Cassano: "Dribblava, tirava la palla addosso e ti prendeva in giro. Un genio della lampada"
Nella puntata speciale di Viva el Futbol Antonio Cassano ha ricordato le gesta di un grande campione degli anni novanta.

Nel corso dell'ultima puntata di Viva el Futbol, Antonio Cassano ha parlato dei suoi numeri 10 preferiti tra cui Zidane: "Zizou è una persona straordinaria: educato, riservato, umile. Si allenava sempre con i tacchetti bullonati, un dettaglio che dice tutto sul suo approccio. Prima che smettesse, ho assistito a scene incredibili. Ricordo che, poco prima dei Mondiali del 2006, lo vidi allenarsi sui 2000 metri".
"Mi disse: ‘Voglio che si ricordino di me al massimo della forma, non in fase calante’. Avevamo una squadra piena di campioni, ma quando il Real era in difficoltà, tutti pensavamo la stessa cosa: dov’è Zizou? Era il nostro punto di riferimento. L’unico che non è mai stato fischiato, mai. E la sua partita d’addio resta indimenticabile: tutto lo stadio con in mano un cartello con il numero 5. Una scena da brividi" ha proseguito l'ex calciatore di Bari Vecchia.
Poi Cassano ha ricordato un'altra leggenda degli anni 90: "Dejan Savicevic era un genio così come lo chiamava Berlusconi. Italo Galbiati mi raccontava che d'inverno c'erano giorni che non aveva voglia di allenarsi. Una volta Van Basten da quello che ho saputo gli spaccò la caviglia. Gli olandesi erano tutti quadrati, mentre lui andava ad uno all'ora. Però era un genio in campo e volevo andarlo a vedere allo stadio. Pagavo il biglietto per andarlo a vedere. Quando usciva dalla lampada faceva delle robe clamorose. A volte per dribblare ti tirava la palla addosso e ti prendeva per il sedere. Un numero 10 favoloso".






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