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Juventus-Napoli ai "raggi X", i dati su cui stanno lavorando gli staff tecnici

Juventus-Napoli è il big match della quinta giornata del campionato di Serie A, abbiamo preso in analisi una moltitudine di dati delle due compagini.


Alessandro D'AriaAlessandro D'AriaMatch Analyst

19/09/2024 23:01 - Campionato
Juventus-Napoli ai raggi X, i dati su cui stanno lavorando gli staff tecnici

Il big match di Serie A tra Juventus e Napoli si avvicina a grandi passi e nel preparare tatticamente la sfida tra bianconeri e azzurri sono emerse una serie di dati su cui certamente i rispettivi staff tecnici staranno ragionando in maniera molto attenta nella predisposizione del piano gara e delle strategie da porre in atto. Vediamole nel dettaglio con l'ausilio delle grafiche, specificando che tutti i dati riportati sono al netto di eventuali penalties e calcolati per media partita.


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L'analisi della fase difensiva evidenzia la supremazia al momento dei bianconeri in tutte le metriche analizzate. Dalle reti subite, al numero di tiri concessi verso la porta, al numero di tiri nello specchio concessi.  La Juve è prima anche nella difesa della propria area di rigore con il 52% dei tiri concessi all'interno dell'area e con appena 11,75 tocchi medi a partita concessi dentro la propria area. Di Gregorio primatista per percentuale di parate e per cleansheets in campionato. Notevole infine anche il dato relativo agli xgA, ossia i gol subiti attesi, pari a 0,38. Per il Napoli segnali di miglioramento rispetto ai dati della scorsa stagione in fase difensiva. Evidenziamo il quarto posto per reti subite a  partita e il secondo per cleansheets, come dati positivi, mentre il numero di conclusioni concesse agli avversari, 12 a gara, risulta ancora troppo alto e lo relega al nono posto. La tendenza a  subire ancora troppo viene ulteriormente confermata  dal valore degli xGA pari a 1,12, ottavo in  graduatoria. Dunque una Juve che difende benissimo in generale e in particolare la propria area di rigore, subendo pochissimo. Il Napoli fa registrare un trend di netto miglioramento e va sottolineato che sulle sue metriche pesano in modo decisivo i 3 gol subiti a Verona, dopo i quali, pur subendo troppo in determinati scorci anche nelle gare successive, ha di fatto subito una sola rete su calcio di rigore.

La analisi dei dati fatti registrare in fase di non  possesso fornisce dati particolarmente interessanti. La Juventus con il 66% di duelli aerei vinti primeggia rispetto ai partenopei ottavi con il 52%. I bianconeri poi iniziano la prima azione difensiva a 51 metri dalla propria porta, solo il Bologna fa meglio, mentre il Napoli con 42 metri risulta diciassettesimo. Sostanziale equilibrio nei contrasti vinti e nei duelli a terra, così come dal punto di vista disciplinare. Da notare che nessuna delle due squadre presenta un indice PPDA particolarmente basso (che misura il numero  di passaggi concessi agli avversari prima di portare un  azione di pressing mirata alla riconquista del possesso) con la Juve che con valore 14 risulta addirittura quindicesima, mentre il Napoli con valore 11 risulta decimo. Infine il Napoli è secondo solo al Bologna quanto a palle recuperate, meglio dei bianconeri settimi.

