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Ziliani: "Lettera aperta a John Elkann: sa che non è Thiago Motta il vero colpevole?"

Paolo Ziliani, giornalista, ha parlato di alcuni argomenti che riguardano la Juventus tramite i suoi canali social.


Lorenzo VallettaLorenzo VallettaGiornalista

24/03/2025 10:18 - Altre notizie
Ziliani: Lettera aperta a John Elkann: sa che non è Thiago Motta il vero colpevole?

Thiago Motta è stato esonerato e al suo posto è stato scelto Igor Tudor. Una decisione che è stata presa in virtù del fatto che la Juventus deve a tutti i costi centrare la qualificazione in Champions League. Paolo Ziliani, giornalista, ha parlato proprio di alcuni argomenti che riguardano la squadra bianconera.


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Ecco quanto scritto tramite un post pubblicato sui suoi canali social: "Lettera aperta a John Elkann: che ha licenziato Motta dando retta a Giuntoli senza capire che i danni fatti da Giuntoli sono ben più gravi". Poi aggiunge: "Per mantenere la squadra com'è oggi, cioè mediocre, servono 130 milioni solo per trasformare i prestiti in acquisti. E per inseguire i 50-60 milioni Champions se ne butteranno 40-50 per gli allenatori".


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Ha, inoltre, evidenziato: "Egregio Dottor Elkann, dopo aver seguito gli avvenimenti che hanno portato ieri, in casa Juventus, all’esonero dell’allenatore Thiago Motta, ritenuto dalla proprietà e dalla direzione sportiva il principale responsabile dei pessimi risultati conseguiti dalla squadra in questa stagione, Le scrivo per metterLa al corrente di alcuni accadimenti di gravità forse maggiore dei negativi risultati conseguiti sul campo, fatti che non riguardano l’allenatore ma sono ascrivibili unicamente alla responsabilità del vostro direttore generale Cristiano Giuntoli. Lo faccio sperando di farLe cosa gradita non essendo Lei - e come Lei anche l’Ad Maurizio Scanavino e il presidente Gianluca Ferrero - particolarmente ferrati in materia calcistica: come testimonia il fatto che questi accadimenti vi siano sfuggiti, altrimenti assieme a Motta - e ben prima di Motta - avreste certamente allontanato anche il dirigente Giuntoli".

"La prima evidenza che vorrei sottoporLe, e che non a tutti è chiara, è che se Lei, deluso per il cattivo uso dei soldi fatto da Giuntoli nei mercati d’agosto e di gennaio, ordinasse al dirigente di rimanere fermo e di azzerare acquisti e cessioni per ripresentarsi al via della prossima stagione con la stessa identica squadra per vedere cosa combina il nuovo allenatore, dovrebbe spendere 130 milioni. Deve sapere infatti che di questa Juventus 5^ in classifica che ha fallito tutti i traguardi possibili e immaginabili fanno parte cinque giocatori in prestito: che appartengono cioè ad altre società. Ebbene, se la Juventus volesse tenerli in organico per mantenere la squadra almeno com’è oggi, Lei dovrebbe metter mano a 30 milioni per Conceiçao, 18 per Di Gregorio, 14 + bonus per Kalulu, 20 per Veiga e 50 per Kolo Muani. Mal contati fanno 132 milioni e spicci: che servirebbero, lo ripeto, non per rafforzare la squadra, ma per non indebolirla. Parliamo di cinque giocatori che della Juventus 2024-25 sono stati colonne; e che Lei è naturalmente libero di non trattenere. Ma in ogni caso ci sarebbero poi cinque buchi in organico da riempire e con cinque giocatori di peso come lo sono stati i prestiti di cui sopra".

