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Ziliani punge: "Ci sarà l'arbitro che cacciò tre giocatori del Napoli, per il resto tutto ok"

Paolo Ziliani, giornalista, ha commentato le designazioni della 25esima giornata di Serie A tramite i suoi canali social.


Lorenzo VallettaLorenzo VallettaGiornalista

13/02/2025 10:22 - Altre notizie
Ziliani punge: Ci sarà l'arbitro che cacciò tre giocatori del Napoli, per il resto tutto ok

Venerdì 14 febbraio si aprirà la 25esima giornata di Serie A con Bologna-Torino e, tra l'altro, vedrà in programma due big match come Lazio-Napoli e Juventus-Inter. Le due compagini, in corsa per lo Scudetto, giocano in trasferta e può essere una grande occasione.


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Paolo Ziliani, giornalista, ha commentato le designazioni arbitrali tramite un post pubblicato sui suoi canali social: "L'arbitro che fischia alla Juve 1 rigore ogni 2 partite e quello che diresse Juve-Napoli di Supercoppa 2012 espellendo tre napoletani saranno al VAR in Juventus-Inter. Per il resto tutto bene". Poi aggiunge: "Il primo è Di Bello che a Madama fischia rigori a raffica, ma se sono contro non ne vede uno; il secondo è Mazzoleni, quello che un giorno per una simulazione di Del Piero fuori area fischiò rigore".


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Ha, inoltre, evidenziato: "Avete presente il modo di dire 'Siamo circondati'? Quello che utilizziamo in modo ironico quando abbiamo la percezione chiara e netta che qualcosa attorno a noi, in una data situazione, non torni, che qualcosa attorno a noi non stia andando per il verso giusto; e più passa il tempo e più appare chiaro che provare a venirne a capo, provare a porvi rimedio, provare a proteggersi e a difendersi non sia possibile perché in realtà tutto attorno a noi, o meglio tutti attorno a noi tramano ai nostri danni; e ogni giorno di più ci ritroviamo avviluppati, imprigionati e alla fine annientati in una ragnatela da cui districarsi è impossibile. Siamo soli e il mondo intero trama contro di noi".

"Ebbene: 'siamo circondati' è esattamente quel che ho pensato - ma forse me lo sono anche detto sottovoce - quando ieri mi è caduto l’occhio sulle designazioni di Rocchi per Juventus-Inter in calendario domenica. E non tanto per il nome dell’arbitro, Mariani, che nel campionato col verme - ormai è risaputo - vale come il 2 di spade quando a briscola è denari; quanto per i nomi di arbitro-VAR e di arbitro-AVAR, che sono tutto un programma: Di Bello e Mazzoleni. Che per chi mastica un po’ di calcio non hanno bisogno di presentazioni: basta la parola, come diceva lo slogan del Carosello del confetto Falqui. Per chi invece non fosse molto addentro alle cose del pallone italico, una piccola scheda introduttiva dei due super giudici che domenica decideranno le sorti del big match Juventus-Inter (ma se si fosse trattato di Juventus-Napoli, Juventus-Milan, Juventus-Roma sarebbe e stato lo stesso) si rende indispensabile".

"Come già ebbi modo di scrivere un anno fa di questi tempi, Paolo Mazzoleni è uno dei tanti ex arbitri che a fine carriera, sfogliando l’album dei ricordi e mettendosi per una volta una mano sul cuore, confessò (come fece poi il prode Calvarese) che il più grande errore della sua vita fu concedere un rigore che non c’era indovinate a favore di chi? Incredibile ma vero: a favore della Juventus (quando si dice i casi della vita). Successe il 14 febbraio 2010, la partita era Juventus-Genoa e il risultato (come per il rigore Cuadrado-Perisic che ancora oggi non fa dormire la notte Calvarese) era di 2-2 ma con la Juventus che aveva anche quella volta assoluta, imprescindibile necessità di vincere (c’era Zaccheroni in panchina e la classifica era a dir poco disastrosa: a dispetto del pronto soccorso arbitrale quell’anno Madama fallì addirittura la qualificazione alle coppe). Ebbene, sapete cosa fece il nostro eroe, Paolo Mazzoleni? Fischiò un rigore per la Juventus, che Del Piero trasformò e con cui la Juve vinse la partita 3-2, per uno sgambetto di Papastathopoulos ai danni di Del Piero che in realtà non c’era mai stato: e anche mai fosse avvenuto, sarebbe avvenuto fuori area. Insomma: non c’era fallo e l’azione era fuori area. Mazzoleni indicò invece perentorio il dischetto: e la Juventus vinse la partita 3-2".

