Logo AreaNapoli.it

La bruttissima verità sull'Italia che nessuno vuole ammettere, calciatori compresi

Assurdo temere nazionali come l'Irlanda del Nord, il Galles e la Bosnia: l'Italia ha perso la memoria, ha dimenticato la sua storia. O l'ha svenduta.


Luca CirilloLuca CirilloGiornalista

20/11/2025 18:16 - Nazionale
La bruttissima verità sull'Italia che nessuno vuole ammettere, calciatori compresi

Se pensi all'Italia ed hai almeno 40-45 anni, la prima cosa che ti viene in mente è la sfilza di campioni che hanno indossato la leggendaria maglia azzurra. Senza andare troppo indietro, pensi a Paolo Rossi, Dino Zoff, Gigi Buffon, Marco Tardelli, Paolo Maldini, Franco Baresi, Gaetano Scirea, Fabio Cannavaro.


PUBBLICITÀ

Ma anche ovviamente ai fantasisti come Roberto Baggio, Giancarlo Antognoni, Andrea Pirlo, Francesco Totti, Alessandro Del Piero, Roberto Mancini, Gianfranco Zola e i vari Christian Vieri, Beppe Signori e potremmo continuare con altri grandi portieri, difensori, centrocampisti e attaccanti: impossibile elencarli tutti, servirebbero centinaia di articoli. Se poi elenchiamo i migliori calciatori di oggi - nessuno se ne abbia a male - il quadro che ne viene fuori è deprimente prima facie.


PUBBLICITÀ

L'Italia non è in grado, ormai da anni, di far sbocciare un solo calciatore di grande talento capace di illuminare il gioco. L'unico vero campione che abbiamo è probabilmente Gigio Donnarumma, erede della scuola Buffon (anche se abbastanza lontano dai livelli di Gigi). In attacco, inoltre, uno dei più affidabili e Retegui, di nazionalità argentina che gioca in Arabia Saudita. E' vero, i vari Calafiori, Bastoni, Buongiorno, Barella e qualche altro giocatore hanno espresso ed esprimono un ottimo livello con i rispettivi club, ma la verità che nessuno vuole ammettere, è che la nazionale non è più un punto d'arrivo per i calciatori, non è più il sogno massimo di un'intera carriera. A volte si ha la sensazione che la convocazione serva (ovviamente non giusto generalizzare) per mantenere un importante status con risvolti contrattuali. C'è chi dice "no" alla convocazione, chi litiga con i CT, chi svolge il compitino una volta in campo. Un tempo era bello vedere Vialli, Donadoni, De Napoli, Ferrara e gli altri, cantare con orgoglio l'inno di Mameli prima del fischio d'inizio, oggi invece sembra una passerella a tratti fastidiosa.

I problemi sono tanti, ovvero i soliti discorsi sui settori giovanili, sulle riforme che mancano, sul modo di crescere i talenti e via discorrendo, ma è proprio la considerazione della nazionale che sembra cambiata. Ed è gravissimo! Antonio Conte, attuale allenatore del Napoli, puntò proprio sull'orgoglio dei calciatori e fece benissimo nonostante una rosa non di primissimo livello. E lo stesso fece Roberto Mancini, l'ultimo a realizzare l'impresa di vincere gli europei, che però in campo aveva gente di carattere come Chiellini, Verratti, Bonucci e Chiesa. Poi c'era anche il sottovalutato Lorenzo Insigne, giocatore di fantasia che oggi manca come il pane. E c'era Gianluca Vialli... Altro che temere l'Irlanda del Nord, il Galles o la Bosnia, con tutto il rispetto dovuto. Quattro mondiali, quattro. L'Italia decida di destarsi. Prima possibile.


PUBBLICITÀ

Condividi questo contenuto

Luca CirilloLuca Cirillo
Giornalista dal 2010, ha lavorato per Il Roma. Da vicedirettore ed inviato di giornali online, ha seguito il Napoli in giro per l'Europa. È autore e conduttore di programmi su Radio Amore e collabora con alcune riviste.

ANNUNCI SPONSORIZZATI
Guarda suGuarda su YouTube
ANNUNCI SPONSORIZZATI
Ultimissime notizie
Logo Inter Inter24
Logo Roma Roma24
Logo Milan Milan22
Logo Napoli Napoli22
Logo Bologna Bologna21
Logo Juventus Juventus19
Logo Como Como18
Logo Sassuolo Sassuolo16
Logo Lazio Lazio15
Logo Udinese Udinese15
Logo Cremonese Cremonese14
Logo Torino Torino14
Logo Atalanta Atalanta13
Logo Cagliari Cagliari10
Logo Lecce Lecce10
Logo Pisa Pisa9
Logo Parma Parma8
Logo Genoa Genoa7
Logo Verona Verona6
Logo Fiorentina Fiorentina5
Prossima partita del Napoli
NapoliNapoli
AtalantaAtalanta
Napoli-Atalanta, i precedenti
Serie A, sabato 22 novembre alle 20:45
PUBBLICITÀ
Notizie più lette