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Napoli, due armi per battere la Juve. L'analisi del nostro Match Analyst

Il Napoli sarà ospite della Juventus nel match valido per la 15esima giornata di Serie A. L'analisi pre partita del Match Analyst. Saranno fondamentali le marcature preventive e il pressing alto.


Alessandro D'AriaAlessandro D'AriaMatch Analyst

07/12/2023 15:10 - Campionato
Napoli, due armi per battere la Juve. L'analisi del nostro Match Analyst

JUVENTUS-NAPOLI, ANALISI PRE PARTITA - Allegri non è certamente noto negli ambienti calcistici come fautore di un gioco spettacolare e votato all'offensiva, probabilmente motivo principale per cui la sua carriera a livello internazionale non è mai decollata restando di fatto confinata nelle mura domestiche. Il suo credo calcistico si fonda su solidità difensiva, gioco fisico, linee molto strette e ripartenze veloci; un calcio che sintetizza nelle vittorie cosiddette di "corto muso" la propria filosofia; tuttavia un calcio che, almeno considerato a livello nazionale, ha consentito al tecnico livornese di costituire un modello vincente tanto nel Milan quanto nella Juventus, non riuscendo di contro mai a conseguire vittorie a livello internazionale.


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I bianconeri attraversano un ottimo momento di forma, appaiono molto concentrati ed in condizione, e inoltre Allegri sembra aver restituito entusiasmo all'intero ambiente e certamente l'esclusione forzata dalle competizioni europee dà un vantaggio evidente alla vecchia signora che ad oggi si ritrova con un forte coefficiente di autostima maturata con 7 vittorie, 2 pareggi e nessuna sconfitta nelle ultime 9 gare.


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In casa i bianconeri vantano il miglior rendimento del torneo, con 5 vittorie e 2 pareggi nelle 7 gare disputate allo Stadium dove hanno subito appena 4 reti al passivo, record della Lega.

Con le assenze certe di Pogba e Fagioli per squalifica, quella ormai lunga di De Sciglio per infortunio e quella quasi certa di Weah ancora non disponibile, Allegri si disporrà come di consueto con la difesa a 3 con Gatti centro destra, Bremer al centro e il recuperato Alex Sandro centro sinistra davanti al portiere Szczesny; le 2 ali a tutta fascia saranno con molta probabilità a destra Cambiaso che sta trovando continuità e rendimento e a sinistra Kostic, con a centrocampo McKennie centro destra, il rientrante Locatelli al posto di Nicolussi-Caviglia al centro e Rabiot centro sinistra.

In avanti, i 2 attaccanti saranno i confermatissimi Vlahovic e Chiesa, con quest'ultimo che parte quasi sempre da sinistra per accentrarsi e andare alla conclusione o dialogare col il centravanti. La squadra di Allegri, per la sua scelta di verticalizzare il più possibile, non dispone di particolari HUB (catalizzatori) ma di diversi nodi di connessione nella lateralità del gioco, come si evince dalla lavagna tattica; ricordiamo che il maggiore spessore o riempimento delle frecce indica la frequenza con la quale un movimento si verifica; si evidenzia in giallo la forte asimmetricità della Juventus verso la propria catena di sinistra:

Juventus-Napoli, analisi pre partita

Ma vediamo nel dettaglio modulo e principi di gioco dell'undici di Allegri.

In fase difensiva il 3-5-2 diventa un 5-3-2, dove ai 3 difensori si aggiungono, abbassandosi, i 2 centrocampisti a destra Cambiaso e a sinistra Kostic che lasciano la mediana a 3, mentre i 2 attaccanti si dispongono nei pressi della linea di centrocampo fungendo da primo schermo difensivo e ponendosi all'occorrenza anche sotto la linea della palla nella propria trequarti; la Juventus è una squadra che sa soffrire chiudendosi per poi ripartire.

I 2 difensori esterni a destra Cambiaso e Gatti e a sinistra Alex Sandro e Kostic escono forte in pressing ad inibire il gioco della squadra avversaria per recuperare palla il prima possibile.

In fase offensiva, la squadra passa dal 3-5-2 al 2-4-4. In difesa rimangono 2 difensori Bremer, molto veloce e Alex Sandro, elemento di grande esperienza a dare coperture preventive, mentre interessante è a destra il posizionamento di Gatti che scivola molto largo sulla linea laterale in mediana per consentire a Cambiaso di alzarsi e in taluni casi di accentrarsi in area con inserimenti a sorpresa come quello che ha causato il rigore nell'ultima gara a Monza.

A sinistra Rabiot si inserisce spesso in fase offensiva grazie al movimento di Chiesa che spesso si abbassa per creare lo spazio alle sue spalle e al tempo stesso coprire quello lasciato a centrocampo, in modo che ci siano sempre 4 giocatori per permettere triangolazioni e scambi sulle fasce laterali.


Analisi delle costanti di gioco

Fase di Possesso

La Juventus è molto aggressiva e cerca un gioco verticale, come testimonia il dato sul possesso palla che con il 46,5% la relega al tredicesimo posto in graduatoria; ma si tratta di una scelta, dettata probabilmente dalla consapevolezza delle scarse qualità di palleggio dei suoi giocatori (83.5% di passaggi riusciti, appena nona in graduatoria) che tuttavia hanno un punto di forza nella lotta su tutti i palloni cercando di pressare il portatore di palla in fase di non possesso e provando a sfruttare ogni errore con rapide ripartenze.

