Pastore: "Che bella notizia per il Napoli, abbiamo evitato di bere un amaro calice"

Rosario Pastore, giornalista, in passato prima firma de La Gazzetta dello Sport, ha commentato la decisione di Antonio Conte di continuare a guidare il Napoli. Queste le sue parole: "Nuntio vobis gaudium magnum: habemus papam, eminentissimum ac reverendissimum Dominum, Dominum Antonium, Sanctae Neapolitanae clavae educatorem Contem, qui sibi nomen imposuit: Rest' Ccà".

"Su, ragazzi, facciamo festa. L'allenatore del quarto scudetto non ci volta le spalle. Che bella notizia. Pressato da famiglia, entourage lavorativo (in primo luogo il fidato Oriali) e specialmente dal Camerlengo Aurelio De Laurentiis (oddio, ora mi accuseranno di nuovo di ironia contro la persona presidenziale), ha deciso di continuare a lavorare con il Napoli e per il Napoli. La festa è doppia. Perché l'amaro calice che ha nome Allegri è stato allontanato dalle labbra del popolo napoletano ed è andato ad "allietare" quelle milaniste, che devono essere ormai vittime sacrificali del più bieco masochismo. Mentre qualche giornale che una settimana fa, subito dopo la conquista dello scudetto, aveva titolato: la Juve avanza, c'è Conte, sta cercando di mutare il rosa naturale in rosso di scuorno".

"Va be', ma questo è solo un corollario. Perché la decisione contiana vuol significare una cosa importantissima. Oltre ad un giusto riconoscimento economico, dice che il club è pronto ad allestirgli una formazione in grado non solo di difendere degnissimamemte lo scudetto appena conquistato ma ad assicurargli un cammino più che onorevole in Champions, torneo dove gli azzurri tornano trionfalmente dopo una stagione di forzata latitanza. Naturalmente, le notizie riguardanti De Bruyne, sempre più vicino alla firma in calce ad un contratto biennale e quelle riguardanti altre trattative di estrema importanza, hanno avuto un peso determinante. I contrasti nati dopo il mercato invernale sono solo scorie del passato. Conte si è fidato di De Laurentiis e questa è la base che ha determinato la svolta. Per la tifoseria, in dodici mesi, quella nebbiolina bianconera che aleggiava intorno alla figura del salentino, si è definitivamente dissolta. Don Antonio è ridiventato esclusivamente uomo del Sud e la sua gioia, i gesti di sacrosanta gioia che esibiva sul bus della sfilata del trionfo lo hanno avvicinato ancora di più al popolo azzurro. Finalmente, una svolta del tutto positiva. Con speranze che possono diventare certezze. Habemus papam, ragazzi. Che bellezza".