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Tutto su Lukaku, numeri record per il bomber. Carriera e caratteristiche

Alla scoperta di Romelu Lukaku, il bomber del Napoli di Antonio Conte. Big-Rom è un giramondo del gol. Statistiche, carriera e caratteristiche del forte attaccante belga.


Alessandro D'AriaAlessandro D'AriaMatch Analyst

05/09/2024 19:47 - Altre notizie
Tutto su Lukaku, numeri record per il bomber. Carriera e caratteristiche

Tanto tuonò che piovve, e così il tormentone dell'estate 2024 è giunto alla conclusione tanto attesa e, seppure in ritardo, Romelu Lukaku è diventato un nuovo calciatore del Napoli ritrovando l'allenatore, Antonio Conte, che forse più di tutti ne ha valorizzato il potenziale. Operazione da 30 milioni di euro a titolo definitivo con percentuale del 30 % sulla futura rivendita a favore del Chelsea, cifra del tutto in linea con il valore di mercato del belga, la cui evoluzione è riportata nel grafico di seguito.


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Anche se si tratta di un calciatore già noto per il nostro campionato, vediamone insieme caratteristiche e carriera.

CARATTERISTICHE E CARRIERA. Centravanti belga di piede sinistro, 31 anni, 191 centimetri di muscoli al servizio del gol, Romelu Lukaku ama  catalizzare l'attacco della propria squadra. Per caratteristiche fisiche e tecniche, ama giocare da terminale offensivo capace di proteggere e far salire la squadra, di fare a sportellate isolato in smarcamento preventivo, e in grado di assicurare caterve di reti. Molto abile nello girarsi a mò di centravanti-boa facendo leva sul corpo del difensore, dispone di una potenza in progressione e di capacità nel gioco aereo che lo rendono letale anche su sviluppi da palla inattiva. Buon rigorista, gode di una notevole empatia con Conte, in virtù della quale ha rinunciato ad offerte anche importanti per poter raggiungere il suo pigmalione nell'avventura azzurra.

Descrivere la sua carriera equivale a percorrere un giro sulle montagne russe, tanto è stata ricca di trasferimenti il più delle volte brevi, a dispetto di numeri quasi sempre lusinghieri. Parliamo infatti si un bomber da 301 gol con i club in 635  partite tra Anderlecht, Chelsea, West Bromwich Albion, ancora  Chelsea in altre due stagioni tra 2013 e 2021, Everton,  Manchester United, prima dell'approdo in A con Inter e Roma. Nonostante sia un classe 1993, Romelu Lukaku è nel calcio che conta da ormai quasi 15 anni, essendo diventato professionista  quando era ancora giovanissimo, grazie alla sua qualità più  importante: segnare parecchi gol. Il conteggio attuale parla in totale di 386 reti in 747 presenze. Rimasto all'asciutto nel ritorno contro il Feyenoord, in Europa League, aveva una sequenza record di 14 partite consecutive con gol, fino al 9 novembre 2023. Il settimo gol dell'edizione 2023/2024 dell'Europa League segnato al Brighton ha rappresentato il numero 22 in un intervallo di 21  partite giocate in Europa League, manifestazione in cui il  belga è il terzo miglior marcatore di sempre con, praticamente, una rete ogni 100 minuti. Con l’Inter le reti sono 78 in 131 match disputati, mentre con il  Belgio il bomber è arrivato a 85 in 119 presenze.

Riavvolgendo, come detto, Lukaku è precocissimo, al punto che l’Anderlecht lo inserisce in prima squadra ad appena 16 anni. L’esordio arriva nel maggio del 2009, ma la prima vera stagione da professionista del belga è quella 2009/10, in cui già si prende le luci dei riflettori segnando 19 gol in 45 presenze, 15 delle quali gli valgono anche il titolo di capocannoniere del campionato belga. L’anno successivo si ripete con 50 partite disputate,  20 reti e sempre più attenzione da parte delle big del Vecchio Continente. E infatti neanche il tempo di iniziare il campionato 2011/12 con  due gol in altrettanti match, che il Chelsea lo acquista per 12 milioni di euro. La sua esperienza all’Anderlecht si chiude dunque con 98 presenze e 41 reti. Il suo percorso al Chelsea invece non comincia per nulla bene. Chiuso a Stamford Bridge da una folta concorrenza, non riesce a  trovare spazio con i Blues collezionando solamente 12 presenze, senza mai riuscire a segnare. Per questo motivo nell’estate 2012 il club decide di prestarlo al West Bromwich Albion, dove si sblocca e in 38 match segna 17 reti, tutte quante in campionato. 

