Atalanta-Napoli, come gioca la Dea: l'analisi del nostro Match Analyst
Come gioca l'Atalanta? L'analisi del nostro match analyst per quanto riguarda l'avversaria del Napoli nella trasferta di Bergamo valida per la 13esima giornata del campionato di Serie A.

Oggi andiamo ad analizzare l’Atalanta di Gianpiero Gasperini, squadra che ha nelle doti fisiche, nella preparazione atletica e nella disponibilità dei singoli elementi alcuni tra i suoi punti di forza. SISTEMA DI GIOCO: Iniziale: 1-3-4-2-1. Fase di Possesso: 1-3/4-2-1; 1-3/4-1-2. Fase di non possesso: 1-3-4-1/2. Gasperini quest’anno alterna i 2 portieri Musso e Carnesecchi, entrambi di ottimo livello, mentre la linea di difesa a 3 vede al centro Djimsiti e quasi sempre Scalvini braccetto di destra e Kolasinac braccetto di sinistra; nella mediana abitualmente a destra Zappacosta e a sinistra Ruggeri o Hateboer (raramente il neo acquisto Bakker); in mezzo al campo vista l’assenza importante dello squalificato capitano De Roon, anima e leader tecnico ma soprattutto tattico degli orobici, Gasperini riportare in mediana Koopmeiners, giocatore eclettico spesso utilizzato come mezza punta, mentre Ederson agisce come tuttocampista essendo dotato di grande sagacia tattica oltre che di mezzi fisici e tecnici importanti; davanti, in appoggio all’unica punta che dovrebbe essere Scamacca, agiscono a sinistra Lookman e a destra Pasalic; ma attenzione perché Gasperini potrebbe anche optare per l’arretramento in mediana del croato per lasciare Koopmeiners in appoggio a destra a Scamacca.
FASE DI POSSESSO
Costruzione
Rispetto a quanto eravamo abituati negli ultimi anni, oggi possiamo parlare di nuova identità per l’Atalanta. Gasperini attaccava con tanti uomini, mirando a massificare la presenza di giocatori in area avversaria. Ma già dallo scorso anno la squadra bergamasca sviluppa l’azione attaccando con pochi uomini in costruzione dal basso indirizzando spesso palloni diretti sugli attaccanti. Con palla a Musso uno dei due centrocampisti, De Roon o spesso anche Ederson, si abbassa sulla linea di uno dei 2 braccetti di difesa permettendo a questi ultimi di alzarsi lungo la fascia per attirare più avversari possibili in zona palla. Una volta attirati quanti più giocatori possibili con palla al portiere questi cerca una soluzione diretta per uno dei due attaccanti con gli esterni che vanno a prendere una seconda palla oppure entrano con un movimento a mezzaluna verso l’interno del campo per sfruttare una spizzata del corazziere Scamacca; questo movimento è particolarmente congeniale a Lookman.
Sviluppo
Diversamente dallo scorso anno in cui al centro dell’attacco c’era Hojlund e prima ancora Zapata, ossia elementi possenti in grado di proteggere la palla spalle alla porta e di aprire spazi vincendo spesso i duelli aerei, quest’anno in fase di sviluppo la squadra di Gasperini spesso prova ad uscire dalla pressione con un fraseggio che chiama spesso in causa uno dei centrocampisti tra Koopmeiners e Ederson ( e di De Roon quando disponibile) ma la squadra nerazzurra se attaccata alta con tempi giusti quasi sempre cerca la palla diretta su Scamacca, il quale a dispetto della mole non ha nella protezione del pallone la sua skill migliore, pur disponendo di qualità tecniche e realizzative di livello; spesso al centravanti viene rimproverato un atteggiamento troppo morbido e poco coinvolto agonisticamente, come accaduto anche ultimamente in Nazionale contro l’Ucraina.
Lateralità offensiva
L’Atalanta è una squadra che gioca molto in ampiezza con i 2 laterali a tutta fascia molto larghi. In particolare a destra Zappacosta pesta letteralmente la linea laterale più di quanto faccia Ruggeri o Hateboer a sinistra. In generale la squadra di Gasperini tende a sviluppare offensivamente più sul lato destro sfruttando la grande capacità di spinta di Zappacosta, mentre a sinistra Ruggeri è dotato di un mancino sapiente capace di pennellare cross anche dalla trequarti come capitato in occasione dei gol a Roma con la Lazio e a Udine dove in entrambi i casi Ederson di testa ha capitalizzato gli assist del compagno. A sinistra inoltre Ruggeri sale di meno anche perché in fase di transizione positiva Gasperini cerca di creare isolamento per degli uno contro uno di Lookman, elemento molto bravo a saltare l’uomo in dribbling sia rientrando verso l’interno del campo per andare a concludere, che verso l’esterno per cercare il cross.
