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Napoli nervoso, non sa più vincere. Si salvi almeno lo spettacolo!

Il Napoli pareggia in casa colo Monza: poche idee, nessun gol. Le cose iniziano a farsi davvero dure per i campioni in carica.


Alessandro D'AriaAlessandro D'AriaMatch Analyst

29/12/2023 22:24 - Altre notizie
Napoli nervoso, non sa più vincere. Si salvi almeno lo spettacolo!

NAPOLI-MONZA, CONSIDERAZIONI POST PARTITA - Una squadra, quella del Napoli, che non sa più vincere. Gli azzurri falliscono ancora una volta l'appuntamento con i 3 punti davanti ad un Maradona sold out, e anzi devono ringraziare Meret per aver neutralizzato un rigore discutibile sanzionato dal direttore di gara Di Bello - il cui arbitraggio ha lasciato in più di una occasione perplessi - e sciaguratamente calciato da Pessina, al primo errore in carriera dagli undici metri.


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Numeri schiaccianti ma squadra troppo nervosa

Non sono bastati il 58% di possesso con 88% di precisoine, le 25 conclusioni verso Di Gregorio - di cui 19 nell'area di rigore ma solo 10 tra i pali - né 10 corner a 1 e un xG di 2,37 a violare la porta brianzola, verso la quale Kvaratskhelia ha concluso per ben 8 volte. Anche i dati relativi al baricentro - 64,79m in possesso e 53,41m in non possesso - e quelli della lunghezza della squadra - 32,71m in possesso e 29,33m in non possesso - sono tutto sommato buoni, eppure nel calcio occorre mettere la palla in rete e questo Napoli sembra non saperlo più fare.


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La squadra di Mazzarri si è dimostrata ancora una volta molto nervosa e ancora una volta a fine gara il taccuino del direttore di gara vedeva 4 gialli al Napoli e 4 al Monza nonostante ancora una volta i falli fischiati durante la gara siano stati 10 a carico del Napoli e ben 21 del Monza. Lo stesso Mazzarri è stato allontanato dall'arbitro per eccessive proteste. Dal punto di vista tattico, al cospetto di un Monza che Palladino ha presentato in campo con un assetto abbastanza conservativo, schierando Gagliardini centrale di difesa con D'Ambrosio braccetto di destra e Caldirola braccetto di sinistra, a destra Pedro Pereira portato più alla difesa a vedersela col georgiano e a sinistra Ciurria con in mezzo al campo Pessina e imporre la sua qualità e Akpa Akpro a macinare chilometri, mentre come sottopunta Dany Mota e Carboni dietro al centravanti Colombo. Nel Napoli di contro poche soprese, con Raspadori preferito a Simeone e a destra Zerbin preferito a Lindstrom in luogo di Politano. Per tutta la gara sono stati gli uomini di Mazzarri a menare le danze provandole davvero tutte per portare a casa i 3 punti. Degna di nota certamente la variante tattica studiata da Mazzarri che ha visto Kvaratskhelia svariare molto su tutto il fronte di attacco accentrandosi spesso e andando in taluni frangenti ad occupare la corsia opposta rivelandosi alla fine l'attaccante più pericoloso dei partenopei, anche perché un Raspadori così inconsistente meritava di essere sostituito prima da Simeone il quale invece ha visto il campo solo al minuto 85, errore questo da addebitare esclusivamente ad una scelta miope del tecnico toscano. Il Cholito probabilmente in questo momento meriterebbe più spazio, atteso che Raspadori da inizio campionato ha avuto diverse opportunità di mettersi in mostra spesso però fallendole. Sul fronte delle transizioni negative il Napoli ha subito poco o nulla dimostrandosi tutto sommato ben compatto non subendo praticamente mai ripartenze o contropiedi se non negli ultimi minuti quando era in campo con uno schieramento 1-4-2-4 nel tentativo disperato di trovare un gol vittoria che avrebbe alla fine meritato.

Poca salvaguardia per lo spettacolo

Una considerazione si impone ancora una volta in modo forte: una partita di calcio dovrebbe essere uno spettacolo, uno spettacolo per assistere al quale il pubblico paga un biglietto; questo piccolo dettaglio meriterebbe maggior rispetto, così come maggiore attenzione meriterebbero caviglie e gambe di quelli che vengono considerati gli elementi di maggiore qualità che nobilitano questo sport; a parte le considerazioni già riportate in merito alla gestione dei cartellini, spesso si tacciono dettagli importanti come quello che riguarda le durate effettive di molte partite come quella di stasera in cui dei 96 minuti giocati a fine partita il gioco effettivo è stato pari a 48 minuti, ossia il 50%, di cui 26 minuti nella prima frazione e solo 22 nella ripresa. Ecco io credo che i 54000 paganti del Maradona avrebbero meritato di godere di uno spettacolo migliore in qualità, obbiettivo che si raggiunge proteggendo i giocatori che provano a dare spettacolo e punendo con sanzioni disciplinari il gioco violento e ostruzionistico, e soprattutto più lungo nel gioco effettivo, per ottenere il quale si dovrebbero assegnare molti più minuti di recupero così come accade ad esempio in Premier League, il tutto in forza del famigerato diktat dell'Uefa sulla salvaguardia dello spettacolo che gli arbitri devono in tutti i modi favorire, raccomandazione che evidentemente non vale nel massimo Campionato di Serie A.


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Alessandro D'AriaAlessandro D'Aria
Match Analyst e Football Data Analyst certificato ed abilitato alla professione. A fine anni '90 ha seguito da vicino prima la Primavera e la prima squadra del Napoli. Si occupa per AreaNapoli.it, tra l'altro, dell'analisi dell'avversario.

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