"Io discriminata perché del Sud", ora Monica è campionessa del mondo con l'Italia
La De Gennaro ha chiuso la sua carriera in nazionale con la medaglia d'oro dei mondiali in Thailandia e con il premio individuale di miglior libero.

"La campionessa terrona della pallavolo!", questo il titolo di un post di Gennaro De Crescenzo, professore napoletano, giornalista e saggista, che ha ricordato la storia di Monica De Gennaro, pallavolista campionessa del mondo con l'Italia di Julio Velasco.
Queste le sue parole: "Tutti stanno celebrando la campionessa del mondo di pallavolo Monica De Gennaro. Originaria della meravigliosa penisola sorrentina, a 14 anni è emigrata in Veneto e da lì è partita la sua carriera brillante fino all'oro olimpico, ai mondiali e al successivo addio alla nazionale. "Non riuscivo a integrarmi, non ero ben vista in classe. Ho subito discriminazioni perché venivo dal Sud", ha dichiarato coraggiosamente di recente a Repubblica".
"Le discriminazioni di cui parla Monica sono degli anni '90 (non dell'Ottocento). E sono le discriminazioni che ascoltate magari sugli stadi o leggete magari sui social ogni giorno, a migliaia, sotto gli articoli che parlano del Sud o di Napoli con un problema iniziato con l'unificazione italiana (magari ignorato e minimizzato ma mai risolto). Le stesse discriminazioni - spiega il noto professore - che da culturali e sociali diventano politiche con classi dirigenti (locali e nazionali) nord-centriche che hanno creato e non hanno mai superato le questioni meridionali.
"A proposito: Monica è andata via anche perché le differenze tra le strutture sportive tra il Sud e il Nord sono abissali e questo, con l'assenza di una economia solida, porta anche alla mancata creazione di squadre vincenti dalla pallavolo al calcio (avete dato un'occhiata alla cartina storica della serie A?) e di campioni e campionesse costrette magari ad emigrare a 14 anni e a subire pure discriminazioni. Gli ultimi dati Istat sono chiari: al Sud la metà degli impianti sportivi rispetto al Nord e solo 1 scuola su 4 ha una palestra... Forse sindaci, governatori, premier e presidenti vari e in bella vista avrebbero dovuto ringraziare Moki e anche scusarsi con lei", ha concluso De Crescenzo.





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