Real Madrid-Napoli, la chiave tattica: perché gli azzurri hanno perso
Analisi tattica post-partita che ci aiuta a comprendere i motivi della sconfitta di un ottimo Napoli in casa del Real Madrid.

A dispetto di una buona prova il Napoli è costretto ad arrendersi ad un Real Madrid che, seppure in condizioni di oggettiva emergenza, riesce a prevalere grazie soprattutto alla classe cristallina del fuoriclasse Bellingham, giocatore totale, dalle doti tecniche sopraffini, dall'intelligenza calcistica e velocità di pensiero fuori dalla norma, ma anche dalle notevoli capacità organiche. La squadra di Mazzarri ha evidenziato un'ottima organizzazione tattica sia in fase di possesso che di non possesso con linee strette e squadra spesso in 25 metri, iniziando con piglio aggressivo con la linea di difesa a 4 alta spesso sulla mediana e un 4-4-2 in non possesso con Anguissa in pressione avanzata con Simeone.
La chiave tattica, purtroppo ampiamente preventivabile, che ha di fatto condannato i partenopei, insieme agli errori spesso individuali e di ingenuità, è stata la posizione di Juan Jesus e le letture spesso errate del brasiliano, evidentemente per sua indole tecnica non abituato al ruolo.
Dall'analisi video infatti si evince che quello del Napoli anziché essere uno schieramento a 4 in difesa si è trasformato di fatto in un 3 e mezzo, con il brasiliano che purtroppo errava per posizione e per codifica dei movimenti in entrambe le fasi del gioco; nello specifico, in fase di non possesso, come purtroppo già evidenziato a Bergamo, tendeva ad accentrarsi nella zona di Natan fin troppo, lasciando sulla linea laterale Carvajal libero di inserirsi in ampiezza, giocata spesso perfezionata dai traversoni di Kroos dal lato opposto che sono stati molto numerosi. In fase di possesso poi il brasiliano, molto bloccato, ha lasciato quasi sempre il compagno di catena Kvaratskhelia da solo contro 2 uomini restando troppo basso e costringendo il georgiano, in transizione negativa, a lunghi ripiegamenti difensivi che di fatto lo hanno reso probabilmente annebbiato nelle scelte in fase di ripartenza. Nella ripresa infatti, sul punteggio di 2 reti pari e con il Napoli che dava l'impressione di poter passare, in 2 occasioni il georgiano non ha capitalizzato come suo solito delle ripartenze molto pericolose.
In conclusione, considerando anche che l'arbitro avrebbe dovuto espellere Rudiger per una entrata killer ai danni di Zielinski quando si era sul punteggio di 2 reti pari, possiamo dire che la gara è terminata con il gol del giovane mancino Nico Paz che approfittava dell'ingenuità di Cajuste nel concedergli l'interno del campo e del gravissimo errore di Meret sulla conclusione non irresistibile del canterano. Tuttavia c'è da essere fiduciosi perché fino a quel momento la gara era in perfetto equilibrio non solo nel punteggio ma anche nelle valutazioni di pericolosità con gli xg, expected goals, praticamente uguali, con il possesso palla leggermente a favore del Real, statistiche falsamente inficiate dagli ultimi 10 minuti di gioco in cui il Napoli si è spinto in avanti per provare a pareggiare mostrando il fianco alle ripartenze mortifere di Bellingham e soci. Alla fine della gara i partenopei hanno corso di più del Madrid, 119 km di squadra contro i 115 dei blancos.
Mazzarri dovrà molto riflettere sulla soluzione da adottare in laterale sinistra vista la scarsa attitudine di Juan Jesus nel ruolo. Forse Natan a sinistra con Ostigard al centro potrebbe fare meglio del suo connazionale, ma potrebbe essere ancor meglio Zanoli a destra e Di Lorenzo portato a sinistra con Kvara.
Di seguito i frame che di fatto spiegano le chiavi di una sconfitta più larga nel punteggio di quanto abbia detto il campo.

In fase di non possesso il Napoli si dispone con un sistema 4-4-2 molto alto con la linea di difesa all'altezza del centrocampo e Anguissa alto insieme a Simeone.

Già dalle primissime fasi di gioco si evidenzia quella che sarà la chiave tattica, nemmeno tanto inaspettata, che caratterizzerà l'intera gara. Juan Jesus, come già a Bergamo, stringe per indole troppo in posizione centrale lasciando l'ampiezza a Carvajal che in innumerevoli occasioni si trasforma di fatto nel quarto attaccante del Madrid, cercato con continui traversoni dalla sinistra da Kroos.

Nel frame si nota come al minuto 29 il georgiano, spazientito, faccia cenno a Juan Jesus di salire in ampiezza per portargli via uno dei 2 uomini che lo chiudevano.

Kvara in posizione di uno contro uno con Carvajal in arrivo in raddoppio, Juan Jesus distante non sale a portare via l'uomo.

Nel frame al minuto 19 una anticipazione del secondo gol con Bellingham posizionato tra le linee e in zona Natan, pronto ad inserirsi nello spazio alle spalle della difesa.

Alaba palla al piede pronto a lanciare a palla scoperta senza una adeguata pressione,, Bellingham intuisce prima e detta il passaggio mentre Natan scappa in ritardo, il gol è praticamente già in questo frame.

Errato il posizionamento di Meret spostato sul lato anziché essere centrale, in questo modo, oltre a non vedere partire la palla, si trova molto lontano dalla traiettoria del tiro di Rodrygo che terminerà alle sue spalle.

Nella ripresa il Napoli parte con la pressione alta, e da una azione di recupero alto di Lobotka con tanti uomini in zona palla, ben 5, nasce il pareggio di Anguissa.

Con Zielinski fuori per un intervento killer di Rudiger non sanzionato con il rosso dall'arbitro, Cajuste dimostra tutta la sua ingenuità concedendo al mancino Nico Paz di rientrare verso il centro sul piede forte, il resto lo fa il colpevole Meret.







![]() | 6 |
![]() | 6 |
![]() | 6 |
![]() | 6 |
![]() | 4 |
![]() | 3 |
![]() | 3 |
![]() | 3 |
![]() | 3 |
![]() | 3 |
![]() | 2 |
![]() | 2 |
![]() | 1 |
![]() | 1 |
![]() | 1 |
![]() | 1 |
![]() | 1 |
![]() | 1 |
![]() | 1 |
![]() | 0 |