (con cifre per un totale di circa 67 milioni) sia per la conclusione di contratti particolarmente pesanti come quelli di Szczesny, Alex Sandro e Rabiot (che insieme avevano costi per oltre 35 milioni). Le operazioni in uscita dovrebbero avere un impatto positivo per circa 160 milioni di euro per il bilancio 2024/25, una cifra monstre che certifica la qualità del lavoro di Cristiano Giuntoli e che tra entrate e uscite dovrebbe tradursi in un impatto positivo per 73,9 milioni di euro circa. Se invece consideriamo il solo saldo tra entrate e uscite per quanto riguarda i cartellini (solo le operazioni a titolo definitivo), la sessione di mercato per la Juventus si è conclusa con un saldo negativo di 103 milioni di euro.
INTER, VOTO: 8. L'Inter, forte del parco giocatori vincitore dello scorso torneo, non ha mosso molto quest’anno, tenendo i giocatori cardine e al contempo concludendo l’acquisto di quattro giocatori a titolo definitivo (Josep Martinez, Taremi, Zielinski e Palacios) e tre cessioni (Zanotti, Agoumé e Oristanio) oltre al prestito di Valentin Carboni (tra quelli che impattano a bilancio). Molto importante in sede di bilancio (quindi di risparmio nelle spese) la conclusione dei contratti di Cuadrado, Klaassen, Sensi e Sanchez e quella del prestito di Audero che dovrebbero portare un impatto positivo per circa 38 milioni di euro su bilancio 2024/25. Tra i nuovi acquisti, l’operazione più onerosa è quella di Piotr Zielinski, che sia pure a parametro zero, con il solo stipendio ha il maggiore impatto a bilancio (8,3 milioni ). Dunque, secondo le stime di Calcio e Finanza le operazioni in entrata, tra ammortamenti dei calciatori acquistati a titolo definitivo e stipendi lordi, dovrebbero portare maggiori costi per circa 30,1 milioni di euro. Mentre tra le vendite, i nerazzurri hanno realizzato le cessioni di Oristanio, Agoumé e Zanotti, incassando complessivamente 12 milioni e plusvalenze per circa 1,3 milioni di euro. Tra entrate e uscite, quindi, l’impatto sul bilancio 2024/25 del calciomercato dovrebbe portare ad un saldo positivo per 7,9 milioni di euro circa. In termini qualitativi il management nerazzurro è riuscito a consegnare ancora una volta a Simone Inzaghi un parco giocatori molto competitivo intascando anche un notevole contributo per il bilancio di questa stagione dal calciomercato. Una tendenza che è una costante nelle ultime cinque stagioni a conferma di una chiara strategia interista.
Le altre big del nostro campionato (Atalanta, Fiorentina, Lazio, Napoli, Roma) hanno per lo più conseguito, Napoli a parte, un contributo positivo dalle proprie negoziazioni di mercato come vediamo di seguito:
Fiorentina: +43,88 milioni
Atalanta: +43 milioni
Roma: +37,97 milioni
Lazio: +16,55 milioni
Napoli: -52,78 milioni
NAPOLI, VOTO: 8. Il presidente De Laurentiis non ha badato a spese per soddisfare le necessità del nuovo allenatore Antonio Conte regalando al tecnico salentino sette acquisti a titolo definitivo: i difensori Buongiorno e Marin, i centrocampisti Gilmour e McTominay e gli attaccanti Neres e Lukaku. In più, è arrivato a zero Spinazzola, in uscita dalla Roma. Contestualmente la società partenopea ha realizzato due cessioni (Ostigard al Rennes e Gaetano al Cagliari, già considerato come definitivo dal momento in cui si tratta di un obbligo di riscatto) oltre ai prestiti di Natan, Zanoli, Lindstrom e Cajuste. A pesare però è la mancata uscita di Osimhen, che avrebbe generato una maxi plusvalenza e portato il saldo del mercato in positivo. In entrata l’operazione più onerosa è quella legata a Romelu Lukaku, in cui a pesare è soprattutto lo stipendio da quasi 8 milioni lordi (grazie agli sgravi fiscali previsti dal Decreto Crescita, di cui Lukaku ancora può godere). Secondo le stime di Calcio e Finanza le operazioni in entrata, tra ammortamenti dei calciatori acquistati a titolo definitivo (ricordiamo che il Napoli con le quote decrescenti carica un costo maggiore nella prima stagione e a scendere in quelle successive) e stipendi lordi, dovrebbero tradursi in maggiori costi per circa 97,3 milioni di euro. In uscita il Napoli ha realizzato in particolare le cessioni di Ostigard e Gaetano, con incassi per complessivi 13 milioni e plusvalenze per 11,4 milioni circa. Tutte le altre uscite sono legate a calciatori in scadenza di contratto o alla fine del loro periodo in prestito. Le operazioni in uscita dovrebbero avere un impatto positivo per circa 44,5 milioni di euro su bilancio 2024/25, cifra alla quale si arriva sommando le plus/minusvalenze realizzate, l’incasso dai prestiti (quando è presente), il risparmio di ammortamento (nel caso dei giocatori ceduti a titolo definitivo) e il risparmio sull’ingaggio lordo per i giocatori usciti dalla rosa partenopea rispetto alla stagione 2023/24. Tra entrate e uscite, quindi, l’impatto sul bilancio 2024/25 del calciomercato dovrebbe portare a un effetto negativo per quasi 53 milioni di euro circa. La sessione di mercato per il Napoli vede un saldo negativo di ben 136 milioni di euro, il secondo dopo il Brighton a livello di Mercato mondiale.
