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Forgione: "Conte ha individuato la trappola per il Napoli"

"Conte ha chiarito il concetto, avvertendo che il margine d'errore si è assottigliato", ha spiegato il giornalista e scrittore.


Luca CirilloLuca CirilloGiornalista

14/08/2025 16:14 - Altre notizie
Forgione: Conte ha individuato la trappola per il Napoli

Con un post pubblicato sui propri canali social, Angelo Forgione, giornalista e scrittore ha analizzato la conferenza stampa di Antonio Conte, tecnico del Napoli. Queste la sua disamina partendo dalle parole del mister: "Noi dovremo sempre cercare un qualcosa che comunque collimi con la nostra strategia e al tempo stesso con il nostro modus operandi".


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"Non dev'essere una diminuito ma dev'essere un fatto d'orgoglio, perché noi dobbiamo essere orgogliosi di far parte di in un club che nel modo suo cerca di far quadrare il tutto e di essere competitivo. Io ho sposato questa causa. Ne sono orgoglioso. Sono dentro la situazione, e al tempo stesso cerco di dare degli indirizzi perché voglio competere con Juventus, Inter e Milan. Loro staranno sempre in alto. Lo dice la storia, lo dice il valore patrimoniale, lo dice il monte ingaggi. La mia soddisfazione sarà quella di portare il Napoli a rompergli le scatole ogni anno e ad essere un problema, al di là della vittoria".


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Forgione spiega: "È questa la parte più confortante dell'interessante conferenza stampa di fine ritiro tenuta da Antonio Conte a Castel di Sangro. Nel virgolettato c'è tutto il fervore di un allenatore, notoriamente esigente che ci tiene a chiarire di essere pienamente dentro il particolare progetto Napoli, in totale sintonia con il metodo De Laurentiis, certamente modificato dal tecnico leccese ma senza perdere di vista il cosiddetto core business del club, ovvero l'acquisizione di calciatori di prospettiva da far crescere per mantenere alta la competitività della squadra, e poi rivenderli all'estero qualora diventassero richiestissimi top-player.

È la maggiore garanzia di stabilità per una Napoli che si appresta a difendere lo scudetto conquistato, senza però che si debba cascare nella trappola di certa parte della critica che, a cuor leggero, dà il Napoli per sicuro vincitore della prossima Serie A. Il mister ha sottolineato di aver vinto lo scudetto al culmine della prima stagione di una ricostruzione che prevede ora un secondo step, e poi un terzo il prossimo anno. "Stiamo tranquilli e calmi, quello che facciamo noi non lo stanno facendo le altre: non mi ricordo al mondo una squadra come noi che ha vinto lo scudetto e che ha cambiato così in un anno, è successo qualcosa di straordinario. Noi il percorso l'abbiamo appena iniziato. Non facciamoci trarre in inganno da lusinghe smoderate e da prese per i fondelli". Conte non lo ha detto certamente ai suoi ragazzi ma alla stampa locale e, soprattutto, ai tifosi azzurri, alcuni troppo fantasiosi nell'immaginare il percorso della squadra nella prossima Champions League.

Lui sa bene che dal 2019-20 in poi, ovvero nel post-monarchia assoluta instaurata dalla Juve dei nove scudetti consecutivi, si contano quattro squadre campioni d’Italia in cinque anni, a testimonianza di un equilibrio e di un’incertezza che rendono le scelte di mercato dei quattro top club, e non solo, ancora più importanti. La Juventus ha pagato il "doping tecnico e finanziario" praticato da Andrea Agnelli, ed è retrocessa all'ombra di Napoli, Inter e Milan, tre società che non sono però riuscite a prendere il largo e ad aprire un ciclo. Ha fallito nell'intento l'Inter, poi il Milan, quindi il Napoli. Conte ha chiarito il concetto, avvertendo che il margine d'errore si è assottigliato, e un ciclo lo può aprire chi smette di sbagliare la gestione della vittoria. Lo aveva già detto presentandosi un anno fa, prima di dare avvio alla sua nuova avventura: "Il Napoli è arrivato decimo perché è stata sbagliata la gestione della vittoria. Noi dovremo far tesoro dall'anno scorso, per far capire che la vittoria la dobbiamo ricercare di nuovo e poi essere più bravi a gestirla". Ed eccoci qua. Ora tocca di nuovo al suo Napoli provare a ripetersi. Per riuscirci bisogna sbagliare il meno possibile sul mercato e non cadere nella trappola di sentirsi strafavoriti", ha concluso.


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Luca CirilloLuca Cirillo
Giornalista dal 2010, ha lavorato per Il Roma. Da vicedirettore ed inviato di giornali online, ha seguito il Napoli in giro per l'Europa. È autore e conduttore di programmi su Radio Amore e collabora con alcune riviste.

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