Napoli-Lazio, pagelle: grave errore di Olivera. Lukaku e Kvaratskhelia spenti. Il voto a Conte
Partita equilibrata al Maradona, decisa da una giocata al termine di un contropiede. Ai partenopei manca soprattutto una fluidità offensiva.

La Lazio nel giro di quattro giorni si toglie lo sfizio di battere il Napoli due volte tra Coppa Italia e Serie A. Dopo il 3-1 all’Olimpico, arriva anche lo 0-1 al Maradona grazie ad un gol nella ripresa di Isaksen. Per i partenopei, dunque, c'è la terza sconfitta in campionato, la seconda a Fuorigrotta, che costa il primato in classifica. Ora al comando c’è l’Atalanta con 34 punti, azzurri a 32.
Dopo aver mandato in campo una formazione inedita in coppa, Antonio Conte lucida gli 11 titolari che avevano battuto il Torino in trasferta e dopo pochi minuti è ancora McTominay a sfiorare il gol dopo un bellissimo uno-due Di Lorenzo-Politano. La risposta dei biancocelesti è in un tiro di Isaksen, pericolosissimo, sul quale Meret vola e si supera. Lo scontro tra le due squadre, sotto una pioggia scrosciante, è una sorta di duello rusticano su un campo pesantissimo. C’è tanto equilibrio. A fine primo tempo Kvaratskhelia sfiora il gol su calcio di punizione.
Ci prova poi Dele-Bashiru al 7' della ripresa con una sassata che fa tremare la traversa. La Lazio poi deve rinunciare a Romagnoli (problemi ad un ginocchio). Il Napoli sfiora il gol con il colpo di testa di Anguissa (72’), poi è Neres a provare l’imbucata. Il brasiliano perde il pallone e gli ospiti se ne vanno in contropiede: Noslin lancia Isaksen con il contagiri, Olivera non regge il confronto e l’esterno laziale fa partire un tiro che tocca l’avversario e si spegne all’incrocio. Tre punti pesanti per la Lazio che va a quota 31. Le pagelle di Areanapoli.it.
Meret: 5,5/6-. Una parata importante su Isaksen in avvio e sul gol dello stesso è incolpevole. Non sfigura, ma nel complesso non appare solidissimo.
Di Lorenzo: 5. Inizia anche bene con buone proiezioni ed il solito feeling con Politano. Poi cala vistosamente con il passare dei minuti e Zaccagni gli crea diversi problemi. Anche nei confronti dell’arbitro ci si aspettava un atteggiamento diverso viste alcune decisioni assurde.
Rrahmani: 5-. Rimedia un cartellino gallo assurdo per un fallo incomprensibile su Provedel. E’ spesso in ritardo in pressione alta complice anche il campo pesante. Tirando le somme, non concede molto, tuttavia sembra lento di pensiero.
Buongiorno: 6-. Lascia scoperta la zona di competenza in occasione della rete anche se l’errore principale è di chi non impedisce a Noslin di cambiare gioco e di Olivera che è leggero su Isaksen. Prova da non buttare via, ma meno intensa del solito.
Olivera: 5,5. L’errore che commette è pesante, decisivo, ma fino a quel momento aveva retto benissimo e sarebbe assurdo mortificarlo.
Anguissa: 5. Se dicessimo che ha giocato male, mentiremmo. Mette anima nella contesa, però da lui è lecito aspettarsi una fiammata, un’intuizione. Che non arriva. Scheggia il palo di testa. Voto severo per la stima. Dal 92’ Folorunsho: sv.
Lobotka: 5,5. E’ sempre nel cuore del palleggio, pulisce tanti palloni e lotta come un leone. Perde però qualche duello di troppo ed appare in leggero ritardo fisico. Dall’81’ Gilmour: 6. Verticalizza e alimenta il gioco sul fronte offensivo. Ci prova, ci crede.
McTominay: 5,5. Sbaglia un gol nei secondi iniziali. Poi rimedia una ammonizione inutile che lo condiziona mentalmente. Come di consueto assicura centimetri, peso e gioco verticale, ma sbaglia un passaggio per Lukaku sul più bello. Dall’81’ Raspadori: sv.
Politano: 5,5. Nei primi minuti è la spina nel fianco dei laziali in combinato disposto con Di Lorenzo. Poi entrambi perdono i giri. Soluzioni affrettate dalla distanza e imprecisioni dal corner. Dal 75’ Neres: 6-. Meriterebbe di giocare di più. E’ vero che l’azione del gol della Lazio nasce dopo un suo insistito tentativo di dribbling, ma è anche l’unico a creare scompiglio e che prova ad aumentare la qualità lì davanti.
Lukaku: 5-. E’ vero che ha pochi rifornimenti, però gioca costantemente spalle alla porta e non sembra avere mai nelle corde il guizzo vincente. Dal 92’ Simeone: sv.
Kvaratskhelia: 4,5/5-. E’ vero che sfiora il gol su punizione, è vero che l’arbitro non lo tutela e dunque prende qualche botta di troppo, però, non crea mai la superiorità numerica e non illumina mai Lukaku. Anche in ripiegamento fa fatica. Subisce un fallo al limite, il direttore di gara non vede nulla.
All. Conte: 5-. Al pronti via il Napoli va vicino al gol, poi l’inspiegabile arretramento per impostare una gara di lotta in cui le due squadre si equivalgono. La Lazio sfiora prima il gol con Dele-Bashiru, che spacca la traversa, poi lo trova con Isaksen. Un pareggio non sarebbe stato ingiusto, tuttavia è netta la sensazione di un Napoli privo di sbocchi offensivi e di trame collaudate. Va bene la solidità, ma serve anche la qualità nel palleggio. Anche i cambi sono tardivi.
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