De Laurentiis: "I giornali del Nord odiano Napoli. Nessun caso Sarri! Primo tempo super"
Al termine della gara Napoli-Real Madrid, il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis ha parlato ai microfoni di Mediaset Premium.

Al termine della gara Napoli-Real Madrid, il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis ha parlato ai microfoni di Mediaset Premium: "Sono stato negli spogliatoi per complimentarmi: a parità di risultato, a Madrid ero deluso, ma stasera i ragazzi hanno giocato una gara esemplare. Il Real è il Real, per noi è stato un orgoglio giocare con loro. E' stata una giornata fantastica, fuori e dentro dal campo, sugli spalti ed anche lontano dal San Paolo, con la tradizione napoletana. Cazzimma? Vedo con soddisfazione che il termine, che io sto usando, viene utilizzato anche dai principali giornali italiani e trasportano il dialetto e la regionalità a livello nazionale, con questo termine, "cazzimma", che ti riempie la bocca! Incontro con Sarri e caso chiuso? Non ce n'è mai stato uno aperto. Sarri è un grande allenatore ed un esteta del calcio, a Madrid ce l'avevo solo con la squadra, arrivata ad una gara importante sgonfia e stanca: i giornalisti del Nord ci odiano e non riportano fedelmente quello che ho detto, perchè è da sempre che il Nord odia il Sud e, quando può (anche se la Juventus è in un certo senso una squadra del Sud), cerca di scardinare il Sud, provando nel caso specifico a rompere l'armonia in casa Napoli. Se c'è un paese disunito e disorganizzato, per tanti motivi storici, è l'Italia che vive in un regime silente, in cui non possiamo dire quello che pensiamo! Si pensi al fatto che il Corriere dello Sport, del Sud, è sempre stato un paladino del Napoli, mentre la Gazzetta dello Sport ci odia, e non potete chiudermi la bocca, io pago le tasse e dico quel che penso! Il Napoli stasera ha unito l'Italia? Ma menomale, non sono l'uomo delle polemiche, e mi sono anche stancato di fare discussioni. E vi dico che mi sono stancato anche di sentire "lavali col fuoco" nei vari stadi, e l'Italia non le sente queste cose! Ed io non mi sognerei mai di dire una cosa del genere ad un cittadino di Milano o di Torino! Il pubblico italiano deve crescere culturalmente. Adesso pensiamo al prosieguo della stagione, avere il San Paolo pieno e ruggente a sostenerci. Careca? E' un grande, gli mando un abbraccio e lo ringrazio per i complimenti. Vi saluto, vi voglio bene e non vi stancate di sopportarmi, perchè a me mi vengono i cinque minuti, ma al sesto mi calmo".





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