Ziliani punge: "Il sensazionale record dell'arbitro Di Bello con la Juventus, uno scempio"
Paolo Ziliani, giornalista, si è soffermato sulla classe arbitrale italiana in un post pubblicato tramite i suoi canali social.

La Juventus, in attesa dell'ufficialità di Luciano Spalletti, nella partita giocata ieri contro l'Udinese, ha avuto sulla sua panchina l'allenatore della Next Gen Massimo Brambilla. Ma non è questo il vedo nodo della questione, quanto invece le polemiche che si sono accese nel post-partita
Paolo Ziliani, giornalista, ha parlato proprio di questo argomento tramite un post pubblicato sui suoi canali social: "Il sensazionale record dell'arbitro Di Bello: ha diretto 20 partite della Juventus fischiandole a favore 11 (diconsi undici) rigori. Ieri due 'rigorini' di quelli che Rocchi vieta di concedere". Poi aggiunge: "Mentre in Inter-Fiorentina una colossale scorrettezza di Comuzzo su Pio Esposito (sullo 0-0) è stata ignorata da arbitro e VAR, in Juve-Udinese è andato in scena l'atteso Festival del rigore farlocco".
Ha, inoltre, evidenziato: "Lo scempio del regolamento preso a picconate da 'Rocchi e i suoi fratelli' continua senza sosta. Stiamo assistendo a un campionato, se possibile, ancor più avariato del solito: dove succede tutto e il contrario di tutto, soprattutto di quel che Rocchi, perso nei suoi deliri di onniscienza e onnipotenza, predica ai suoi adepti. Ormai la gente ha completamente perso la nozione di quel che era il vecchio, basico, scontato regolamento del gioco del calcio essendo stata scaraventata in una realtà distopica che la rende ostaggio di questa banda di sovvertitori e demolitori di regole e di certezze secolari. La Serie A non è più un campionato di calcio: è una Via Crucis. E le sue cronache sono ormai bollettini di guerra.
"Le designazioni di Rocchi per le due partite Inter-Fiorentina e Juventus-Udinese di ieri erano state queste:
INTER-FIORENTINA: arbitro Sozza; VAR Ghersini; AVAR Chiffi.
JUVENTUS-UDINESE: arbitro Di Bello; VAR Paterna; AVAR Guida".
"In Inter-Fiorentina sul risultato di 0-0, nel secondo tempo, una plateale e prolungata trattenuta con tanto di garrota (per i più impressionabili, laccio californiano) di Comuzzo ai danni di Pio Esposito non è stata rilevata da Sozza. Ghersini e Chiffi hanno effettuato il check al VAR e hanno convenuto che nulla di scorretto fosse stato commesso da Comuzzo nell’intervento sull’attaccante interista. Niente rigore. Una volta cose così succedevano solo nei telefilm della serie 'Ai confini della realtà'".
"In Juventus-Udinese l’arbitro Di Bello ha concesso un rigore alla Juventus dopo 3 minuti per una appena abbozzata trattenuta reciproca tra Goglichidze e Vlahovic (il bomber serbo cade dopo aver lasciato la presa sulla maglia del difensore dell’Udinese che stava tirando);
nel finale di partita il VAR ha poi richiamato Di Bello alla revisione di un’azione per fargli concedere un secondo rigore alla Juventus per un impercettibile contatto scarpa contro scarpa tra Goglichidze e Yildiz mossosi nell’occasione “alla Di Lorenzo” con gamba allargata a dismisura: più che un rigorino, un micro-rigorino. “Ho visto i due rigori - ha detto Kosta Runjaic, allenatore dell’Udinese, a fine partita - e se fai un “super super super slow motion” ti accorgi che ci sono due tocchi. Ma se interpreti così la partita finisce che in ogni match ci saranno moltissimi rigori".
"Tutto questo all’indomani del sermone di Gianluca Rocchi a “Open VAR” (ne ho scritto nel pezzo pubblicato ieri) in cui il designatore aveva ribadito la chiara direttiva sulla necessità di non concedere i rigori da lui definiti “rigorini”. A dispetto di ciò, tomo tomo cacchio cacchio all’indomani del pistolotto televisivo del suo gran capo Marco Di Bello di “rigorini” alla Juve ha pensato bene di concederne due: uno in avvio e uno a fine partita così, per sicurezza. Niente male".
"Su Di Bello direte: vabbè, avrà avuto un momento di sbandamento, una giornata storta può capitare a tutti. E forse è così. E tuttavia andando a controllare lo score di Di Bello nei match diretti con la Juventus, qualcosa di strano e di insolito balza agli occhi: e cioè il fatto che nelle 20 partite dirette i rigori fischiati a favore di Madama sono stati 11, cioè più di uno ogni due partite. E anche se non sono uno statistico alla Rino Tommasi credo di poter dire che si tratta di un record difficilmente battibile. Nella tabella di Transfermarkt che vedete sotto, i rigori concessi da Di Bello alla Juventus sono indicati nell’ultima colonna a destra".
"Direte ancora: magari Di Bello è semplicemente un arbitro dal rigore facile; tanti ne fischia a favore e altrettanti ne fischia contro. Beh, alla Juve non si direbbe. Di Bello è l’arbitro che alla 2^ giornata del campionato 2023-24, l’ultimo di Allegri sulla panchina della Juventus, non fischiò un gigantesco rigore a favore del Bologna, in Juventus-Bologna 1-1, con l’aggiunta dell’espulsione non comminata al difensore autore del fallo Iling jr. per il plateale sgambetto a Ndoye che stava battendo a rete a porta vuota. Il gol avrebbe portato il Bologna, già in vantaggio 1-0, sul 2-0 a metà secondo tempo: e l’espulsione di Iling avrebbe costretto la Juventus a giocare in 10 l’ultima mezzora".
"Per dire quanto quel rigore fosse colossale: persino Rocchi, che di Di Bello è il mentore dichiarato, ammise che il suo protetto era incorso in una topica marchiana e, come dire, inspiegabile. Per la cronaca, la Juventus pareggiò poi grazie a un assist che Iling jr., il giocatore che avrebbe dovuto essere espulso, servì a Vlahovic per l’1-1. A fine partita Thiago Motta, a quel tempo allenatore del Bologna, diede vita a un singolare show davanti ai microfoni di DAZN tenendo la bocca polemicamente sigillata. O almeno allora si pensò fosse polemica: ma forse Motta stava già rispondendo da allenatore della Juve".
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