Logo AreaNapoli.it

Ziliani avvisa: "Comolli in allarme, Tudor è una bomba ad orologieria: che stilettata!"

Paolo Ziliani, giornalista, ha parlato di alcuni argomenti che riguardano la Juventus attraverso i suoi canali social.


Lorenzo VallettaLorenzo VallettaGiornalista

24/10/2025 19:06 - Altre notizie
Ziliani avvisa: Comolli in allarme, Tudor è una bomba ad orologieria: che stilettata!

La Juventus sta riscontrando diverse difficoltà, sebbene la sconfitta sia stata solo una in campionato, ma ci sono stati tanti pareggi. Invece, in Champions League i bianconeri non sono ancora riusciti a trovare il successo e la sconfitta contro il Real Madrid ha messo in luce alcuni problemi interni


PUBBLICITÀ

Paolo Ziliani, giornalista, ha parlato di alcuni argomenti che riguardano la squadra bianconera attraverso i suoi canali social: "La stilettata sul mercato non condiviso, lo sfogo sul passivo atteggiamento verso il Palazzo e i nuovi acquisti mandati in panchina al Bernabeu: Comolli in allarme, Tudor è una bomba a orologeria". Poi aggiunge: "Il salto di qualità dialettico del tecnico che si sente sempre più scaricato sta diventando un problema: le stilettate sotto traccia sferrate non senza ragione alla dirigenza continuano. Come finirà?".


PUBBLICITÀ

Ha, poi, evidenziato: "Molti di voi la ricorderanno perfettamente, ma per chi non la rammentasse la squadra che Igor Tudor ha schierato due sere fa al Bernabeu per la sfida di Champions contro il Real Madrid (persa 1-0) è stata la seguente: (3-4-2-1) Di Gregorio; Gatti, Rugani, Kelly; Kalulu, Koopmeiners, Thuram, Cambiaso; McKennie, Yildiz; Vlahovic. E allora?, direte voi. E allora è importante ricordarla perché in un momento chiave come quello che la Juventus sta attraversando (vittoria che manca da 7 partite, nessun gol segnato nelle ultime 4, fuori dalle prime 4 posizioni in Serie A e dalle prime 24 - vorrebbe dire eliminazione diretta alla fine della fase iniziale - in Champions), l’undici schierato da Tudor a Madrid contiene informazioni molto interessanti ed esplicative di quel che sta accadendo, sotto traccia ma nemmeno tanto, in casa Juventus".

"Prima di approfondire il tema, la risposta al vostro 'E allora?' è che dei quattro neo acquisti fatti da Comolli nel mercato estivo, David e Zhegrova del Lille, Openda del Lipsia e Joao Mario del Porto, nessuno al Bernabeu era in formazione. E poiché tutti stavano bene, tutti erano a disposizione e tutti erano presenti in panchina, la domanda che sorge spontanea, anzi, le tante domande che sorgono spontanee sono: 1) Tudor è diventato matto? 2) È normale che gli acquisti anche costosi fatti in estate non siano serviti nella partita più attesa d’inizio stagione? 3) David, Openda, Zhegrova e Joao Mario sono giocatori scarsi oppure sono validi ma non sono quelli che servivano all’allenatore? 4) Durante il mercato Comolli e Tudor si sono confrontati? 5) Se sì, le richieste dell’allenatore che aveva allenato la squadra negli ultimi mesi della stagione scorsa sono state tenute in considerazione? 6) Tra Comolli e Tudor c’è intesa oppure gelo e distanza? 7) Tudor nelle mani di Comolli farà la fine di Motta nelle mani di Giuntoli?".

"Ora, non so come la pensiate voi; ma sentendo parlare Tudor, soppesando le parole detta in conferenza stampa e le scelte fatte sul campo, in questi giorni in cui la situazione della Juventus è andata sempre più appesantendosi per non dire aggravandosi, mi risuonava sempre alla mente il detto 'parlare a nuora perché suocera intenda': che in soldoni vuol dire rivolgersi a terzi perché la persona cui il messaggio è in realtà rivolto, generalmente a te vicina, capisca; parlare di fatti apparentemente altrui per rendere chiaro a chi ti sta accanto che i panni sporchi in argomento sono gli stessi che giacciono ammonticchiati in casa propria e che sarebbe il caso di lavare, se necessario anche in pubblico".