In fase di costruzione i bianconeri sfruttano molto la lateralità dei giocatori di fascia dove a destra Cambiaso, McKennie e all'occorrenza Gatti hanno nella fisicità e nella ricerca della spazio le loro caratteristiche principali, con Gatti che spesso sale alto in posizione di mezz'ala creando l'elemento sorpresa, mentre a sinistra Rabiot, Kostic e Chiesa garantiscono una cifra tecnica più elevata, grazie agli inserimenti senza palla del francese, alla imprevedibilità di Chiesa capace di andar via sia a destra che a sinistra e ai traversoni tesi del croato dotato di un ottimo piede.

Quando la squadra avversaria risulta lunga e sbilanciata in avanti, la Juventus opta per la costruzione diretta con lanci lunghi per la velocità notevole di Chiesa e per la sponda di Vlahovic. In questo caso i difensori, o direttamente il portiere, effettuano lanci lunghi a superare più linee di difesa della squadra avversaria.

Fase di non possesso

Primo pressing: in fase di non possesso la Juventus spesso attua un primo pressing molto forte il cui obiettivo non è tanto quello di recuperare il pallone il prima possibile, quanto quello di orientare o ritardare la giocata dell'avversario. In base alla zona di campo in cui si trova il giocatore avversario con il pallone, più giocatori vanno a circondarlo cercando di inibire qualsiasi tipo di passaggio per recuperare palla o intercettare il prima possibile, per poi ripartire in contropiede.

Analisi del centrocampo: in fase di non possesso, il centrocampo si riduce a 3 giocatori perché Cambiaso e Kostic si abbassano sulla linea difensiva.Il centrocampista che si trova più vicino alla palla è il primo ad effettuare il pressing, mentre 2 difensori salgono a coprire tutti i possibili passaggi in avanti dell'avversario. I centrocampisti sono disposti scaglionati per coprire in ampiezza più spazio possibile.

Analisi della linea difensiva: si notano 2 linee di copertura difensiva molto strette e compatte con la squadra che mediamente fa un blocco stando in circa 25 metri di lunghezza, con baricentro alquanto basso creando una grande densità nella propria trequarti con uno o anche più elementi pronti a rompere la linea e uscire in caso di giocata tra le linee da parte dell'avversario.

Fase di transizione

Offensiva: quando la squadra ritorna in possesso di palla, immediatamente McKennie e Rabiot salgono cercando di offrire più soluzioni possibili per il portatore di palla e sfruttare le ripartenze il più velocemente possibile. In questo modo spesso si ritrovano in attacco 4 giocatori con Chiesa e Vlahovic che in alcuni casi accorciano verso il centrocampo per creare confusione e si sovrappongono al centrocampista che invece sale ad attaccare al loro posto.

In difesa, in copertura preventiva, rimangono sempre arretrati Bremer e Alex Sandro.

Difensiva: appena persa palla, la Juventus si riorganizza molto velocemente; mentre i giocatori rimasti in copertura in difesa (copertura preventiva) si dispongono in linea con l'ultimo avversario, i centrocampisti e le ali (salite per la fase offensiva) corrono a coprire tutti gli spazi del portatore di palla avversario, nel tentativo di bloccare ogni possibilità di passaggio.


Analisi S.W.O.T.

PUNTI DI FORZA - Attenzione ai corner: McKennie, Bremer, Gatti e Rabiot (quest'ultimo a segno nell'ultima gara a Monza) sono temibilissimi saltatori; lato sinistro molto più pericoloso per la imprevedibilità e il furore agonistico di Chiesa, ma anche per le qualità balistiche di Kostic nel traversone e per le incursioni di Rabiot; compattezza e organizzazione difensiva notevoli; possono concentrare energie fisiche e mentali in un'unica competizione e avere quindi la settimana tipo per poter preparare al meglio le sfide di campionato. La squadra è cambiata poco dallo scorso anno e i giocatori hanno avuto modo di assimilare le idee di gioco di Allegri e acquisire notevole autostima.

PUNTI DI DEBOLEZZA - A dispetto del numero esiguo di reti subite, l'undici di Allegri concede non poche conclusioni essendo undicesima nella graduatoria con 12,1 di media tiri subiti a partita e questo anche perché in fase di possesso Kostic e Cambiaso si trovano sovente alti ad aiutare in attacco mentre i centrocampisti sono spesso vicini al possessore di palla per aiutarlo a triangolare: questo meccanismo lascia diversi spazi nelle zone non coperte dai centrocampisti, che possono essere attaccate con una ripartenza veloce. La squadra pecca in qualità a centrocampo e anche in difesa specie in impostazione e questo porta a qualche errore in fase difensiva. Se attaccati con pressing alto nella loro fase di costruzione dal basso possono andare facilmente in difficoltà, specie se si tenta di forzare l'impostazione bassa su Bremer elemento meno valido in questo fondamentale, ma attenzione a disporsi in questo caso con adeguate marcature preventive.


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Alessandro D'AriaAlessandro D'Aria
Match Analyst e Football Data Analyst certificato ed abilitato alla professione. A fine anni '90 ha seguito da vicino prima la Primavera e la prima squadra del Napoli. Si occupa per AreaNapoli.it, tra l'altro, dell'analisi dell'avversario.

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