ROMA, VOTO: 7. Per la Roma il grande merito di essersi liberata dei pesanti ingaggi di Lukaku, Abraham e Mourinho e il nuovo ds, il francese Florent Ghisolfi, si è mosso soprattutto sul mercato transalpino. Il peso del mercato sul bilancio sarà positivo per quasi 38 milioni. Al momento i risultati non sembrano pagare in una società che pare più interessata a questioni extra campo come la quella relativa allo stadio e per quanto concerne i Friedkin l’interesse poi non concretizzato per l’Everton. I texani hanno già versato quasi 850 milioni nelle casse societarie da quando sono divenuti proprietari e qualora la squadra dovesse mancare ancora la qualificazione in Champions League il bilancio si appesantirebbe ulteriormente.
ATALANTA, VOTO 7. Infine, ma non certo meno importante, è da analizzare l’operato dell’Atalanta, ormai potenza europea dopo aver vinto l’Europa League. I bergamaschi avranno un contributo positivo per 43 milioni dal mercato, perché anche in casa Atalanta è andato in onda un grande via vai di calciatori. In uscita solo per citare qualcuno Koopmeiners, El Bilal Tourè, Musso, Hateboer e in entrata Retegui, Zaniolo, Bellanova, Cuadrado e Samarzdic. E’ evidente che in questo quadro sarà ancora più importante il lavoro dell’allenatore Giampiero Gasperini per confermare i nerazzurri al vertice del calcio italiano e internazionale.
MILAN, VOTO: 6,5. Il Milan invece è l’unica tra le tre grandi ad aver chiuso il mercato con un impatto negativo, ma non va scordato che è anche l’unica che ha chiuso gli ultimi due bilanci in positivo. Per i rossoneri in entrata l’attaccante Alvaro Morata, il centrocampista Youssouf Fofana e i difensori Emerson Royal e Strahinja Pavlovic, oltre al prestito dalla Roma dell' attaccante Tammy Abraham. Contestualmente la società ha perfezionato tre cessioni (il riscatto di De Ketelaere da parte dell’Atalanta, Maldini al Monza e Simic all’Anderlecht) e numerosi prestiti, Luka Romero, Marco Pellegrino, Pierre Kalulu, Yacine Adli e Tommaso Pobega (tra quelli che impattano a bilancio, mentre Saelemaekers era già in prestito nella passata stagione) e la conclusione dei contratti di Mirante, Caldara, Kjaer e Giroud. L’operazione più onerosa è legata ad Alvaro Morata, attaccante arrivato dall’Atletico Madrid, per il quale pesa soprattutto lo stipendio. Le operazioni in entrata, tra ammortamenti dei calciatori acquistati a titolo definitivo e stipendi lordi, dovrebbero produrre maggiori costi per circa 50 milioni di euro. Tra le operazioni in uscita, dalle cessioni di Simic, De Ketelaere e Maldini, il Milan ha realizzato complessivi 6 milioni e altrettante plusvalenze. Tra entrate e uscite, dunque, l’impatto sul bilancio 2024/25 del calciomercato estivo dovrebbe tradursi in un effetto negativo per quasi 7 milioni di euro circa. Considerando invece il solo saldo tra entrate e uscite per quanto riguarda i cartellini (solo le operazioni a titolo definitivo), la sessione di mercato per il Milan finora vede un saldo negativo di circa 60 milioni di euro.





![]() | 6 |
![]() | 6 |
![]() | 6 |
![]() | 6 |
![]() | 4 |
![]() | 3 |
![]() | 3 |
![]() | 3 |
![]() | 3 |
![]() | 3 |
![]() | 2 |
![]() | 2 |
![]() | 1 |
![]() | 1 |
![]() | 1 |
![]() | 1 |
![]() | 1 |
![]() | 1 |
![]() | 1 |
![]() | 0 |