"La verità è che su Mazzoleni & Madama è fiorita tanta di quella letteratura da scriverci un’enciclopedia o da produrre una serie televisiva del tipo 'Inseparabili'. Detto del rigore-farsa da lui stesso confessato come il più grande errore (?) di tutta una carriera, non c’è appassionato di calcio - anche non tifoso della Juventus o del Napoli - che non ricordi la leggendaria Supercoppa Juventus-Napoli giocata a Pechino l’11 agosto 2012: in panchina Conte (anzi Carrera: Conte era squalificato per calcioscommesse) e Mazzarri. Anche qui, guarda un po’ il caso, la partita è ferma sul 2-2 e cosa combina poco prima del minuto 90 il nostro eroe? In preda a improvviso raptus Mazzoleni mostra prima un cartellino rosso a Pandev del Napoli per proteste ('O l’arbitro sa il macedone, oppure non so proprio cos’abbia sentito', dichiarerà sconsolato l’attaccante del Napoli nel dopo-partita), poi un secondo a Zuniga sempre del Napoli e ancora un terzo, a mo’ gentile cadeau, per l’allenatore Mazzarri. E da 2-2 a 4-2 il gioco è fatto.

"Si va così ai supplementari e la Juventus con due uomini e un allenatore in più si aggiudica la Supercoppa italiana per 4-2. Con un finale di contesa a tal punto aberrante, anzi ributtante, da indurre De Laurentiis a vietare alla squadra di prendere parte alla cerimonia di premiazione: il mondo intero vede così il Napoli abbandonare per protesta il terreno di gioco. L’avesse fatto dopo i tre cartellini rossi, oggi di Adana-Galatasaray non parlerebbe nessuno. Bazzecole al confronto".

"In quanto a Marco Di Bello, per chi non lo ricordasse è l’arbitro che alla seconda giornata del campionato scorso incorse nella topica del secolo non trovando il coraggio di fischiare un gigantesco calcio di rigore per il Bologna, in Juventus-Bologna, col corollario dell’espulsione non data al difensore autore del fallo, Iling jr., per il plateale sgambetto a Ndoye che stava segnando a porta vuota. Il gol avrebbe portato il Bologna, già in vantaggio di un gol, sul 2-0 a metà del secondo tempo:e l’espulsione di Iling gli avrebbe dato anche un uomo in più. Invece niente".

"Per dire quanto quel rigore fosse colossale: persino Rocchi, il mentore di Di Bello, ammise che il suo protetto era incorso in un errore di valutazione marchiano e, ehm, inspiegabile. Per la cronaca, Juventus-Bologna finì 1-1 grazie a un assist che Iling jr., il giocatore che avrebbe dovuto essere espulso, servì a Vlahovic. A fine partita Thiago Motta, che allora era l’allenatore del Bologna, diede vita a un singolare show davanti ai microfoni di DAZN tenendo la bocca chiusa, le labbra polemicamente sigillate (o almeno allora si pensò che fosse polemica: ma forse stava già rispondendo da allenatore della Juve) di fronte alle domande dei giornalisti sul clamoroso rigore non concesso che avrebbe dato la vittoria al Bologna".

"Marco Di Bello, per chi non lo ricordasse, è lo stesso arbitro che un anno prima (era il 10 novembre 2022), durante Verona-Juventus, con la Juventus in vantaggio 1-0 a un quarto d’ora dalla fine non vide, o vide ma ritenne che non fosse il caso di punire, un fallo di mano in area a braccio completamente aperto (una vera parata) commesso da Danilo. Il Verona Calcio postò l’immagine sui social senza fare commenti (non foss’altro che per evitare di finire in B). Altro rigore clamoroso non punito da Di Bello e che avrebbe consentito al Verona, trasformandolo, di andare sull’1-1 a pochi minuti dalla fine e portare a casa un punto prezioso (togliendone due alla Juventus): invece, niente rigore e tre bei punti finiti in saccoccia alla Vecchia Signora".


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Lorenzo VallettaLorenzo Valletta
Classe 1997, è il rampollo più giovane della famiglia di AreaNapoli.it. Giornalista pubblicista iscritto all'ODG Campania, ha giocato a calcio a livello agonistico ed è tifosissimo del Napoli.

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