Napoli, vittoria amarcord in stile "Mazzarri Uno"

Con sofferenza sì, ma con quella sofferenza che alla fine regala soddisfazione e allo stesso tempo liberazione mentale. Il Napoli ha vinto una partita che si era messa in maniera scomoda, sembrava che gli azzurri potessero nuovamente sprofondare in un baratro e chissà se sarebbero riusciti poi a uscirne. Questo pensiero, per fortuna, non si è materializzato, poiché dallo stadio Maradona la squadra di Walter Mazzarri esce con un risultato di 2-1, grazie alla perla adrenalinica di Khvicha Kvaratskhelia nel finale. 

Il Maradona si era ammutolito dopo il momentaneo svantaggio, ma grazie al carattere della squadra partenopea, sono riusciti a ribaltarla prima con Ngonge e poi, appunto, con il georgiano. E il Verona, che credeva di strappare punti nell'impianto di Fuorigrotta, è rimasto alla fine impietrito.

Un ribaltone che, se vogliamo, richiama un po' di amarcord in casa Napoli, perché, risalendo ai tempi del "Mazzarri Uno", questi successi erano abbastanza frequenti. C'erano momenti in cui sembrava che la sconfitta fosse possibile, ma poi con le ultime forze riuscivano a confezionare gol in rapida successione e a trionfare in maniera clamorosa.

Prendiamo ad esempio quel Torino-Napoli 3-5, quando al 33esimo del secondo tempo i partenopei erano sotto 3-2, ma poi un super Dzemaili e un Cavani (raramente subentrante) riuscirono a realizzare un clamoroso ribaltone. Oppure Napoli-Lazio 4-3, dove la rosa di Mazzarri fece addirittura una doppia rimonta.

Proprio per questo, il successo contro gli scaligeri ricorda appunto quelli del primo Mazzarri. Occhio, però, a non abituarsi troppo a questo tipo di partite, perché non sempre nel finale si accende la lampadina.

Ad ogni modo, in attesa di Atalanta-Lazio, il Napoli è ora a un punto dalla zona Champions.