"Sono almeno tre i messaggi in codice, non propriamente subliminali, messi in circolo da Igor Tudor nell’ultima settimana. E attenzione: non a caldo, magari nella concitazione di un dopo partita di un match andato a male, ma a freddo, nell’asettica cornice delle conferenza stampa pre partita dove ogni parola che esce dalla bocca degli allenatori è stata attentamente pensata, soppesata, calcolata".

"1°MESSAGGIO. Venerdì 17, conferenza stampa che precede Como-Juventus in programma l’indomani (vincerà il Como 2-0). Parlando dell’avversario, al pronti-via della conferenza - non è passato nemmeno un minuto - Tudor dice: “Como è una finta piccola, se si può dire; perché una squadra che spende così tanti soldi, e soldi interessanti… e poi c’è questa cosa qua, che li ha scelti tutti allenatore: che è una cosa rara che si vede. È una gran bella cosa di quel club”. Il linguaggio del corpo, spesso più importante e rivelatore delle parole, comunica che Tudor tiene molto a rimarcare e precisare il concetto: quello (vero o sbagliato che sia il suo riferimento al Como: Fabregas l’indomani non si dirà molto d’accordo) della fortuna per un allenatore di lavorare in un club che gli mette a disposizione i giocatori da lui richiesti. Con tutta evidenza, Tudor parla a nuora (il Como) perché suocera (la Juventus) intenda. E dice: tutti a criticarmi perché la squadra non va ma le colpe non sono mie, io avevo chiesto certi giocatori e ne ho visti arrivare altri. A battaglia navale si direbbe: colpito e affondato".

"2° MESSAGGIO. Martedì 21, conferenza stampa che precede Real Madrid-Juventus in programma l’indomani (vincerà il Real Madrid 1-0). Quando Guglielmo Buccheri della Gazzetta dello Sport chiede a Tudor se stia vivendo un momento di preoccupazione (la domanda arriva al minuto 3’45”), l’allenatore diventa un fiume in piena: si lancia in uno sfogo torrenziale e irrefrenabile (che si concluderà al minuto 10’10”: quasi sette minuti di monologo) impossibile da riportare interamente ma in cui tra le altre cose Tudor dice: “Abbiamo cominciato con questo calendario che non so come si commenta: una pazzia di calendario”, e a seguire “Non so chi fa algoritmi, mi faccio due domande”, “Squadra ha patito e ha faticato, ma non va bene”. Si lamenta di aver affrontato in rapida sequenza Inter, Atalanta e Milan in campionato e “Villareal fuori e Real Madrid fuori” in Champions. “Il grande crisi della Juventus? Bisogna avere onestà intellettuale: quando non ci sono questi filoni di partita di cui nessuno si frega… e invece no”, “Con un sorteggio normale se invece di Milan era Cremonese, Juventus era prima e si diceva grande Juventus e grande mister Tudor".

"La cosa buffa, sicuramente strana, è che Tudor dice queste cose e muove queste (giuste o sbagliate che siano) accuse al Palazzo del pallone con la dirigenza della Juventus schierata al gran completo in prima fila davanti a lui. Per cui delle due l’una: o su questi fatti, il calendario di Serie A e il calendario Champions che sarebbero stati stilati con grave danno alla Juventus per la pesantezza delle sfide stipate nei primi due mesi di attività, Tudor e i dirigenti si sono confrontati ed è stato deciso che sarebbe stato l’allenatore a esternare il malcontento del club cogliendo l’occasione della sfida col Real Madrid, cosa che a me pare quantomeno insolita; oppure dietro le parole di Tudor non c’è alcuna strategia societaria ma c’è solo lui, Igor Tudor, che non vuole mettere nel mirino la Lega o l’UEFA ma la società Juventus invitandola a guardare cosa succede e a uscire da quello che per lui è uno stati di apatia-passività-rassegnazione: ci costringono a un tour de force inaudito e nessuno fiata, spiega, con la scusa che “siamo la Juve e la Juve deve vincere” nessuno dice niente, e “invece non va bene. E mi faccio due domande”. Domande che l’allenatore finge di rivolgere alla Lega e all’UEFA ma che in realtà lancia ai suoi dirigenti dai quali vorrebbe sostegno, protezione attiva, solidarietà. Quei dirigenti che sono lì davanti a lui: e chi ha orecchie per intendere intenda".