Rifinitura
Nella zona di rifinitura agiscono per impostazione posizionale in genere Lookman e Koopmeiners o talvolta, specie nelle gare di inizio stagione De Ketelaere, mentre Pasalic che pure talvolta viene schierato tra i 2 dietro la punta, risulta molto più abile negli inserimenti in zona gol e in particolare nel gioco aereo da calcio piazzato o da corner. Altro elemento che ha nella zona tra le linee il suo habitat naturale è Muriel che tuttavia quest’anno è risultato un po’ indietro nelle gerarchie di Gasperini. Il giocatore più pericoloso in rifinitura risulta per caratteristiche senz’altro Lookman, che ama giocare tra le linee e potrebbe procurare non poche difficoltà per la sua velocità gravitando nello spazio tra Rahmani e Di Lorenzo, per questa situazione Mazzarri dovrà dare istruzioni in copertura per una delle mezz’ali, probabilmente Anguissa.
Finalizzazione
L’Atalanta è una squadra che non ama consolidare il possesso palla ma preferisce ripartire con verticalizzazioni immediate e soprattutto con sovrapposizioni laterali finalizzate al cross o al traversone per la chiusura del laterale opposto, tipica di Gasperini e in generale delle squadre che giocano a 5 come per esempio l’Inter. In fase di offensiva manovrata una soluzione utilizzata è anche quella delle triangolazioni tra Scamacca molto abile ad uscire per cucire il gioco e i 2 trequartisti Lookman e Koopmeiners o De Ketelaere che sono molto bravi nello stretto e molto rapidi. In alternativa la squadra di Gasperini cerca un traversone per tagliare tutta l’area mentre Scamacca si apre sulla fascia per portare fuori uno dei difensori centrali e creare una parità numerica in area dove si inseriscono con abilità elementi come Pasalic, Koopmeiners e lo stesso De Ketelaere.
FASE DI NON POSSESSO
Negli anni Gasperini ci ha abituato a mettere in campo un Atalanta che faceva dell’aggressività e dell’intensità sulla prima costruzione avversaria il suo marchio di fabbrica, e in questo insieme a Juric ha fatto scuola nel nostro campionato. Ma il calcio è una materia in continua evoluzione e così l’Atalanta ha imparato a gestire anche lunghe fasi di difesa posizionale, in cui il primo pressing specie su impostazione avversaria dal basso non è mirato quasi mai al recupero palla ma alla copertura delle linee di passaggio e a indirizzare la giocata e lo sviluppo avversario verso la zona di maggiore convenienza. Non si tratta di un atteggiamento propriamente passivo ma potremmo parlare di una gestione nelle fasi di pressing. In particolare alla perdita di possesso non vi è una riaggressione immediata ma più spesso un ripiegamento con attitudine a coprire gli spazi piuttosto che a marcare.
Prima azione difensiva della squadra
L’Atalanta di questa stagione è una squadra molto diversa da quella degli scorsi anni in quanto pressione alta e occupazione degli spazi non costituiscono più il suo marchio di fabbrica, non c’è più quasi alcuna traccia. Gasperini affida la prima pressione che costituisce una azione di disturbo ad un centrocampo che marca a uomo, portando i trequartisti Lookman in appoggio a Scamacca e Ederson e Koopmeiners sugli interni avversari.
Gioco Difensivo a Centrocampo
Nonostante anche per l’Atalanta possiamo ormai parlare di gioco posizionale, in mezzo al campo Gasperini pur avendo cambiato atteggiamento tattico nella fase di non possesso, non rinuncia mai ai riferimenti a uomo e a creare delle coppie in mezzo al campo; in questa zona del campo l’assenza della sagacia tattica e dell’esperienza di De Roon costiutisce sicuramente un minus per l’Atalanta che probabilmente sarà costretta ad affidare al brasiliano Ederson compiti di maggiore copertura assieme ad uno tra Koopmeiners e Pasalic.
Lateralità Difensiva
Sarà molto interessante vedere l’atteggiamento difensivo dell’Atalanta in lateralità su entrambi i lati in considerazione della scarsa attitudine nella fase difensiva sia di Ruggeri che di Zappacosta, entrambi molto più portati ad offendere. Essendo il primo Napoli di Mazzarri non conosciamo ancora quali saranno i dettami del nuovo tecnico, ma una delle poche certezze è che Zappacosta se la vedrà con Kvaraskelia, mentre Ruggeri fronteggerà Politano, e l’esito di questi duelli potrebbe determinare l’inerzia della gara. E’ verosimile credere che il tecnico bergamasco darà a Koopmeiners il compito di raddoppiare il giorgiano per rinforzare la lateralità difensiva. Ma Gasperini potrebbe chiedere a Ruggeri di rimanere più basso per mantenere la superiorità numerica (4vs3) con i tre riferimenti offensivi del Napoli, che dovrebbero essere almeno inizialmente Kvara, Raspadori e Politano.