Rendimento però che non basta per rimanere al Chelsea che nell’agosto 2013, dopo tre partite disputate, lo cede nuovamente in prestito, stavolta all’Everton. A Goodison Park ci rimarrà ben più del previsto. La prima stagione con la maglia dei Toffees è molto positiva e  Lukaku realizza 16 gol in 33 partite, che aiutano la squadra ad arrivare quinta e a sfiorare la qualificazione in Champions League. E' abbastanza per convincere il club a riscattarlo, per una cifra di 28 milioni di sterline, all’epoca il record di spesa da parte dell’Everton. Investimento ripagato nella stagione 2014/15 con  20 gol in 48 partite e numeri anche migliori in Europa League, dove "Big Rom" segna ben 8 volte in 9 presenze. Il terzo anno sulla sponda blu di Liverpool vede di nuovo il centravanti superare quota 20, attestandosi a 25 reti in 46 match disputati. Ma è nella stagione 2016/17 che arriva il boom: segna ben 25 gol in Premier League, arrivando a un totale di  26 marcature in 39 partite disputate. E' a questo punto che il Manchester United decide di spendere per lui ben 75 milioni di sterline. Lukaku lascia l’Everton dopo quattro anni, con 87 gol in 166 presenze e approda a Old Trafford dovesi ritrova agli ordini di Josè Mourinho e disputa una buona prima stagione, terminata con 27 reti (il suo record personale fino a quel momento) in 51 presenze. Non mancano però le critiche, con il centravanti che viene accusato di non segnare reti molto facili. Le cose non migliorano neanche nella stagione 2018/19, complice anche l’addio dello Special One. L’annata vede il belga segnare 15 reti in 45 presenze e perdere sempre più considerazione da parte del nuovo tecnico Solskjaer che ne caldeggia infatti la cessione dopo appena due anni conditi  da 42 gol in 96 partite.

Ad acquistarlo è l’Inter, che spende 65 milioni di euro per metterlo a disposizione di Antonio Conte che gli affida la maglia numero 9 con la quale parte subito col botto, andando a segno per ben 10 volte nelle prime 13 giornate di Serie A. Sono gli anni della Lu-La in cui fa coppia con l'argentino Lautaro Martinez. La stagione 2019/20 è la migliore, numericamente parlando, della sua carriera con 34 reti in 51 partite, 23 delle quali in Serie A e  9 nelle coppe europee disputate dai nerazzurri. L’anno successivo il bomber si migliora in campionato e anche se  i 24 gol non gli valgono il trono dei cannonieri è comunque fondamentale nella vittoria dello scudetto da parte dei nerazzurri. I numeri stagionali parlano di 30 gol in 44 presenze, che gli valgono  il premio di miglior giocatore dell’anno della Serie A e confermano  la dimensione di Lukaku come bomber di razza. E' a questo punto della sua carriera che si fa avanti di nuovo il Chelsea, che decide di spendere addirittura 115 milioni per riportarlo  a Stamford Bridge. Mossa  che si rivela non molto positiva, perché Tuchel decide di cambiare sistema di gioco, facendo diventare marginale il suo apporto al punto che Lukaku si lamenta pubblicamente in un’intervista, sostenendo di voler tornare all’Inter e nella seconda parte della stagione gioca molto poco. Unica soddisfazione i due gol nel Mondiale per Club, che permettono al Chelsea di vincere la competizione. La stagione termine con 15 gol in 44 partite e con la convinzione di non poter andare avanti così. E infatti i Blues lo cedono di nuovo in prestito all’Inter, che lo  riaccoglie nella stagione in corso. Tuttavia, anche a causa di alcuni infortuni, il belga però non è devastante come negli anni precedenti e finisce spesso in panchina, cosa che non gli impedisce di andare per l’undicesimo anno di fila in doppia cifra.

Tornato al Chelsea, nell'agosto del 2023 viene dato in prestito secco alla Roma di Mourinho per una cifra vicina ai sei milioni di euro. Qui, in 42 presenze stagionali, segna 21 gol con la sua nuova maglia, di cui 13 in campionato,  inclusa la rete che ha aperto l'era di De Rossi come tecnico della prima squadra e ben 7 in Europa League. Nell'anno solare 2023, Lukaku tra Belgio, Inter e Roma ha realizzato dunque 40 gol in 61 incontri ufficiali, dato che lo colloca al settimo posto come miglior bomber al Mondo. Inoltre, dopo il poker servito nell'ultima partita  del girone all'Azerbaigian, Lukaku si è laureato capocannoniere delle qualificazioni a EURO2024. Insomma, di gol Lukaku ne ha sempre fatti parecchi e nessuno lo sa meglio dei suoi connazionali.

Con la maglia del Belgio infatti il centravanti è anche più implacabile che con i club, come conferma il suo score totale di 83 reti in 115  presenze, che lo rende il miglior marcatore di sempre della sua nazionale, doppiando addirittura il secondo nella speciale classifica, cioè Eden Hazard. Il debutto per lui è arrivato a neanche 17 anni e le prime reti sono una doppietta al Belgio nel novembre 2010.

Da quel momento Lukaku è stato il fulcro dell’attacco dei Diavoli Rossi, prendendo parte a tre mondiali e tre europei, diventando il miglior  marcatore del Belgio in entrambe le competizioni e anche della Nations League. Il cruccio forse è non aver vinto mai nulla con una squadra che,  a detta di tutti, avrebbe potuto fare la storia. Ma non si può certo imputare nulla a Lukaku, che il suo contributo sotto porta l’ha dato eccome.


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Alessandro D'AriaAlessandro D'Aria
Match Analyst e Football Data Analyst certificato ed abilitato alla professione. A fine anni '90 ha seguito da vicino prima la Primavera e la prima squadra del Napoli. Si occupa per AreaNapoli.it, tra l'altro, dell'analisi dell'avversario.

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