Napoli, come gioca il Real Madrid: l'analisi del nostro Match Analyst
Alla scoperta del gioco del Real Madrid di Carlo Ancelotti, avversario del Napoli in Champions League. L'analisi del match Analyst. Punti di forza e di debolezza degli spagnoli.

Oggi analizzeremo il Real Madrid di Carlo Ancelotti, squadra tra le candidate principali alla vittoria del trofeo per la notevole cifra tecnica degli elementi che la compongono, specialmente nel roster d’attacco. Parlare di un tecnico come Carlo Ancelotti vuol dire parlare di uno degli allenatori più vincenti della storia del calcio, uno dei pochi che sia riuscito a vincere il campionato nazionale in 4 paesi differenti, con un’esperienza maturata sulle panchine tra le più prestigiose d’Europa da oltre 20 anni con eccellenti risultati, l’unico tecnico ad essere arrivato ai quarti di finale di Champions League in quattro decenni distinti, con tre vittorie leggendarie, due con il Milan, e una con il Real Madrid.
Il Madrid attuale vanta un bel mix di giovani next gen a livello internazionale come Vinicius Jr, Camavinga, Rodrygo e Bellingham, ai quali si aggiungono senatori e capitani dallo straordinario palmares come Carvajal, Curtois, Alaba, Rudiger, Kroos e Modric. La gestione dello spogliatoio è l’arma in più di Ancelotti, abile nel coinvolgere l’intera rosa a disposizione, e sapersi adattare alle qualità degli stessi, e ad assumere diversi atteggiamenti tattici a seconda degli avversari grazie anche a una profondità di rosa importante.
Il tecnico di Reggiolo, allievo di Sacchi e Capello, predilige zona e difesa a 4, praticando un calcio di possesso contro squadre chiuse, mentre al cospetto di avversari che giocano il pallone, come nel caso del Napoli, normalmente preferisce stare più basso a protezione dell’area di rigore, per poi ripartire in contropiede capitalizzando al massimo le caratteristiche di grande velocità negli spazi sia di Vinicius Jr che di Rodrygo.
SISTEMA DI GIOCO
Iniziale : 1-4-3-1-2
Fase di Possesso: 1-4-2-2-2; 1-4-3-3
Fase di non possesso: 1-4-4-2; 1-5-3-2
La rosa a disposizione lunga e versatile, rende difficilmente individuabile l’11 titolare del Real di Ancelotti; tuttavia le numerose assenze per infortunio renderanno obbligate alcune scelte: in porta, causa il brutto infortunio di Curtois e quello di Kepa, agirà l’ottimo Lunin; in difesa l’unico indisponibile sarà Militao per cui il quartetto difensivo da destra a sinistra potrebbe essere composto da destra verso sinistra da Carvajal, Rudiger, Alaba e uno tra Mendy e Fran Garcia, mentre a centrocampo pesanti sono le assenze per infortunio di Modric, Camavinga e Tchouameni spesso utilizzato da Ancelotti nel ruolo che fu di Casemiro a protezione della difesa; quindi con il totem Kross al centro agiranno a destra Valverde e a sinistra Ceballos; in avanti scelte obbligate con la stella Bellingham che dovrebbe agire centralmente alle spalle delle due punte, a destra Rodrygo e a sinistr Joselu, con unica possibile variante Brahim Diaz in corso d’opera.
REAL MADRID: 1-4-3-1-2
La lavagna evidenzia:
Kroos costituisce un Hub, un catalizzatore, per i suoi piedi passano la maggior parte delle manovre degli spagnoli;
Forte connessione tra gli elementi del rombo di mediana, in particolare tra Kroos e Bellingham (freccia più spessa);
A destra Carvajal spinge talvolta fino a diventare un quarto attaccante, mentre a sinistra Mendy in genere spinge di meno per isolare Vinicius quando presente;
Bellingham si abbassa spesso in mezzo al campo per ricever palla e tirare fuori eventualmente il centrale difensivo avversario;
Kroos si abbassa tra i centrali a schermare ulteriormente la difesa e a formare una linea di 5 laddove necessario;
Le 2 punte, da destra Rodrygo e da sinistra Joselu, tendono a rientrare verso il centro per la conclusione o per l’assist per l’inserimento da dietro di Bellingham.
