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Napoli-Juventus: probabili formazioni. Traorè scalpita, ballottaggio in difesa

Aggiornamenti sulle formazioni di Napoli-Juventus. Le probabili scelte dei due tecnici, l'analisi tattica e le lavagne di azzurri e bianconeri.


Alessandro D'AriaAlessandro D'AriaMatch Analyst

02/03/2024 20:52 - Campionato
Napoli-Juventus: probabili formazioni. Traorè scalpita, ballottaggio in difesa

Per la ventisettesima giornata del campionato di Serie A arriva al Maradona la Juventus di Allegri in quella che, con un giochino di parole, potremmo definire la prova del 9 per il Napoli sia per l'importanza della gara in chiave di conferma dei segnali confortanti emersi contro il Sassuolo, e sia perché è una  contesa anche tra due dei più prolifici e forti centravanti in circolazione in Europa: Osimhen che, reduce dalle fatiche africane, si è reso autore di ben 5 reti nelle ultime 4 uscite, e Vlahovic autore in stagione di  ben 15 reti e 4 assist, secondo marcatore della Serie A alle spalle del marziano Lautaro Martinez. Entrambi i terminali delle due squadre viaggiano ad una media di gol a partita di 0,7.


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COME CI ARRIVA IL NAPOLI

La squadra di Calzona è attesa ad una importante conferma dopo il roboante successo di Reggio Emilia, autentica gara-manifesto del ritrovamento del calcio che fu. Trend contrario a quello della Juve per gli azzurri che nelle ultime 5 sfide di campionato hanno raccolto 2 vittorie (una in casa con il Verona e  una nell'ultima trasferta con il Sassuolo) 2 pareggi (in casa col Genoa e in quel di Cagliari) e una sola sconfitta patita di misura in quel di San Siro contro il Milan, senza per la verità aver demeritato. In totale dunque 8 punti con 10 reti realizzate e 5 subite, ma soprattutto segnali via via sempre più confortanti sia dal punto di vista tattico che dell'atteggiamento. In particolare sembra che Calzona abbia riattivato quel sistema di connessioni anche empatiche tra i giocatori che era alla base dei successi della scorsa gestione.  Confermate le assenze di Cajuste e Ngonge per problemi fisici (forse Calzona riuscirà in extremis a portare il belga almeno in panca contro il Torino), il tecnico  partenopeo dal mio punto di vista potrebbe confermare l'undici visto in campo al Mapei Stadium con la sola eccezione di Olivera per Mario Rui, anche se altri possibili ballottaggi sono quelli per il ruolo di mezz'ala sinistra tra un Traorè in via di definitivo recupero dei 90 minuti ed uno Zielinski le cui capacità potranno essere capitalizzate nel solo campionato vista l'esclusione del polacco dalla lista Champions; incertezza anche per il ruolo di centrale di sinistra al fianco di Rrahmani dove si giocano un posto in 3, con un ballottaggio Ostigard-Juan Jesus, con il norvegese che potrebbe essere scelto per le proprie capacità nel gioco aereo.

COME CI ARRIVA LA JUVENTUS

Gli uomini di Allegri hanno ritrovato i 3 punti nell'ultimo turno in casa contro il Frosinone, sebbene al minuto 96, dopo essere stati reduci da un miniciclo  di 4 gare in cui hanno raccolto 2 pari (uno in casa contro l'Empoli e uno in quel di Verona) e 2 sconfitte, una a Milano contro la corazzata Inter, e l'altra tra le mura  amiche contro l'Udinese. In totale nelle ultime 5 partite l'undici bianconero ha dunque racimolato 5 punti con 6 reti all'attivo e 7 al passivo. Confermate le assenze per infortunio sia di McKennie, Rabiot e Kean, oltre a quelle degli squalificati Fagioli e Pogba, mentre molto importanti i recuperi in extremis  di Chiesa e soprattutto Danilo, elemento al quale Allegri difficilmente rinuncia, ma in ballottaggio c'è certamente Rugani che si è ottimamente disimpegnato quando chiamato in causa firmando oltre tutto il gol vittoria nell'ultima gara casalinga. Nonostante ciò l'emergenza in mezzo al campo pare tangibile ed è secondo me plausibile che davanti al polacco Szczesny agiranno, nella consueta linea difensiva a tre, Bremer al centro con Gatti centro-destra e Danilo centro-sinistra, mentre  credo che Allegri gestirà l'emergenza di centrocampo schierando Weah a tutta fascia a destra per tenere Kavaratskhelia e spostando Cambiaso in posizione di mezz'ala destra con Locatelli al centro e l'esordio dal primo minuto del forte argentino Alcaraz; Kostic a sinistra a tutta fascia e in attacco, almeno inizialmente, il talentino Yildiz in appoggio al centravanti croato Vlahovic. Molto probabile una staffetta tra Yildiz e lo scalpitante Chiesa.