"Questo è il primo regalino che la direzione sportiva Le ha fatto. Passiamo ora ai 150 milioni che Giuntoli ha speso per i tre giocatori che avrebbero dovuto fare grande la Juventus, Koopmeiners, Douglas Luiz e Nico Gonzalez, e che invece hanno miseramente fallito. Koop, Douglas e Nico hanno tutti 27 anni e hanno firmato contratti quadriennali o quinquennali (a stipendi elevati): questo significa che oltre a non avere dato nulla alla squadra in campo sportivo - sono stati i peggiori in assoluto -, graveranno pesantemente a bilancio per 4-5 stagioni; e anche se la Juve decidesse di metterli in vendita si dovrebbe accontentare di un terzo, forse un quarto della cifra spesa per il loro acquisto. In soldoni (e non è un modo di dire): i 150 milioni che Giuntoli ha speso per i nostri eroi sono già stati polverizzati. Se Koop & C. andranno a fine contratto, a 31-32 anni il loro valore di mercato sarà zero, avranno pesantemente gravato a bilancio e alla squadra, visto com’è andata quest’anno, non avranno dato nulla".

"Detto del secondo regalino, passiamo ora al terzo: quello di Vlahovic. Un investimento da 91,6 milioni fatto dal vecchio management che già oggi può considerarsi bruciato (come lo fu l’estate scorsa quello da 60 milioni fatto su Chiesa) e che Giuntoli, che alla Juve opera da due anni, non è riuscito a scongiurare. In questi 24 mesi non sono arrivati infatti nè un prolungamento di contratto a stipendio spalmato che avrebbe permesso di abbattere la quota di ammortamento a bilancio, nè una cessione fatta a scadenza di contratto ancora lontana, quindi remunerativa per il club. L’estate prossima, col contratto di Vlahovic in scadenza al 30 giugno 2026, il massimo cui Lei potrà aspirare sarà vederlo regalato a qualche club disposto a pagargli i 21 milioni lordi del suo stipendio. E non so se lo ha realizzato: ma questo significa che senza Vlahovic (che non porterà soldi) e senza Kolo Muani (che tornerà al PSG) la Juventus si ritroverà completamente senza attacco e dovrà necessariamente andare in cerca di due attaccanti, si spera, almeno di pari valore. Ebbene, ha idea di quanto costi oggi non un grande attaccante, ma un buon attaccante sul mercato internazionale? Se non ce l’ha, auguri e figli maschi"

"E infine, last but not least, parliamo dell’ultima mossa della società, l’esonero di Thiago Motta: che sicuramente Le sarà stato caldeggiato da Giuntoli, motivato dal timore di non riuscire a raggiungere, con Motta in panchina, il vitale traguardo del 4° posto Champions che assicura dai 50 ai 60 milioni certi per la prossima stagione. Sperare non costa nulla e speriamo quindi che Tudor ce la faccia. Per il momento, però, il 4° posto e i milioni dell’UEFA sono aleatori; mentre sono reali, tangibili e già messi a bilancio i 20 milioni che l’allontanamento di Motta e del suo staff tecnico ha comportato; ai quali si dovranno sommare i milioni, presumibilmente ben più di 20, che occorrerà stanziare per ingaggiare a giugno il nuovo allenatore".

"Che se fosse Conte equivarrebbe - economicamente parlando - a un bagno di sangue; se fosse Pioli o Gasperini o chi volete voi qualcosa meno, ma nemmeno tanto. Insomma: ammesso e non concesso di mettere le mani sul 4° posto e quindi sui 50-60 milioni della prossima Champions, 20 di quei 50-60 se ne sono già andati per liquidare Motta & company e altri 20 o 30 serviranno a giugno per insediare il nuovo allenatore col suo nuovo staff. E Dio non voglia che la Juventus il 25 maggio finisca quinta. Saremmo al De Profundis".

"E sì, ci sarebbero tante alte ante dell’armadio degli scheletri di Cristiano Giuntoli da aprire e da mostrarLe: ma credo che questa prima, breve e sommaria dimostrazione per il momento Le possa bastare. Per farsi un’idea più precisa di come sono andate (di come stanno andando) le cose alla Juventus: e prendere atto che se per Motta c’è voluto un Tudor, per Giuntoli ci vorrebbe un tutor".

"Dopotutto, Motta alla Juventus l’ha portato Giuntoli. Già: ma Giuntoli alla Juventus chi l’ha portato?".


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Lorenzo VallettaLorenzo Valletta
Classe 1997, è il rampollo più giovane della famiglia di AreaNapoli.it. Giornalista pubblicista iscritto all'ODG Campania, ha giocato a calcio a livello agonistico ed è tifosissimo del Napoli.

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