Juventus, Comolli sulle accuse di Al Khelaifi: "Mai litigato per Kolo Muani, la verità è un'altra"
Damien Comolli, dirigente della Vecchia Signora, ha commentato il mercato che si è concluso da qualche giorno e ha chiarito il caso Kolo Muani.

Damien Comolli, dirigente di punta della Juventus, in occasione della presentazione di Edon Zhegrova e Lois Openda, ha parlato anche della gestione complessiva del calciomercato per costruire una rosa di qualità rispettando i paletti ed i parametri economici.
"Abbiamo cercato di trovare il giusto equilibrio tra il creare una rosa competitiva e rispettare il Fair Play Finanziario. Penso che siamo riusciti a farlo - ha spiegato Comolli - e volevamo mantenere la spina dorsale della squadra. Abbiamo una squadra molto competitiva e non eravamo a nostro agio nel vendere alcuni giocatori che avranno sicuramente un ruolo importante. La creatività e l’estro di Zhegrova l’ho ammirata da presidente del Tolosa ed è quello che stavamo cercando".
Poi ha spiegato cosa è accaduto con il PSG in relazione a Kolo Muani (forti le accude di Al Khelaifi, patron dei parigini, che si è sentito preso in giro) e non solo: "La potenza e l’abilità di Openda ci ha portato a ingaggiarlo. Speravamo di farli arrivare prima, ma dovevamo aspettare di cedere Nico Gonzalez. Per quanto riguarda Kolo Muani: non ho mai parlato con il presidente del Psg, la verità è che non ho mai litigato. Qualcuno ha cercato di manipolare una situazione che non esiste. Ci sentiamo più forti".





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