IL CANOVACCIO TATTICO DELLA GARA

E' sintomatico come in queste ultime gare, trasferta di Milano a parte, i bianconeri che hanno tenuto di più la palla perché obbligati a fare la partita  contro squadre di cifra tecnica notevolmente inferiore, abbiano raccolto molto di meno di quanto pronosticabile. Questo perché la Juve si è trovata a doversi snaturare e a dover fare la partita, cosa alla quale non è abituata e che di certo non è nelle corde degli uomini di Allegri che, ricordiamolo, con il 48,8% di possesso palla sono al dodicesimo posto nella graduatoria. Potremmo a ragione affermare che azzurri e bianconeri sono esemplificazioni di un calcio agli antipodi. La Juve infatti predilige il gioco passivo, con un blocco difensivo alquanto basso a palesare la volontà di cedere volentieri il pallino del gioco agli avversari. Questo suo atteggiamento tattico, tipico delle squadre di Allegri, viene confermato dal valore del PPDA (indice che ricordiamo sintetizza il grado di riaggressione in transizione negativa) che è pari a 14,74 (sedicesima nella graduatoria guidata proprio dal Napoli con 9,24). Atteggiamento che tuttavia ha dato notevoli frutti quest'anno anche in termini produttivi visto un xG pari a 1.74  (quinto di poco inferiore al Napoli che con 1.77 è terzo) ma soprattutto in termini di  graniticità della fase difensiva dove vanta il migliore xGa con 0.75 (il Napoli con 1,01 è quarto) che porta i bianconeri ad avere la seconda miglior difesa della lega con 19 reti subite, un portiere che con il 75% di parate e ben 12 clean sheets è  secondo solo a Sommer, 76 tiri nello specchio concessi agli avversari (seconda dopo  l'Inter e appena davanti al Napoli terzo con 86). Ma soprattutto la "vecchia signora" è  leader per quanto riguarda i tocchi concessi nella propria area di rigore, 414 per una  media di 15,96 a gara (il Napoli con 17 di media è sesto). Pericolo numero uno per il Napoli saranno le palle inattive, specie i corner; i bianconeri hanno realizzato 12 delle 41 reti su azione da palla inattiva, vale a dire il 29% del totale e 9 di queste 12 di testa, grazie a interpreti di grande livello in questo fondamentale, come Bremer e Gatti che all'andata decise proprio la partita con i partenopei con una sua incornata a pochi metri da Meret.

Quindi la gara sarà: Juventus molto raccolta in un 1-5-4-1 (come mostrato nella lavagna tattica), con Weah e Kostic abbassati sulla linea dei difensori in blocco molto basso e il trequartista Yildiz che si abbassa sulla linea dei mediani pronto tuttavia a ripartire o a lanciare il croato Vlahovic in smarcamento preventivo. Difficilmente assisteremo a riaggressione o a pressing alto, ma prepariamoci a vedere molte ripartenze e verticalizzazioni dirette a innescare il centravanti ma anche a capitalizzare la gamba di Weah a destra e di Kostic a sinistra, quest'ultimo in possesso di un piede in grado di pennellare traversoni e cross al bacio.

Napoli di contro con atteggiamento molto aggressivo di 1-2-3-2-3 (come illustrato in lavagna tattica) nel tentativo di trovare spazi nella densità notevole che creerà la squadra di Allegri soprattutto per le vie centrali. La strategia dunque potrebbe essere quella di tenere molto alti e molto larghi in massima ampiezza le due ali Kvaratskhelia a sinistra e Politano a destra, per provare a aprire degli spazi nelle zone che vediamo ombreggiate dove fondamentali saranno i movimenti in inserimento che potranno essere appannaggio sia di Olivera e Traorè sul lato del georgiano, che di Di Lorenzo e Anguissa sul lato di Politano. Lo scopo sarà creare incertezza nella copertura di questi halfspaces in considerazione del fatto che, specie a sinistra, Allegri avrà predisposto dei raddoppi sul giocatore georgiano che, alla stregua del suo compagno dal lato opposto, potrà beneficiare di  tre soluzioni diverse: andare in azione individuale attraendo 2 difensori per scaricare a Olivera in sovrapposizione; andare in azione individuale sfruttando il movimento del suo terzino; imbucare per l'inserimento dello stesso Olivera piuttosto che di quello di Traorè. Dall'altro lato Politano avrà le medesime alternative con la collaborazione di Di Lorenzo e di Anguissa.

Ultimo allarme per il Napoli: attenti alle provocazioni, specie con la palla lontana, e specie nei confronti di Kvaratskhelia e di Osimhen, ricordando i precedenti di Gatti, sebbene questo appello andrebbe diretto all'arbitro della gara che sarà Mariani, ma nache al Var che sarà Irrati e all'Avar che sarà Sozzi.

PROBABILI FORMAZIONI

Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Ostigard (Juan Jesus), Olivera; Anguissa, Lobotka, Traorè; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia. Allenatore: Calzona.

Juventus (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; Weah, Cambiaso, Locatelli, Alcaraz, Kostic; Yildiz, Vlahovic. Allenatore: Allegri.

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Alessandro D'AriaAlessandro D'Aria
Match Analyst e Football Data Analyst certificato ed abilitato alla professione. A fine anni '90 ha seguito da vicino prima la Primavera e la prima squadra del Napoli. Si occupa per AreaNapoli.it, tra l'altro, dell'analisi dell'avversario.

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