Il Napoli a -14 dal Milan, ma i dati dicono altro. L'analisi pre-match
Milan-Napoli non può non essere analizzata anche per quanto riguarda gli "indici di qualità" delle due squadre. La nostra analisi pre-match dello scontro a San Siro.

Il mondo delle statistiche nel calcio sta diventando sempre più variegato. In Italia la data analysis è ancora agli albori, e a dispetto del conservatorismo quasi ostruzionistico che spesso incontra, pare ormai certo che sempre più velocemente continuerà a svilupparsi e ad acquisire importanza crescente nell'economia delle scelte di carattere tattico e strategico. Anche per questo motivo può essere interessante conoscere e saper leggere questo genere di dati per poterli interpretare e trasferire in una analisi tanto pre gara in funzione della definizione delle strategie, che post partita in funzione della correzione degli errori commessi.
Ma entriamo nello specifico della tabella in cui vediamo riprodotte alcune metriche interessanti e per qualche verso anche insospettabili guardando la classifica attuale del nostro campionato.
Scorrendo i vari indici subito balza all'occhio il dominio, evidenziato in giallo, nella maggior parte degli indici osservati da parte della squadra partenopea rispetto ai rossoneri. In particolare il Napoli ha fatto finora un po' meglio del Milan quanto a xG (rispettivamente secondo e terzo) e a xGa (settimo e decimo); così come nei tiri a partita (primo contro quinto) e anche nei tiri concessi a partita (addirittura secondo contro sedicesimo). Inoltre il Napoli fa registrare nei parametri che indicano il dominio territoriale, ossia tocchi in area avversaria, passaggi totali, possesso palla, tocchi concessi nella propria area, calci d'angolo, una supremazia in alcuni casi anche marcata rispetto al Milan, che invece prevale sul Napoli in quanto a precisione al tiro (primo con una percentuale del 37,40% rispetto all'undicesimo del Napoli con il 31,61%) e percentuale di realizzazione (primo con il 14,84% contro l'appena 8.72% dei partenopei relegati all'undicesimo posto), dati che si traducono nel secondo attacco del torneo del Milan con 46 reti e nel sesto per i partenopei con 32 reti.
Entrando ancora di più nello specifico, il dominio nei numeri degli uomini di Mazzarri viene ulteriormente certificato nei tre indici quantitativi che sintetizzano il dominio territoriale effettivo di una squadra: GPI, FIELD TILT e PPDA.
Il Gegenpressing Intensity (GPI) sintetizza la frazione di volte in cui una squadra tenta di riconquistare immediatamente la palla dopo aver perso il possesso nelle aree di attacco, anziché ripiegare. In questo parametro il Napoli è primo in Serie A con un valore di 54,65 mentre la squadra di Pioli risulta sesta con 46.40.
Il FIELD TILT viene utilizzato per descrivere il possesso limitatamente all'area di attacco, vale a dire solo nell'ultimo terzo di campo; questa metrica risulta di particolare interesse poiché va ben oltre il dato poco significativo del semplice possesso palla. Nella tabella vediamo come ancora una volta il Napoli possa vantare un dato che lo pone al secondo posto (prima la Fiorentina) con il 63,38% contro il decimo del Milan con il 51.07%.
Infine il Pass Per Defensive Action (PPDA) ci dice quanto una squadra concede all'avversario in termini di costruzione prima di intervenire con una azione difensiva vincente. In questa ottica è chiaro che più basso è il valore del PPDA più vuol dire che una squadra è interessata a pressare alto. Anche in questo caso possiamo vedere come la squadra di Mazzarri prevalga con il valore di 11,38 che la pone al secondo posto dietro la Fiorentina, mentre gli uomini di Pioli con 12,38 si piazzano al sesto posto nella graduatoria.
Limitarsi alla interpretazione di un solo indice sarebbe di certo fuorviante; ma combinando i vari parametri, specie gli ultimi tre, tra loro, viene fuori un quadro abbastanza chiaro delle due squadre in analisi. Il Napoli è, nonostante l'annata molto critica dal punto di vista della guida e della gestione tecnica, una squadra dominante, che tende ad essere molto propositiva in attacco e che tende a subire poco in fase difensiva; tuttavia errori spesso individuali e di reparto (basti pensare alla percentuale di realizzazione molto bassa) l'hanno finora condannata ad una classifica deficitaria al cospetto di un Milan che pur soccombendo in quasi tutti i dati analizzati ha nella precisione in fase di finalizzazione e del cinismo i suoi punti di forza che fanno in modo che i rossoneri, ad oggi terzi in classifica, abbiano la bellezza di ben 14 punti in più del Napoli.







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