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Roma-Napoli ed erede di Kvara: falsa ricostruzione. E si tace su un aspetto gravissimo

Il club partenopeo ha sbagliato in un solo aspetto, e non è la prima volta (anche se parlare è facile): il tempismo tra valutazioni e capacità di trovare soluzioni.


Luca CirilloLuca CirilloGiornalista

03/02/2025 14:45 - Campionato
Roma-Napoli ed erede di Kvara: falsa ricostruzione. E si tace su un aspetto gravissimo

Volendo analizzare Roma-Napoli con considerazioni semplici, prive di ansia e di isterismi ridicoli, viene fuori che ad essere corta è la memoria di tanti, non la rosa della squadra di Antonio Conte. Che ha un solo vero buco, ma che è la stessa ad aver fatto cose meravigliose fino ad oggi.


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I partenopei sono ancora primi e più vivi che mai. Dopo aver battuto in fila Udinese, Genoa, Venezia, Verona, Fiorentina, Atalanta e Juventus, ha pareggiato a Roma, ovvero all'Olimpico, non su un campo di quarta serie. Il Napoli che ha realizzato questa striscia straordinaria, già non aveva più il miglior Kvara (il quale mentalmente era lontano da almeno 6 mesi, come confermato dal suo entourage che cercava una nuova sistemazione). Poi ha dovuto fare a meno pure anche di Alessandro Buongiorno, non uno qualunque. Esattamente, di qualche calciomercato che avrebbe indebolito la squadra stiamo parlando?


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La verità è che il Napoli ha sostituito Kvaratskhelia con Neres. Il brasiliano, al di là della partita di ieri (non una buona prova nel complesso, ma nemmeno catastrofica), è stato costantemente tra i migliori e spesso decisivo, ed è anche grazie a lui che Lukaku ha tratto benefici lì davanti. E non solo lui. E' davvero il caso di rimpiangere quel Khvicha? Il georgiano va rimpianto in valore assoluto perché è un campione, ma l'ultima versione era inutile e dannosa.

Il Napoli ha sbagliato in un solo aspetto, e non è la prima volta (anche se parlare è facile): il tempismo tra valutazioni e capacità di trovare soluzioni. Se Buongiorno si fa male, al di là dell'esplosione a nuova giovinezza di Juan Jesus, un difensore va preso subito visto che Rafa Marin è stato rimandato (per ora), per non dire bocciato da Conte. A centrocampo è arrivato Billing e della difesa abbiamo già detto. Il vero punto dolente è non aver chiarito su Ngonge. Ieri a Roma era lecito aspettarsi il suo ingresso per evitare di farci schiacciare ulteriormente. Invece è entrato Mazzocchi. Che è un discreto giocatore, ma al massimo può fare l'alternativa di Di Lorenzo. Serve un'alternativa a Neres, ma la questione Kvara non c'entra proprio nulla. Cosa doveva fare il Napoli? Tenerselo? E a cosa sarebbe servito oltre a creare malumori nella rosa?  

Ora rientra Buongiorno, a breve anche Olivera. L'unico grave errore è non aver preso prima un altro giocatore offensivo. Ma Conte ha chiarito l'aspetto: il Napoli non è come quelle big che spendono a rotta di collo in ogni sessione di mercato. Dovevamo svendere Raspadori e strapagare Garnacho, Adeyemi e tutta la sfilza di nomi fatti? Se Comuzzo vale 40 milioni, quanto costa davvero Buongiorno, che il Napoli ha appunto pagato 40 milioni?

Conte ha recuperato anche Spinazzola a grandi livelli ed ha creato alternative all'assenza di un vice Neres. Purtroppo non ti va sempre bene e capita di vedere l'errore di Mazzocchi. E' l'unica nota dolente, dunque non bisogna esagerare nei commenti contro l'operato del Napoli. Operato che ha portato la squadra al primo posto. In estate sono stati spesi oltre 150 milioni. 

Con un Garnacho in più nel motore il Napoli avrebbe vinto pure a Roma? Il 20enne argentino costa 70 milioni. E chiedeva un ingaggio da 5 milioni. Il club non può permettersi queste operazioni, soprattutto a gennaio. I 75 milioni dalla cessione di Kvara servono per recuperare un po' di terreno dopo gli investimenti fatti e per dare solidità al club. Che, va ricordato a chi ha la memoria è più corta della rosa del Napoli, è la stessa di sempre. Non è che improvvisamente De Laurentiis cambia del tutto strategia perché c'è Conte. Pregi, difetti e oculatezza. In passato il presidente ha esagerato ed è stato sottolineato, ma chi lo attacca ora per partito preso, non è credibile.

"Se non abbiamo vinto a Roma è colpa del club". E quindi il merito per le vittorie e per il primo posto (ad oggi), di chi è? Il Napoli a Roma non ha vinto perché nel secondo tempo ha lasciato il gioco in mano agli avversari. Conte ha sbagliato, ma il mercato, al di là della poca chiarezza su Ngonge, non c'entra nulla. O meglio, c'entra sempre, come discorso di programmazione complessiva, non sulla singola partita. 

Infine l'aspetto gravissimo su cui si tace: il Napoli a Roma non ha vinto anche perché l'arbitro Fabbri e tutto il VAR sono stati a dir poco scadenti. Si poteva anche non dare il rigore per il contatto in area tra Pisilli e Politano (per gli esperti c'era, ma chi scrive non vorrebbe mai avere nè subire rigori simili), ma ammonire per simulazione è da folli! Rocchi, dove sei? Il rigore non dato al Napoli dopo una plateale spinta a McTominay in area, è invece da... aggiungete voi qualcosa.


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Luca CirilloLuca Cirillo
Giornalista dal 2010, ha lavorato per Il Roma. Da vicedirettore ed inviato di giornali online, ha seguito il Napoli in giro per l'Europa. È autore e conduttore di programmi su Radio Amore e collabora con alcune riviste.

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