De Laurentiis ha un'altra missione oltre il calcio, il suo Napoli è rivoluzionario
Il progetto del produttore cinematografico non è solo pallone, ma attraverso lo sport contiene una voglia di rinascita complessiva del sud Italia.

La pietra nello stagno l'ha lanciata Kevin De Bruyne con una considerazione - errata - che immediatamente ha suscitato le indignate repliche di coloro che tengono a cuore le sorti di Juventus, Inter e Milan. Secondo il fuoriclasse belga, infatti, nel sud Italia tutti tifano per gli azzurri.
Non è così, purtroppo. E il purtroppo ha una duplice motivazione. La prima: il sud non riesce a portare in Serie A tante squadre (i motivi sono tanti), dunque gli appassionati di calcio decidono di tifare per altri, ovvero per società di territori diversi dal proprio. La seconda: nel sud Italia si tifa soprattutto per le squadre del nord, ovvero, come detto, Inter, Juventus e Milan. I dati sono sotto gli occhi di tutti. Tuttavia la rinascita del Napoli ha generato uno scossone. I due scudetti negli ultimi tre anni impongono una riflessione. I calciatori, oggi, non escludono a prescindere l'idea di giocare a Napoli pur avendo le offerte dei tre super club (un tempo lo erano) italiani. Ma questo è un altro argomento.
Tornando al tifo, nella stessa Campania, dove ovviamente il Napoli la fa da padrone, oggi c'è una importante novità: tutti i ragazzini che una volta - quando i partenopei navigavano in cattive acque - avrebbero avuto dubbi, oggi sono dalla nascita sfegatati tifosi azzurri. Questo perché vincere aiuta a vincere. E ad avere seguito. Non dovrebbe essere così sul piano dell'identità, ma tant'è: l'animo umano spesso è debole e parteggia per chi è più forte.
Dunque, al di là di questioni storiche legate all'emigrazione al nord di tanti nostri avi che si sono inseriti in quel tessuto sociale (sport compreso), tanti cittadini del sud, anche per eredità familiari, tifano per le solite strisciate, che sono da sempre le più forti tra questioni politiche, economiche e sportive. Ed è qui che nasce la missione di Aurelio De Laurentiis che parte dal calcio, va oltre, e torna nel calcio: sovvertire gli equilibri, dare nuova luce a Napoli e al sud. E per fare questo la società partenopea inizierà a breve a strutturarsi per fare in modo che anche i talenti di casa nostra non dovranno più andare ad Empoli, Bergamo, Udine, Milano, Firenze e Torino per sognare di diventare calciatori. Vincere è importante, ma la storia insegna che pure la qualità dell'offerta, a prescindere dai risultati, è fondamentale. La rivoluzione di De Laurentiis è generare nuova identità ricordando a tutti la vera storia di Napoli, del sud. Tra le righe lo ha sempre detto e i primi risultati sono di tutta evidenza. La strada per tracciare nuovi equlibri sociali, politici ed economici, però, è ancora lunga.
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