POSSESSO PALLA
In fase di costruzione dal basso il gioco viene spesso indirizzato per l’attacco prevalentemente dalle fasce laterali. Lunin appoggia sui 2 centrali, prevalentemente Alaba dotato più di Rudiger di ottime capacità tecniche in impostazione, o su Kross che dà la terza opzione solitamente offerta dall’assente Tchouameni. Fine di questa prima costruzione risulta quello di mettere in moto Bellingham vertice alto di questo ideale rombo di centrocampo o in alternativa il mobilissimo Valverde, il quale può contare sullo sbocco di manovra garantito dal movimento di Rodrygo. Il gioco manovrato e la rifinitura si sviluppano in questa zona di campo e costituiscono una costante nel gioco madridista con gli inserimenti di Carvajal in qualità di finalizzatore e quarto attaccante aggiunto dalla destra, mentre meno frequenti sono le scorribande di Mendy a sinistra.
NON POSSESSO
La fase di non possesso madridista è variabile in base a quelle che sono le caratteristiche degli avversari ma può essere ricondotta ad un classico 4-4-2 che diventa un 5-3-2 per proteggere maggiormente gli eventuali sviluppi in laterale della squadra avversaria. Il Madrid ha la capacità di abbassarsi in blocco basso e di garantire una linea difficilmente penetrabile grazie alle caratteristiche di ottimi difensori in particolare al centro con Rudiger e a destra con Carvajal, entrambi molto forti nei duelli, mentre meno difensore puro risulta Alaba che col tempo è diventato difensore centrale avendo però iniziato la sua carriera ad altissimi livelli come laterale di sinistra. Il quinto a difendere risulta quasi sempre Thouameni o a volte Camavinga, ma in assenza di entrambi sarà Kroos ad agire da ulteriore schermo difensivo.
TRANSIZIONE POSITIVA
Il Real Madrid adotta una transizione positiva abbastanza definita. Una volta recuperata palla, questa deve arrivare quanto prima ad uno tra Modric e Kroos, oppure è Bellingham che si abbassa come variante tattica venendo incontro per ricevere. A questo punto chi riceve la palla sa già che Vinicius parte in profondità o defilato sulla sinistra per ricevere un passaggio lungo per sfruttare la sua velocità. E’ probabile che, in virtù dell’assenza del brasiliano il Madrid possa utilizzare questa giocata codificata sul lato destro dove potrà sfruttare la velocità dell’altro brasiliano Rodrygo, elemento meno veloce del suo connazionale ma altrettanto tecnico. L’alternativa a questa ripartenza è certamente rappresentata dagli inserimenti al centro di Bellingham, al momento “pichici” della Liga.
TRANSIZIONE NEGATIVA
In caso di perdita del possesso vediamo che non c’è immediata riaggressione alta per la riconquista immediata ma quasi sempre la disposizione su due línee da 4, ordinate e compatte a difesa dell’area di rigore e l’ordine principale è quello di correre all’indietro il più velocemente possibile e coprire la zona di competenza. Tutti ripiegano in protezione, ad eccezione di Vinicius, che cerca sempre uno smarcamento preventivo in caso di recupero. In generale la squadra assume un baricentro alquanto basso.
ANALISI SWOT
PUNTI DI FORZA
Rosa profonda
Ripartenze veloci
Qualità offensiva di eccellenza
Capacità di lettura delle partite e di gestione dello spogliatoio
PUNTI DI DEBOLEZZA
Difficoltà a sfondare in caso di blocco basso con spazi chiusi
Manca un vero attaccante di razza come Benzema e l’assenza di Vinicius riduce di molto la potenza di fuoco delle merengues
Centrali difensivi di valore ma non di eccellenza: Rudiger non velocissimo e Alaba bravo in impostazione non è un difensore puro.







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