"Il mercato dell'Inter fa schifo, perché non lo dici?". La replica di Biasin
Il noto giornalista di fede neroazzurra ha pubblicato un lungo post in cui ha spiegato la sua posizione in relazione all'operato del club milanese.

Fabrizio Biasin, giornalista, ha fatto il punto sull'Inter a pochi giorni dall'inizio del campionato di Serie A in cui i nerazzurri dovranno rilanciare la sfida al Napoli campione d'Italia. Queste le sue parole: "Mi ero ripromesso di non scrivere più papiri per spiegare il mio punto di vista rispetto a “cose di calcio” ma, niente, non ci sono riuscito. Portate pazienza".
"Il motivo per cui penso non abbia più granché senso discutere di pallone sui social è persino banale: qualunque ragionamento, anche quello più sereno, si trasforma in un generatore di caos, insulti, prese per il culo, astio generalizzato e altre schifezze assortite. Accadrà anche sotto questo post, non c’è dubbio. Cose che ci posso fare? Zero. E veniamo al punto. Molti mi domandano (qualcuno persino in maniera civile): “Il mercato dell’Inter fa schifo, perché non lo dici? Fa tutto schifo, perché non lo dici? Dillo!”. E allora “dico”.
Negli ultimi 4 anni l’Inter si è dovuta arrangiare, lo ha fatto zigzagando tra mercati a costo zero che rischiavano di trasformarla in una comprimaria e, invece, hanno prodotto alcuni risultati, tra gli altri il fatto che le sia stato affibbiato il marchio della “squadra nettamente favorita, la più forte, quella che deve assolutamente vincere lo scudetto altrimenti è un fallimento”. Fa niente se in contemporanea altre squadre - grazie a bilanci più sani, e questo è un merito - si sono potute permettere mercati dispendiosi, la più forte era comunque l’Inter e doveva stravincere. L’Inter no, non ha stravinto, ma a fronte di - ripetiamo - investimenti limitati, ha portato a casa più di un trofeo, uno scudetto bellissimo, ha giocato un calcio di enorme livello e ha fatto cose impensabili anche in Europa, se è vero come è vero che si ritrova attualmente al terzo posto del ranking Uefa, laddove un lustro fa compariva nel gruppo delle squadre dimenticate da Iddio.
La sintesi di questa cosa è che tutti, all’Inter, hanno fatto egregiamente il loro dovere: giocatori, allenatore, dirigenti, tutti. Altrimenti colcazzo sarebbero arrivati a giocarsi due finali di Champions col budget di una squadra di Serie B inglese. Due mesi fa sono arrivate le delusioni sportive (profonde delusioni) e i cambiamenti. Le due cose messe insieme non potevano far altro che portare incazzatura, repulsione, malumore diffuso e grande diffidenza rispetto alla nuova stagione. Il primo a provare tutte queste fetentissime cose, vi dirò, è stato il sottoscritto e per non sbagliare le ha messe nero su bianco. Ho scritto “bisognerà proteggere mister Chivu in tutti i modi” e “servirà un mercato all’altezza” e “quest’estate sarebbe importante fare un colpo fuori dagli schemi per dare un segnale a una piazza fisiologicamente demoralizzata e comunque sempre vicina alla squadra”. “E allora perché non scrivi che fa tutto schifo?”. Ve lo dico.
- Perché non fa tutto schifo, la squadra ha iniziato la preparazione dopo le altre e avrà bisogno di un po’ di tempo per carburare, ma si intravedono cose buone e gli ultimi arrivati si stanno integrando bene.
- Perché ho imparato sulla mia pelle che la rabbia per un colpo mancato oggi, si trasforma in gioia bestiale per un terzino qualunque preso domani e torna di nuovo rabbia per l’affare Salcazzo saltato dopodomani.
- Perché il mercato ha realmente fatto perdere il senso della misura a molti.
- Perché trovo che sia tristissimo lisciare il pelo al tifoso incazzato con il solo scopo di ottenere facile consenso (“siiiiì fa tutto schifo!!!! Vergogna tutti!!!”).
- Perché, è vero, la campagna acquisti/cessioni nell’ultimo mese è stata quantomeno burrascosa (eufemismo) ma siamo al 16 agosto e i bilanci, porca miseria, si fanno sempre alla fine.
- E, ultimo, perché le difficoltà di luglio e agosto fanno parte del gioco ma non sono “il gioco”. E un tifoso dell’Inter dovrebbe saperlo meglio di chiunque altro.
Un po’ di fiducia. E perdonate la lunghezza", ha concluso Biasin.







![]() | 6 |
![]() | 6 |
![]() | 6 |
![]() | 6 |
![]() | 4 |
![]() | 3 |
![]() | 3 |
![]() | 3 |
![]() | 3 |
![]() | 3 |
![]() | 2 |
![]() | 2 |
![]() | 1 |
![]() | 1 |
![]() | 1 |
![]() | 1 |
![]() | 1 |
![]() | 1 |
![]() | 1 |
![]() | 0 |