La UEFA vuole cambiare format per le qualificazioni ai Mondiali: lo fa anche per l'Italia
La UEFA sta valutando di cambiare format per le qualificazioni ai Mondiali, quello attuale non soddisfa alcuni aspetti.

Le qualificazioni ai Mondiali 2026 proseguono, e fin qui, nella zona europea, si sono rivelate nel complesso piuttosto equilibrate. Basti pensare che, nei dodici gironi, soltanto una squadra ha già ottenuto la qualificazione matematica. Eppure, la UEFA starebbe valutando di modificare il format sia per le Qualificazioni agli Europei 2028 che per quelle ai Mondiali 2030.
Analizzando una serie di indicatori - dagli ascolti televisivi al numero di biglietti venduti, fino alle interazioni sui social - l'organismo europeo ha preso atto di un dato evidente: l'interesse del pubblico per le Qualificazioni ai Mondiali è in calo. Le cause? Probabilmente molteplici. Da un lato, l'eccessivo numero di partite; dall'altro, il forte squilibrio tra le fasce, che rende molti incontri prevedibili e poco competitivi.
Con dodici gironi, infatti, il divario tra le teste di serie e le nazionali di terza o quarta fascia è troppo ampio. Non mancano goleade e risultati scontati, che riducono l'appeal complessivo.
Ma c'è anche un altro fattore: l'attuale struttura del torneo tende a penalizzare pesantemente anche chi sbaglia una sola partita. A meno di scossoni clamorosi, molte big finiscono comunque per ritrovarsi ai playoff, con un margine di errore praticamente nullo.
Non a caso, anche i calciatori hanno espresso perplessità. Dopo la sfida con Israele, Gianluigi Donnarumma lo ha detto chiaramente: "La verità è che adesso non puoi sbagliare una partita. È diventato complicato, perché se sbagli una gara finisci ai playoff. In Norvegia eravamo in bambola, un'altra squadra, assolutamente".
L'Italia, ad esempio, potrebbe chiudere il proprio girone con 21 punti - gli stessi della Norvegia - e ritrovarsi comunque costretta a passare per gli spareggi.
Il rimedio è già sotto gli occhi della UEFA, che starebbe valutando un modello ispirato alla nuova Champions League, dove, da due stagioni, non esistono più i "vecchi gironi", ma una fase a campionato unico. In questo sistema, le squadre vengono suddivise in fasce e affrontano un numero prestabilito di avversarie per ogni livello, garantendo così più sfide dirette tra le grandi.
Tradotto: si potrebbero avere, durante le Qualificazioni, incontri come Francia-Spagna, Italia-Portogallo o addirittura Germania-Inghilterra, partite capaci di accendere davvero l'interesse dei tifosi e del mercato televisivo.
Considerando i 16 posti riservati all'Europa nel primo Mondiale a 48 squadre, l'ipotesi più accreditata prevede la qualificazione diretta delle prime dodici classificate nella fase a campionato, con le otto successive destinate ai playoff.
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