Paoletti: "Lo sfogo di chi gestisce Kvara ha due chiavi di lettura. È la punta dell'iceberg"
Paolo Paoletti, giornalista ed ex addetto stampa del Napoli, ha parlato della situazione relativa a Kvara in un lungo post su Facebook.

In casa Napoli tiene banco la situazione relativa a Kvara, attaccante georgiano del club azzurro. Paolo Paoletti, giornalista ed ex addetto stampa del Napoli, ne ha parlato in un lungo post su Facebook. "Lo sfogo di chi gestisce Kvara (agente e padre) ha due chiavi di lettura/interpretazioni: 1. richiamo ai top club per uscire allo scoperto; 2. avvertimento a De Laurentis per trovare l'accordo sul rinnovo alle condizioni del georgiano, tenendo presente che il PSG avrebbe offerto 7,5mln netti per 4 anni".
Paoletti prosegue: "Certo la voglia di giocare la Champions per dimostrare di poter essere un top player è legittima come lo è chiedere di rispettare un contratto. In generale i contratti si rispettano, ma chi è andato ripetutamente in deroga al principio è stato proprio De Laurentis, sia quando ha cacciato tutti gli allenatori che ha cacciato, che arrivano per lavorare non solo per prendere lo stipendio; sia quando ha preferito trarre profitto da cessioni non proprio accettate dai giocatori. I quali poi trovano sempre ragion d'essere nell'ingaggio".
"La verità è che con la legge Bosman i presidenti hanno smesso di fare bello e cattivo tempo. Prima trattavano i calciatori come pacchi postali e bestiame da carro, adesso pagano le conseguenze di rapporti imperniati esclusivamente sui soldi. E' il caso di Kvara. Dopo essere stato il miglior giocatore del campionato nell'anno scudetto, sarebbe stato giusto, corretto, sensato alzargli lo stipendio (1,2mln). Invece De Laurentis lo ha lasciato al terzultimo posto nella classifica degli ingaggi azzurri ed ora ne paga le conseguenze".
"Diverso è il caso di Di Lorenzo: un capitano non va messo sul mercato alla stregua degli altri. Altrimenti che capitano è? E proprio nel momento più difficile della sua carriera. De Laurentis ha quindi sbagliato 2 volte: quando lo ha voluto capitano, poi quando lo ha declassato trattandolo come uno qualsiasi della rosa".
Poi ancora: "Terza considerazione riguarda Osimhen: La clausola milionaria scatterà dal 1 luglio. Al momento non si hanno notizie di club pronti a strapparsi i capelli per averlo. Magari arrivando a Napoli in ginocchio e con i soldi in bocca. Già quando Osi firmò il rinnovo, peraltro retroattivo al 1 luglio 2023, scrissi che De Laurentis aveva messo le mani nel taglione: 130 mln non si trovano dietro l'angolo, mentre 20mln lordi di stipendio l'anno sono un ottimo motivo per tirare la corda magari fino all'ultimo giorno disponibile per far calare il prezzo".
Poi in conclusione: "Adesso però ci sono gli impegni presi con Conte e con Antonio non si scherza. Siamo appena all'inizio di diverse telenovele, almeno 3. Quindi l'estate sarà più rovente del solito. Mentre il Napoli andrà in ritiro il 7 luglio, appena 20 giorni. Buona calura a chi non può scappare da Napoli, buona frescura a chi sceglierà ferie in montagna!".
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