Inter-Napoli, probabili formazioni. La sorpresa è Lobotka? Lukaku titolare
Probabili formazioni e spunti tattici di Inter e Napoli, le due squadre si affrontano per la 12esima giornata del campionato di Serie A 2024-2025

Continua il ciclo di ferro per il Napoli di Conte che, dopo Milan e Atalanta, sfida i Campioni d’Italia dell’Inter al Meazza, in una gara valida per il primato. L’Inter, che in campionato fa fatica a tenere la propria rete inviolata, in Champions detiene il primato proprio alla pari con l’Atalanta per non aver ancora subito reti. Ma vediamo come si approcciano alla gara le due contendenti.
COME CI ARRIVA L’INTER. L’Inter va in rete in partite casalinghe di Campionato da ben 28 gare consecutive, solo Barcellona con 29 e Lilla con 30 vantano una striscia aperta migliore nei 5 top campionati europei. In settimana Inzaghi, pur dovendo fronteggiare un importante gara di Champions contro l’Arsenal, vinta con non poche sofferenze grazie al diciannovesimo rigore su diciannove in maglia nerazzurra realizzato dall’infallibile Calhanoglu, è riuscito nell’intento di far riposare molti big, tra cui Lautaro e Thuram (per loro un solo tempo per parte al fianco di Taremi), Dimarco, Barella, Mkhitaryan, Acerbi e Bastoni. Per la gara contro il Napoli dunque il tecnico interista disporrà dell’intera rosa eccetto Carlos Augusto, per cui la porta verrà difesa dal portiere svizzero Yann Sommer (destro, 183 cm, 35 anni), supportato dai tre difensori centrali Benjamin Pavard (destro, 186 cm, 28 anni) Francesco Acerbi (sinistro, 192 cm, 36 anni) probabilmente preferito a Stefan de Vrij (destro, 188 cm, 32 anni) e Alessandro Bastoni (sinistro, 190 cm, 25 anni).
La linea di centrocampo sarà costituita dal mediano Hakan Calhanolgu (destro, 178 cm, 30 anni) e dalle due mezzali Henrikh Mkhitaryan (ambidestro, 177 cm, 35 anni) e Nicolò Barella (destro, 175 cm, 27 anni). Sulle catene laterali opereranno Matteo Darmian (destro, 183 cm, 34 anni) favorito su Denzel Dumfries (destro, 189 cm, 28 anni) e Federico Dimarco (sinistro, 175 cm, 26 anni). Il reparto avanzato sarà formato dalla coppia Lautaro Martínez (destro, 174 cm, 27 anni) e Marcus Thuram (destro, 192 cm, 27 anni).
INTER (1-3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi (De Vrij), Bastoni; Darmian, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Lautaro, Thuram. All. S.Inzaghi.
COME CI ARRIVA IL NAPOLI. Il Napoli arriva alla sfida dopo una settimana in cui ha dovuto gestire la prima sconfitta dopo un ciclo virtuoso di nove gare utili consecutive (otto vinte e una pareggiata). Una dipartita, quella casalinga contro l’Atalanta, la cui gestione per l’area tecnica degli azzurri ha destato non poche delicate dinamiche, trattandosi della prima vera battuta d’arresto nella marcia fino a quel momento quasi anomalamente trionfale e nel processo di crescita del nuovo Napoli di Conte. Vero è che l’Atalanta, come dimostrato perentoriamente anche nella vittoriosa trasferta di Champions (in casa dello Stoccarda per 0-2), rappresentava la squadra più in palla dell’intera lega, ma in una fase di ricostruzione e di crescita come quella avviata da Conte una battuta d’arresto così impattante potrebbe avere avuto non poche ripercussioni su autostima e morale della squadra. Dunque la prima cosa che testeremo sarà proprio la capacità di reazione degli uomini del tecnico salentino. Ricordiamo che il Napoli non subisce reti da quattro trasferte consecutive, striscia aperta condivisa con la Fiorentina.
Dubbi per Conte in merito all’impiego di Lobotka dal primo minuto o a gara in corso. Saremmo però portati a pensare che se, come riferito dalla stessa società, lo slovacco è clinicamente guarito, potrebbe essere preferibile il suo impiego fin dall’inizio e fino ad esaurimento della autonomia in termini atletici. Per il resto dubitiamo che Conte possa attuare scelte poco conservative e riservare sorprese che pure potrebbero essere auspicabili. E dunque la probabile formazione iniziale sarà un 1-4-3-3 che dovrebbe vedere Meret tra i pali, linea difensiva a 4 con Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno e Olivera, mediana a 3 con Lobotka che a nostro avviso sarà schierato dall’inizio, Anguissa a destra e McTominay a sinistra con maggiori compiti di copertura, in avanti, a destra un Politano che speriamo venga tenuto in posizione più alta e a sinistra Kvaratskhelia, a supportare Lukaku centravanti.
NAPOLI (1-4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Olivera; Anguissa, Lobotka (Glmour), McTominay; Politano, Lukaku, Kvaratskhelia. All. A.Conte.
I FINALI DI GARA DELL’INTER DI CUI APPROFITTARE. Chiudiamo con una grafica che evidenzia la evoluzione in dinamica durante tutto il corso delle gare di Inter e Napoli in base alla metrica xGa, che misura gli expected goals subiti attesi. Dalla tabella e dal grafico se ne ricava che, mentre il Napoli palesa una certa costanza durante l’intero svolgimento della gara subendo più dei nerazzurri soltanto dal minuto 46 al minuto 65 (2,09), i nerazzurri mostrano due picchi di sofferenza, il primo tra il minuto 16 e il minuto 30 (3,27), e il secondo, ben più evidente, dopo il minuto 76, con un valore di xGa che sfiora quota 5. In questa ottica potrebbe realmente acquisire valore la nostra idea di escludere almeno inizialmente Lukaku, per giocarsi la carta Simeone dall’inizio o Ngonge da falso nueve a svariare sul fronte offensivo senza dare riferimenti alla difesa nerazzurra e soprattutto per consentire al belga, magari accompagnato da Neres in corso d’opera, di poter incidere ed impattare significativamente sulla gara nell’ultimo quarto della stessa, quando i padroni di casa potrebbero ancora una volta essere sulle gambe, cosa accaduta anche nell’ultima gara di Champions contro l’Arsenal, autore di un finale arrembante che ha messo alle corde i ragazzi di Inzaghi.





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