"3° MESSAGGIO. Pomeriggio di mercoledì 22. A poche ore da Real Madrid-Juventus Tudor rende nota la formazione che schiererà per la partita delle partite: la squadra che vedete sopra nella grafica di Sky. E lì per lì nessuno ci fa caso: invece, guarda caso, per la sfida del Bernabeu l’allenatore manda in campo, o meglio tiene in panchina tutti (ho detto tutti) gli acquisti dell’estate fatti dal plenipotenziario Comolli che chez Madama ha preso il posto del defenestrato Giuntoli. I fiori all’occhiello David, Openda e Zhegrova e il soldato di complemento Joe Mario tutti fuori".

"In campo vanno dieci giocatori della preesistente (e rinnegata) Juventus di Motta e Giuntoli più un undicesimo, Rugani, che è addirittura lo juventino più vecchio di tutti: bianconero dal 2015 è sempre stato - detto con tutto il rispetto - l’ultima ruota del carro al punto che la Juventus lo ha girato negli ultimi anni in prestito prima al Rennes, poi al Genoa, poi al Cagliari sempre vedendolo tornare all’ovile avendo giocato in tutto, in questi tre club, 32 partite. Largo anche al vecchio guerriero invece: firmato Igor Tudor".

"E insomma: è vero che si parla con le parole, ma lo si può fare - e bene - anche con i fatti, con le scelte e i con comportamenti. E magari mi sbaglierò, ma se nella notte del Bernabeu Igor Tudor ha inteso affidarsi alla vecchia guardia juventina, o meglio alla vecchia ripudiata truppa di un anno fa lasciando in panchina fino al minuto 75 i gioielli di Cornelia (Comolli) David e Openda, un gol in due nella Juve fino a oggi, qualcosa l’allenatore ha voluto dire. Qualcosa a qualcuno. E di certo non ai giocatori. Il destinatario era Comolli. Il destinatario era la dirigenza della Juventus".


PUBBLICITÀ

Condividi questo contenuto

Lorenzo VallettaLorenzo Valletta
Classe 1997, è il rampollo più giovane della famiglia di AreaNapoli.it. Giornalista pubblicista iscritto all'ODG Campania, ha giocato a calcio a livello agonistico ed è tifosissimo del Napoli.

ANNUNCI SPONSORIZZATI
Guarda suGuarda su YouTube
ANNUNCI SPONSORIZZATI
Ultimissime notizie
Logo Milan Milan16
Logo Inter Inter15
Logo Napoli Napoli15
Logo Roma Roma15
Logo Bologna Bologna13
Logo Como Como12
Logo Juventus Juventus12
Logo Atalanta Atalanta11
Logo Sassuolo Sassuolo10
Logo Cremonese Cremonese10
Logo Udinese Udinese9
Logo Lazio Lazio8
Logo Cagliari Cagliari8
Logo Torino Torino8
Logo Parma Parma6
Logo Lecce Lecce6
Logo Verona Verona4
Logo Fiorentina Fiorentina3
Logo Genoa Genoa3
Logo Pisa Pisa3
Prossima partita del Napoli
NapoliNapoli
InterInter
Napoli-Inter, i precedenti
Serie A, sabato 25 ottobre alle 18:00
PUBBLICITÀ
Notizie più lette