Solo un pari col Frosinone, D'Aria duro: "Un pianto greco". Analisi degli errori
Alessandro D'Aria, Match Analyst ed editorialista di AreaNapoli.it, ha commentato così ai nostri microfoni l'insuccesso di oggi in casa contro il Frosinone.

Dopo la convincente reazione di Monza, il Napoli non è riuscito oggi ad avere ragione in casa propria del Frosinone (2-2), in una gara in cui al Maradona l'unico campiona d'Italia è stato il pubblico. Per ben due volte gli azzurri si sono fatti rimontare da Cheddira che, caso beffardo vuole, è di proprietà del club partenopeo, ma l'accento va messo su una serie di problemi ben noti ormai, purtroppo, da tempo. Ne abbiamo chiacchierato con Alessandro D'Aria, Match Analyst ed editorialista di AreaNapoli.it, che è stato ospite oggi alla trasmissione "Se dici Napoli", su Otto Channel, per seguire e commentare la gara in diretta.
"Un pianto greco", il laconico commento di D'Aria, che ha introdotto così la sua disamina. "Passano gli allenatori, restano i consueti limiti palesati in più di una occasione quest'anno, sia in chiave difensiva che in fase offensiva. Se infatti Osimhen e compagni da un lato hanno ancora una volta dilapidato un patrimonio di occasioni da rete per imprecisione tirando spesso fuori o peggio ancora addosso a Turati, terzultimo portiere della Lega per percentuale di parate, la fase difensiva ha ancora una volta espresso lacune che non sono più giustificabili con falsi alibi".
"Meret è la perfetta esemplificazione della schizofrenia di questa squadra; capace di neutralizzare un rigore che non c'era, e di replicare una giocata horror stile Empoli del primo anno di gestione di Spalletti per intenderci, regalando un pari a Cheddira su una pressione nemmeno così convinta; dopo aver ritrovato il vantaggio bastava gestire la palla considerato anche il gran caldo, e invece ancora una volta su una transizione secondaria, quindi con difesa schierata, per l'ennesima volta pressione blanda su Zortea che crossa senza essere contrastato da Mario Rui e Rahmani che ancora una volta si perde l'uomo leggendolo alle sue spalle mentre invece gli taglia davanti indisturbato".
"Dopo la seconda settimana-tipo con Calzona che ha potuto lavorare appieno con tutti i giocatori a disposizione è evidente che il problema già da noi da tempo evidenziato sta nella testa dei giocatori e nella loro scarsa applicazione dei principi tattici che certamente vengono provati e riprovati. Aggiungiamo che specie nel secondo tempo i dati ci dicono che il Napoli è stato più lungo del solito in fase di non possesso ( quasi 38 metri ) e che i km percorsi di squadra del Napoli (104) a fine gara sono stati molto al di sotto della sua stessa media e comunque molto inferiori rispetto a quelli percorsi dagli ospiti (108)".
"Insomma una debacle totale, specie se consideriamo che di fronte i giocatori di Calzona avevano la squadra col peggior rendimento esterno del Campionato, con uno dei peggiori attacchi esterni e soprattutto con la peggiore difesa (35 reti subite prima della gara)", ha concluso D'Aria ai microfoni di AreaNapoli.it.





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