"Ruttai in faccia a Capello e ruppi un dente a Ronaldo, ero troppo cattivo". Il retroscena
Una delle personalità più controverse nel mondo del calcio, tanto che Ronaldo lo ha definito il più scarso compagno mai avuto.

"È stato uno dei giocatori più scarsi della storia del calcio". A dirlo un compagno e campione fuori dal comune, Ronaldo il Fenomeno che lo ebbe in squadra al Real Madrid, non capacitandosi mai di come riuscì ad arrivarci. Centrocampista roccioso e rude è ricordato ancor oggi in Danimarca e non solo come una delle figure maggiormente carismatiche e amate. Con un carattere spigoloso che gli permise di raggiungere traguardi impensabili e farsi conoscere al mondo del calcio.
Thomas Gravesen, ex centrocampista danese, ha raccontato alcuni aneddoti nella sua biografica riguardo la sua avventura al Real Madrid: "A Ronaldo ruppi un dente, Tyson mi chiese la maglietta affascinato dalla mia cattiveria. Con Capello al Real? Gli ruttai in faccia, mi disse di non farlo mai più". Poi venne immediatamente ceduto. In Danimarca è un autentico mito, anche se in patria non ha mai conquistato alcunché e in carriera Gravesen vinse solo in Scozia con la maglia del Celtic.
Ma la sua carriera nel calcio professionistico ha conosciuto picchi enormi al di di là delle evidenti mancanze tecniche. Che lo hanno reso un centrocampista approssimativo e rude, ma di un carattere e una cattiveria - non solo sportiva - decisamente unica, a tal punto di arrivare alla mecca del calcio europeo nel 2006, nel Real Madrid dei Galacticos, tra lo stupore generale. In una squadra che annoverava tra gli altri, fenomeni dal nome di David Beckham, Casillas, Zidane, Ronaldo, Raul, Roberto Carlos, Owen.
E ha raccontato di come approdò ai 'Blancos': "Il mio agente mi ha chiamato un giorno senza preavviso. 'Cosa ne pensi del Madrid?', mi chiese improvvisamente… All'inizio pensavo stesse riferendosi all'Atletico Madrid, quindi ho detto scherzando: 'Anche a me piace l'Everton'. Poi, però la verità era un'altra e mi disse: 'No, si tratta del Real Madrid'".
Poi, ha raccontato di uno scontro con Ronaldo in allenamento: "Ci fu una finta lite in allenamento, Ronaldo mi afferrò, e io lo afferrai. Nonostante tutta la sua forza, non riuscì a liberarsi e finì per essere sbattuto da una parte all'altra come una bambola di pezza. Dopo qualche colpo, tutto si concluse con Ronaldo steso a terra. Senza un dente".
Sempre nella sua biografia, ha svelato di come si rapportò con Capello e la famosa lite con Robinho: "Capello mi trattò subito con molta freddezza. non gli piaceva il mio comportamento. Tutto doveva essere fatto come voleva lui". E viene inserito anche il racconto di un altro ex giocatore, Borja Fernández: "Un giorno, durante una conversazione con il mister, lui ruttò rumorosamente in faccia a Capello che gli chiese: 'Thomy, cosa diavolo stai facendo?'. E lui rispose che nel suo Paese era una cosa normale. 'Bene, non farlo più, ok?'".
Di lì a poco, la lite con Robinho che fece traboccare il vaso: "Era una normale giornata di allenamento. Gli ho fatto un'entrata brusca, entrando in scivolata. Ovviamente non gli è piaciuto e così abbiamo litigato. Poi lui mi ha colpito. Fortunatamente - ricorda ancora Gravesen - per il suo bene, ho reagito ma non l'ho mai preso…", conclude Gravesen.
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