TRANSIZIONI
Transizione Offensiva
Una prerogativa di Gasperini quest’anno è sfruttare la velocità degli attaccanti cercando in fase di riconquista subito la palla per gli attaccanti che attaccano la profondità ma spostati sugli esterni quasi mai centralmente, come fanno per indole Lookman e Muriel quando è in campo. Essendo una squadra che non consolida il possesso, sesta nella classifica per possesso palla con il 53,5%, prova ad utilizzare i cosiddetti smarcamenti preventivi per acquisire un vantaggio in ripartenza.
Transizione Negativa
In Fase di transizione negativa la nuova Atalanta di Gasperini rischia molto di meno rispetto agli anni passati e non appena perde palla i centrocampisti ed uno dei 2 trequartisti prendono a uomo i rispettivi avversari mentre gli esterni tornano immediatamente sulla linea difensiva per poi posizionarsi tutti sotto la linea della palla eccetto Scamacca e spesso Lookman.
ANALISI SWOT ( Strenghts Weakness Opportunities Threats )
Punti di Forza
L’Atalanta sembra aver mantenuto una più che dignitosa produzione offensiva godendo del sesto attacco della lega con 20 reti all’attivo e con una media di 13,4 tiri a partita, sesta in gradutoria e di un Xg attivo (expected goals) pari a 1,47, settimo in graduatoria. Si tratta di una squadra molto abile nella fase di iterdizione essendo prima nella statistica dei passaggi intercettati con 9,6 a gara e molto forte fisicamente. Le squadre di Gasperini si sa sono tra quelle che corrono di più nella lega in virtù di una preparazione fisica molto accurata ( 112,21 km di media partita, terza in graduatoria). L’Atalanta di oggi è una squadra molto pragmatica, certamente meno tecnica e abile nel trattare la palla essendo decima per precisione dei passaggi con l’82,7% ma sembra sfruttare le proprie occasioni e complicare quelle degli avversari. Molto pericolosa su sviluppi da calcio d’angolo (ne ha battuti 71 in 12 gare, terza nella statistica) in quanto dispone di diversi elementi abilissimi nel gioco aereo, come Scalvini e Djimsiti, ma anche Ederson (vantano il secondo posto nella graduatoria dei duelli aerei vinti). Attenzione agli inserimenti di Ederson e ai movimenti tra le linee di Lookman.
Punti di Debolezza
La qualità in fase offensiva è calata notevolmente, mentre in fase difensiva l’Atalanta talvolta si abbassa molto e concede qualcosa in più agli avversari. In generale la transizione negativa non sempre è fatta in maniera ottimale offrendo spesso la possibilità di saltare le linee di passaggio con palloni filtranti specie nella zona tra il braccetto di difesa ed il laterale su entrambe le fasce. Sicuramente rispetto agli anni precedenti è una squadra che concede meno spazi in profondità alle spalle della linea difensiva proprio perché quest’ultima raramente viene tenuta molto alta.In virtù della cifra tecnica ridotta rispetto a qualche anno orsono, spesso denota sbavature in impostazione come evidenzia il sesto posto nella graduatoria delle palle perse con 15,7, motivo per il quale una azione di pressing ben portata e con parecchi uomini in zona palla potrebbe capitalizzare al meglio questo dato negativo a carico degli orobici
ATALANTA (1–3–4-2-1)
In fase di impostazione vediamo come Scalvini e Djimsiti siano fortemente connessi in un link evidenziato dalla freccia maggiormente spessa, così come forte è la connessione tra Musso e Ederson in uscita dal basso. Meno importante il link tra Musso e Scamacca che meno frequentemente viene cercato con uscita diretta come evidenzia la freccia meno spessa.
In fase di sviluppo offensivo si evidenziano gli sviluppi in fascia con i movimenti dei 2 quinti Zappacosta in inserimento più profondo rispetto a Ruggeri che spesso non va oltre la trequarti per consentire a Lookman di allargarsi per un eventuale 1 contro 1 come mostra il movimento a mezza luna della freccia verso l’esterno.
Notiamo inoltre come dei 2 centrali di centrocampo mentre Ederson si abbassa spesso in fase di uscita dal basso in linea con i centrali di difesa, Koopmeiners effettua più spesso movimenti di inserimento a rimorchio delle 2 mezze punte. Tipico poi il movimento a mezza luna verso l’interno di Lookman a sfruttare la eventuale sponda di Scamacca buttandosi nello spazio.
Il grafico evidenzia in verde quello che in gergo definiamo Hub, ossia il catalizzatore, l’elemento che gioca più palloni e costituisce riferimento assoluto, in genere De Roon, ma in questo caso sarà certamente Ederson.
In giallo invece abbiamo i Nodi, ossia quegli elementi che sono fortemente interconnessi tramite una fitta rete di passaggi, in questo caso Scalvini e Djimsiti in fase difensiva, e Koopmeiners in mediana.







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