Nell'analisi della fase di possesso probabilmente le principali differenze tra le due contendenti. Particolarmente curioso il dato sul possesso, in cui la Juve settima col 57% contro il 52% del Napoli, nono; tuttavia il Field Tilt, ossia il possesso nell'ultimo quarto di campo, mostra un dato in totale controtendenza, con i partenopei sesti al 62% e i bianconeri addirittura dodicesimi con il 48%. Molto diverse anche le metriche quantitative relative al numero di passaggi, Juve prima e Napoli ottavo, ma anche sulla precisione dei  passaggi, con la squadra di Motta prima al 90% e quella di Conte dodicesima all'82%. Tuttavia questa apparente maggior precisione bianconera viene spiegata dal numero dei passaggi in avanti, Napoli secondo con il 36% e Juve addirittura fanalino di coda con il 25%, ulteriormente avvalorato dal numero di passaggi indietro in cui i bianconeri sono secondi con il 16% e gli azzurri diciottesimi con il 13%. Questi dati evidenziano come una maggiore  propensione al fraseggio orizzontale dei bianconeri  faciliti la maggiore precisione nei passaggi,  considerazione avallata dalle metriche che specificano la qualità dei passaggi. E infatti per numero di Assist passaggi filtranti (passaggi effettuati nello spazio e indirizzati verso la porta che permettono di superare  le linee di pressione avversarie), passaggi chiave (verticalizzazioni che raggiungono e smarcano un proprio compagno superando almeno una linea di difesa avversaria) e passaggi negli ultimi 18 metri il Napoli è primatista assoluto, mentre la "Vecchia signora" annaspa in posizioni medio-basse. Dunque una Juve che palleggia di più, spesso nella propria metà campo, un Napoli molto verticale e portato allo sviluppo diretto, con poso palleggio e poca orizzontalità.

Nella fase offensiva il Napoli mostra dati significativamente migliori rispetto ai bianconeri. Di particolare rilievo i dati relativi alla media reti realizzate 2,25, migliore di tutte, al numero di conclusioni verso la porta, primato con 18 a partita, ma ottima anche la voce relativa agli ingressi nell'area avversaria, 8 di media, la seconda in assoluto. Molto bene anche la metrica degli xG, gol attesi, che per il Napoli evidenzia un valore di 1,72, secondo in assoluto. Molto meno esaltanti i dati per i bianconeri, con deficienze negli xG, penultimi con 0,65, e nei tiri totali, quattordicesimi con 10,75 a partita. Sintomatica infine anche la metrica degli xT, expected threats (minacce attese), un modello che  utilizza dati storici per assegnare ad ogni zona di campo un  valore uguale alla probabilità che avere il possesso in quella  zona porti a concludere l’azione con un gol. In sostanza misura quanto pericoloso è lo sviluppo offensivo di una squadra. Ebbene si evidenzia un Napoli secondo con 1,72 e una Juventus invece appena quattordicesima con 1,12. Risulta evidente la facilità dei partenopei nel creare azioni pericolose nello sviluppo offensivo e di contro una difficoltà dei bianconeri nel trovare conclusioni in zone particolarmente vantaggiose.

Infine, ma non per importanza, questo singolare studio relativo agli eventi scansionati per le diverse tempistiche di gara. Abbiamo diviso in 6 periodi le gare e per ogni periodo ne abbiamo analizzato efficacia difensiva e offensiva, utilizzando i semplici parametri di reti, tiri e xg in attacco e reti, tiri e xGA in difesa. Il focus sui dati offensivi evidenzia che i padroni di casa producono e realizzano di più nel periodo dal sedicesimo al sessantesimo minuto di gioco, mentre quello sulla fase difensiva mostra come subiscano di più nell' ultimo quarto d'ora di gara. Per gli ospiti invece si evidenzia una distribuzione alquanto costante nella proposta offensiva con un picco proprio nell'ultimo quarto di gioco, mentre per la fase difensiva lo stress maggiore si concentra a inizio  ripresa tra il minuto 46 e il minuto 60, periodo in cui subisce maggiormente gli attacchi avversari. Matchando questi dati quindi il Napoli potrebbe soffrire in inizio ripresa di gara per la concomitante maggior verve evidenziata nello stesso periodo dai bianconeri; di contro questi ultimi potrebbero subire un Napoli arrembante nella parte finale della contesa in cui i padroni di casa mostrano una maggiore vulnerabilità. Frutto della preparazione atletica dello staff di Conte?

Riproduzione riservata.


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Alessandro D'AriaAlessandro D'Aria
Match Analyst e Football Data Analyst certificato ed abilitato alla professione. A fine anni '90 ha seguito da vicino prima la Primavera e la prima squadra del Napoli. Si occupa per AreaNapoli.it, tra l'altro, dell'analisi dell'avversario.

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