Logo AreaNapoli.it

Napoli, qualità in netto miglioramento. Cosa emerge dalla gara con il Venezia

L'analisi post gara di Napoli-Venezia, vittoria meritata da parte della squadra azzurra cha ha dimostrato grande forza mentale e maturità.


Alessandro D'AriaAlessandro D'AriaMatch Analyst

30/12/2024 20:56 - Campionato
Napoli, qualità in netto miglioramento. Cosa emerge dalla gara con il Venezia

Il Napoli vince e ancora una volta, la terza di fila, convince per atteggiamento e spirito di squadra, chiudendo l’anno in testa alla classifica in compagnia dell’Atalanta e davanti all’Inter, che però, ricordiamolo, ha da recuperare una gara che potrebbe portarla virtualmente in vetta solitaria in caso di vittoria a Firenze. Una gara che probabilmente verrà recuperata non prima di febbraio 2025 e che renderà quindi virtuale il titolo di Campione d’Inverno. Quello che stiamo analizzando di partita in partita, si sta rivelando sempre più il Napoli di Conte, ma con una vera e propria metamorfosi che si sta concretizzando in una manovra più convincente dal punto di vista anche tecnico-tattico, con maggiore qualità e con interpreti che sembrano crescere di condizione. Vediamo i punti salienti alla base di questa evoluzione del Napoli 2.0 di matrice “contiana”.


PUBBLICITÀ

I NUMERI CHE FANNO LA DIFFERENZA. Quella con il Venezia è stata l’ennesima affermazione di misura di questa stagione, eppure così diversa dalla altre che avevano fatto storcere il naso per il senso di sofferenza e di fatica impiegate dai partenopei per avere la meglio sugli avversari, talvolta per il rotto della cuffia e a seguito di prestazioni tutt’altro che convincenti e soprattutto poco esaltanti dal punto di vista tecnico. Ma quella di ieri al Maradona è parsa una superiorità a tratti schiacciante, in una contesa dal dominio imbarazzante del Napoli sui lagunari che, al netto di una stupefacente prodezza di Meret su Yeboah – azione tra l’altro viziata da un evidente fuorigioco di Zampano – si sono limitati ad una gara esclusivamente difensiva, con un ordine tattico anche apprezzabile.  In una gara terminata con il 67% di possesso, 25 conclusioni verso la porta ( 18 dall’interno dell’area di rigore ), di cui 8 nello specchio, 17 passaggi chiave, un rigore parato, un palo colpito, il 75% di contrasti vinti, ed un xG di 2,56, il pari sarebbe stato davvero mortificante per una squadra che ha mostrato solidità in tutti i reparti e in pressocchè tutte le fasi della contesa. Una squadra che, come da qualche gara in qua stiamo segnalando, anche nella gara vittoriosa contro i nero-verdi a mostrato di volere molto di più dei semplici tre punti, che pure erano fondamentali. E nella gara contro i lagunari, a ben vedere, c’è stato molto di più. C’è stato lo spirito famelico degli azzurri di volere a tutti i costi, anche contro la casualità e la sfortuna, finire il 2024 con una vittoria di capitale importanza. C’è stata, netta, la sensazione di un Lukaku ritrovato, che, a dispetto del rigore neutralizzato da un ottimo Stankovic, è parso in evidente miglioramento sia nei movimenti che nella condizione, e che avrebbe meritato il gol al termine di quella che a nostro modesto avviso è sembrata la sua migliore prestazione in maglia azzurra, per lui trenta tocchi, 2 conclusioni, di cui una deviata sul palo, due passaggi chiave per i compagni, in generale molto più coinvolto nella manovra e spesso non soltanto spalle alla porta. Ma nella gara vittoriosa contro i lagunari c’è stato anche un elemento che, sottolineato anche in conferenza stampa dal tecnico salentino, sta emergendo man mano sempre di più, vale a dire il diverso atteggiamento della squadra quando è in fase di non possesso.


