Matthaus e l'incredibile retroscena su Maradona: "Appena lo notai, iniziai a imitarlo"
Stella del calcio tedesco, Lothar Matthaus svelò un meraviglioso retroscena su Diego Armando Maradona nel corso della sua intervista rilasciata alla Suddeutsche Zeitung.

Straordinario interprete del calcio tedesco, Lothar Matthaus ha scritto pagine indelebili di storia con le maglie dell'Inter e del Bayern Monaco. Non era un semplice centrocampista: univa alla perfezione capacità difensive e offensive, abbinate a un'eccezionale visione di gioco e a una potente conclusione dalla distanza.
Nel corso della sua carriera, Matthaus ebbe l'onore di affrontare Diego Armando Maradona, in memorabili duelli tra la sua Inter e il Napoli del "Pibe de Oro". Però, i due non furono soltanto avversari: condivisero anche il campo dalla stessa parte. Qualcuno potrebbe chiedersi: "Com’è possibile?" Eppure accadde davvero, in occasione della partita d'addio al calcio di Michel Platini. In un'intervista rilasciata alla Süddeutsche Zeitung, Matthaus svelò un meraviglioso retroscena su D10S, aggiungendo un ulteriore tassello alla leggenda di Maradona: "Giocai quella partita in squadra con Maradona, nella selezione mondiale di Platini, contro la Francia. Era la prima volta che io e Maradona passavamo davvero del tempo insieme, per due giorni interi, legammo molto…".
Poi, evidenzio: "A pranzo, prima della partita, Maradona mi fa: 'Ho dimenticato le scarpe'. Io avevo un contratto con Puma, e in nazionale ho sempre dovuto giocare con le Adidas. E poiché stavo già andando al campo di allenamento, avevo con me anche le scarpe Adidas. Allora dico: 'Diego, che numero di scarpe hai?' Dice “6½”. O “7”, non ricordo esattamente. Dico: “Senti, lo so che hai anche tu un contratto con Puma. Ma ho un paio di Adidas con me. Eccole". Io tanto non le avrei indossate. Ma questo non ha infastidito Maradona. Dopo la partita, mi ha restituito le scarpe. Ma… le aveva allacciate in modo diverso!".
Da quel momento, cominciò a imitarlo: "Non le allacciava come si fa in diagonale, ma in diagonale saltando un buco, poi ancora in diagonale, saltando un altro buco… Ho pensato tra me: se Maradona può giocare con un pizzo del genere, allora posso farlo anche io. E le ho lasciate allacciate così. Per due anni. Le ho usate solo in nazionale e mai in allenamento, o in nessuna partita di Bundesliga o in nessuna partita di Coppa dei Campioni, per questo durarono più a lungo".
E le indossò in questo modo anche nella finale Germania-Argentina, a Roma, a Italia '90, dove Matthaus e Maradona si affrontarono: "La scarpa era ormai un po’ strappata. Ho giocato spesso con i buchi nelle scarpe, una cosa del genere è difficile da immaginare oggi. Ma al 35° minuto della finale, la suola della scarpa si rompe, cede. All’intervallo ho dovuto cambiare scarpe, anche il modello. Misi un modello che non conoscevo. Ecco perché non ho tirato io il rigore, in finale, ma Andi Brehme".
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