Napoli-Roma: probabili formazioni. Lobotka c'è, giallorossi indecifrabili
Probabili formazioni di Napoli e Roma, le due squadre si affrontano per la 13esima giornata del campionato di Serie A 2024-2025.

Allo stadio Diego Armando Maradona arriva una Roma indecifrabile per una versione del classico derby del sole che sarà condizionata inevitabilmente dal cambio tecnico in capo ai capitolini. Atteso nel catino di Fuorigrotta l’ennesimo pienone, dopo la positiva trasferta di Milano contro i Campioni d’Italia dell’Inter.
COME CI ARRIVA IL NAPOLI. Conte e company dovranno far dimenticare lo 0-3 patito nell’ultima gara casalinga per mano dell’Atalanta, parsa superiore ai partenopei per lunghi tratti della contesa. Buona la reazione degli azzurri in quel di Milano al cospetto di una Inter parsa squadra tutt’altro che irresistibile. Tuttavia, in una gara già di per sé difficile per il valore di un avversario che sta sotto-performando ampiamente rispetto ai propri standard di livello, la pressione non è lieve, specie in virtù di una classifica cortissima e della vittoria altisonante dei nerazzurri nell’anticipo in quel di Verona, che ha proiettato i campioni d’Italia al vertice della classifica.
La formazione da mettere in campo sembrerebbe non dover presentare sorprese rispetto a quanto siamo abituati ormai da qualche giornata, con il probabile rientro di Lobotka. Quindi, davanti a un discusso Meret, linea difensiva a quattro con Di Lorenzo a destra, coppia centrale formata da Rrahmani e Buongiorno, e Olivera a sinistra che dovrebbe ancora una volta essere preferito a Spinazzola, nonostante il viaggio in sud America dell’uruguagio. In mediana ai fianchi di Lobotka, a destra Anguissa e a sinistra McTominay, mentre in avanti Politano a destra e Kvaratskhelia a sinistra, dovrebbero affiancare la punta Lukaku.
NAPOLI (1-4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Olivera; Anguissa, Lobotka, McTominay; Politano, Lukaku, Kvaratskhelia. All. Conte.
COME CI ARRIVA LA ROMA. Chiusa precocemente l’era De Rossi e quella mai realmente aperta che ha avuto come non protagonista Ivan Juric, spazio ad un altro ‘romano de Roma’, Claudio Ranieri che tenterà di raddrizzare la rotta della formazione giallorossa. Si tratta dunque del terzo allenatore stagionale della formazione capitolina, ma anche del terzo ritorno sulla panchina giallorossa del tecnico ex Cagliari. Ranieri inizia una nuova affascinante, e complessa, quanto irrinunciabile avventura. Esordio tostissimo a Napoli contro la capolista guidata da Antonio Conte. E nella città della cabala la Roma si affida ai numeri del suo nuovo tecnico per arrivare a conquistare punti pesanti, numeri incoraggianti che parlano di due esordi vincenti, quello del 2009 e del 2019, alla prima sulla panchina della Roma. Domenica, però, occorrerà la migliore Roma per uscire indenne dal Maradona. Ranieri, impegnato a valutare la migliore formazione iniziale, ripartirà probabilmente da due fattori: l’aspetto mentale e il recupero degli elementi storici del gruppo, inclusi coloro che in questi ultimi mesi sono stati presi di mira dalla tifoseria come Cristante e Pellegrini. L’obiettivo sarà quello di ridare un’identità precisa ad una squadra svuotata dalla gestione Juric. I giallorossi, dodicesimi in classifica con 13 punti all’attivo, sono reduci da quattro sconfitte nelle ultime 5 gare e da una sola vittoria, quella casalinga di corto muso a danno del Torino. In trasferta il rendimento è anche peggiore: diciassettesima con 4 punti, frutto di altrettanto pareggi e di due sconfitte, con all’attivo sole 5 reti e ben 10 al passivo. I capitolini non hanno ancora mai vinto fuori casa in questo torneo.
Formazione giallorossa che al momento pare come un vero e proprio rebus. Ranieri potrebbe giocare sia a 3 che a 4 in difesa e a centrocampo, viste le varianti tattiche, potrebbe decidere di giocare a 2, a 3 o anche a 4. Considerando il momento e l’esperienza del tecnico romano, siamo portati a pensare che alla fine, avendo quale primo obiettivo in una trasferta così difficile e al tempo stesso delicata l’equilibrio e quindi la copertura adeguata del campo, potrebbe optare per un 1-4-4-1-1, classica coperta di Linus, sistema che garantirebbe maggiore sicurezza e minore perforabilità, almeno inizialmente. Davanti al confermato Svilar dunque dovrebbero agire in linea difensiva Celik a destra Mancini e Ndicka coppia centrale e Angelino a sinistra. Nei quattro di centrocampo, alla coppia centrale Cristante-Konè che darà sostanza, si aggiungeranno a destra Soulè e a sinistra El Shaarawy a dare qualità. A basculare intorno alla punta Dovbyk ci sarà il capitano Pellegrini.
Roma (1-4-4-1-1): Svilar; Celik, Mancini, Ndicka, Angelino; Soulè, Cristante, Konè, El Shaarawy; Pellegrini; Dovbyk. All. Ranieri.





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