PUBBLICITÀ

Avevamo evidenziato e talvolta stigmatizzato la volontà del Napoli di quest’anno di essere più guardingo e in blocco medio-basso quando era in una fase di non possesso, atteggiamento questo certificato dalla metrica del PPDA – passaggi concessi agli avversari che sono in possesso palla prima di intervenire con una azione di disturbo mirata alla riconquista del possesso. Un indice che quindi più basso è e più evidenzia una volontà maggiore nella riconquista e quindi nella riaggressione mirata alla riconquista del pallone. Ebbene questo indice, che ieri si è attestato a 6,55, e che fino alla quattordicesima giornata era stato pari a 13,46 – quattordicesimo in graduatoria – a testimonianza di un atteggiamento maggiormente passivo dei ragazzi di Conte – oggi, dopo diciotto gare, è sceso a 12,24 – decimo in graduatoria – ma soprattutto risulta nelle ultime quattro gare, quelle della svolta, pari a 8,40 – secondo soltanto a quello del Bologna di Italiano -, a certificare l’inversione di tendenza anche abbastanza violenta nell’atteggiamento di squadra  e quella volontà di difendere finalmente attaccando, andando in avanti alla riconquista immediata del pallone.

Uno spirito che tanto piace anche al pubblico partenopeo, una voglia e una fame che incarnano la filosofia ma anche il carattere del tecnico pugliese, che in questi sei mesi di lavoro ha saputo portare nella testa di calciatori e anche dell’ambiente tutto, una nuova mentalità e ritrovati stimoli. In proposito, due nomi su tutti: Di Lorenzo, protagonista di una calda estate in cui per testa e per quello che oggi chiamano “mood” era parso già un ex calciatore del Napoli e Anguissa, anch’egli dato per partente e per ormai estraneo al progetto-Napoli, dopo una stagione a tratti imbarazzante. Entrambi incarnano la rinascita di questo Napoli di Conte, tornati agli antichi fasti di spallettiana memoria e protagonisti di una squadra pugnace sì, ma da qualche giornata anche arrembante e qualitativa finalmente non solo nella fase difensiva, dove ad oggi i partenopei dopo il decimo clean sheet di stagione e con sole 12 reti al passivo vantano la migliore difesa a livello top cinque campionati europei al pari dell’Atletico Madrid e il primato della graduatoria proprio delle gare con rete inviolata in comproprietà con Juventus e Real Sociedad ( tutte con dieci ) ma anche in quella offensiva.


PUBBLICITÀ

Condividi questo contenuto

Alessandro D'AriaAlessandro D'Aria
Match Analyst e Football Data Analyst certificato ed abilitato alla professione. A fine anni '90 ha seguito da vicino prima la Primavera e la prima squadra del Napoli. Si occupa per AreaNapoli.it, tra l'altro, dell'analisi dell'avversario.

ANNUNCI SPONSORIZZATI
Guarda suGuarda su YouTube
Ultimissime notizie
Logo Juventus Juventus6
Logo Napoli Napoli6
Logo Cremonese Cremonese6
Logo Roma Roma6
Logo Udinese Udinese4
Logo Inter Inter3
Logo Lazio Lazio3
Logo Como Como3
Logo Milan Milan3
Logo Bologna Bologna3
Logo Atalanta Atalanta2
Logo Fiorentina Fiorentina2
Logo Cagliari Cagliari1
Logo Genoa Genoa1
Logo Pisa Pisa1
Logo Lecce Lecce1
Logo Parma Parma1
Logo Verona Verona1
Logo Torino Torino1
Logo Sassuolo Sassuolo0
Prossima partita del Napoli
FiorentinaFiorentina
NapoliNapoli
Fiorentina-Napoli, i precedenti
Serie A, sabato 13 settembre alle 20:45
PUBBLICITÀ
Notizie più lette