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Gara rinunciataria di Mazzarri, noia dopo 20 minuti. Analisi e numeri di Lazio-Napoli

Il Napoli pareggia in casa della Lazio una gara per la quale si è presentato in campo per lo 0-0. Analisi post partita e considerazioni.


Alessandro D'AriaAlessandro D'AriaMatch Analyst

28/01/2024 21:49 - Campionato
Gara rinunciataria di Mazzarri, noia dopo 20 minuti. Analisi e numeri di Lazio-Napoli

Al cospetto di una Lazio fin troppo rispettosa nell'atteggiamento nei riguardi dei campioni d'Italia uscenti, e alla fine della contesa pressocchè inconcludente, Mazzarri porta a casa lo 0-0 per il quale si è presentato in campo con un sistema di gioco, ma soprattutto con degli interpreti ultra difensivi, nel tentativo di non prendere gol piuttosto che tentare di realizzarlo. Al netto delle tante indisponibilità, il Napoli poteva e doveva osare di più, specie quando nella ripresa è parso che per una volta la squadra che ne avesse di più fosse proprio quella partenopea.


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In una gara condotta al limite del rinunciatario dagli uomini di Mazzarri non ha alcun senso il 61% di possesso palla realizzato quasi esclusivamente nella propria trequarti, con Rrahmani 113 tocchi, Ostigard 112 e Juan Jesus 97, a testimoniare un atteggiamento passivo degli azzurri, confermato anche dalla heatmap che riportiamo:

Lazio-Napoli 2024, heatmap

Soprattutto quello che lascia perplessi, oltre alle scelte di sistema, sono le scelte tecniche. Schierare un sistema con due quinti che pestano la linea laterale nel tentativo di sfruttare l'ampiezza può avere un senso se almeno una delle due ali, nello specifico Zielinski, si inseriscono a dare sviluppo all'azione, cosa praticamente mai accaduta basti pensare ai soli 3 passaggi chiave realizzati dal Napoli in tutta la gara; ma soprattutto volerla giocare con un sistema così raccolto in blocco basso e in uscita quasi sempre dal basso può avere un senso se almeno uno dei due davanti è un elemento che possa dare profondità e che ne abbia le caratteristiche, e né Politano né tantomeno Raspadori hanno questa caratteristica preferendo invece ricevere sempre palla sui piedi. In un contesto del genere, si sono palesati tutti i limiti nello sviluppo in quanto tutti i giocatori che ricevevano palla la rigiocavano subito all'indietro o al massimo lateralmente. Non stupisce quindi se a fine gara il Napoli abbia terminato con 0,14 di xG e 0 tiri nello specchio della porta, pur avendo subito quasi nulla visto che la Lazio ha chiuso con 0.47 di xG e un solo tiro nello specchio. A parte la bella prova di squadra soprattutto nello spirito e nella compattezza che conferma quanto visto anche in Supercoppa e il clean sheet, avevamo auspicato prima della gara che si potesse dare spazio ad elementi come Ngonge e soprattutto Lindstrom adatti a dare qualità ma soprattutto un minimo di profondità visto come si era deciso di impostare la gara. Ed invece il belga è entrato a dieci minuti dal termine, il danese addirittura ha visto il campo solo negli ultimi sette minuti quando oltretutto il Napoli si era definitivamente arroccato nella propria trequarti per condurre in porto l'agognato pari. Possibile che il calciatore danese non trovi spazio nemmeno con 9 indisponibili?

La morale è: si possono anche mettere in campo sistemi di gioco come quello di stasera se i principi di gioco, gli interpreti e le idee oltre a garantire protezione sono in grado anche di offendere e di andare negli spazi; viceversa è anticalcio e sfido chiunque, anche il più sfegatato dei tifosi del Napoli, a negare che la gara sia venuta a noia già dopo venti minuti. In un Campionato con la vittoria a 3 punti un pareggio talvolta può valere quanto una sconfitta, specie se a vincerla non ci si prova nemmeno nelle intenzioni e nei messaggi che si danno alla squadra in primis e agli avversari in secundis. Senza contare che le altre pretendenti al quarto posto continuano a fare punti, ed il pareggio del Bologna a Milano ha un peso e lascia una impressione ben diversa dallo squallido pari raccattato a Roma.


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Alessandro D'AriaAlessandro D'Aria
Match Analyst e Football Data Analyst certificato ed abilitato alla professione. A fine anni '90 ha seguito da vicino prima la Primavera e la prima squadra del Napoli. Si occupa per AreaNapoli.it, tra l'altro, dell'analisi dell'avversario.

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