"Pezzotto", per chi lo sto usando dal 1 febbraio in arrivo le multe: "Fino a 5mila euro"
L'attivazione del Piracy Shield sta iniziando a dare i primi risultati. Ad annunciare l'arrivo delle multe è stato il commissario dell'Agcom.

Continua la lotta in Italia alla pirateria audio-visiva. Con l’attivazione del Piracy Shield dal 1 febbraio, la piattaforma gestita dall’Agcom, sono stati individuati e segnalati i responsabili che diffondono o usufruiscono dei contenuti illeciti, i quali presto riceveranno le sanzioni previste dalle nuove norme “salva-calcio”, note anche come “anti-pezzotto”. Ad annunciare l’arrivo delle multe è stato il commissario dell’Agcom, che ha sottolineato come quello che per molti sembrava essere solo teoria presto sarà messo in pratica. E chi riceverà le multe dovrà fare i conti con sanzioni davvero salate.
Il commissario Agcom è stato chiaro con le sue parole, ribadendo cosa rischieranno i responsabili del reato secondo le nuove norme della legge antipirateria. Tramite i propri canali social, infatti, ha annunciato l’arrivo delle sanzioni: “Forse non è ancora chiaro che, a breve, arriveranno sanzioni da 150 a 5.000 euro“. E il commissario è stato duro: “Questo, come per tutte le multe, è un passaggio che si vorrebbe evitare ma che si è reso necessario. Anche perché chi fa business illegalmente sta facendo credere agli ignari utenti che non succederà nulla”. E invece non è così, perché sotto la lente di ingrandimento dell’Agcom sono finite centinaia di migliaia di persone che continuano a usare illegalmente siti e anche app che trasmettono partite ed eventi sportivi senza permessi.
A chi arriverà la multa? Dopo essere sceso in campo in Champions League e nell’Eurocup di Basket, il Piracy Shield comincia a dare i suoi frutti. Il sofisticato sistema anti pirateria, creato per bloccare i siti streaming illegali entro 30 minuti dall’inizio della partita, ha infatti dato i primi risultati e permesso di individuare sia i responsabili che diffondono illegalmente i contenuti, sia gli utenti che ne usufruiscono tramite siti online e app.
Multe salate. Un segnale streaming, come detto illegale, che se utilizzato può portare a multe salate. Come detto, vanno da 150 a 5.000 euro, ma non solo. Chi diffonde i contenuti illegalmente rischia una sanzione pecuniaria fino a 15.000 euro e anche la detenzione, che da sei mesi può arrivare fino a tre anni di carcere.
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