Chi è Okafor: posizione, metriche e caratteristiche del giocatore svizzero
Alla scoperta di Noah Okafor, attaccante svizzero di origine nigeriana. Caratteristiche tecniche, tattiche, metriche e posizione in campo.

Noah Okafor, che rumors di calciomercato invernale danno in procinto di accasarsi in prestito oneroso fino a fine stagione al Napoli, è un attaccante svizzero di origini nigeriane, attualmente di proprietà del Milan (ma ormai ai margini del progetto rossonero).
Nato il 24 maggio 2000 in Svizzera a Binningen, è un giocatore versatile che può agire sia da punta centrale che da esterno offensivo, grazie alla sua velocità, tecnica e capacità di attaccare la profondità. Scopriamo di più sull’attaccante al centro delle attenzioni di Giovanni Manna, ricordiamo che il DS partenopeo ha deciso di puntare su di lui dopo le difficoltà per arrivare ad Allan Saint-Maximin.
Caratteristiche tecniche
Velocità e accelerazione: È uno dei suoi punti di forza principali, utile sia per scattare in campo aperto che per superare l'uomo nell'uno contro uno.
Dribbling: Ha una buona capacità di saltare l'avversario, soprattutto in situazioni di transizione.
Finalizzazione: È un attaccante con discreta freddezza davanti alla porta, anche se non è un bomber puro.
Movimenti senza palla: Si muove bene negli spazi, spesso tagliando verso il centro per creare occasioni da gol.
Fisicità: Con i suoi 185 cm, è dotato di una struttura atletica che gli permette di reggere i contrasti e proteggere il pallone.
Carriera
Basilea (2018-2020): Cresciuto nel vivaio del Basilea, si è affermato come uno dei migliori talenti del calcio svizzero.
Salisburgo (2020-2023): Il passaggio al Red Bull Salisburgo ha rappresentato la sua consacrazione, con ottime prestazioni in campionato e in Champions League.
Milan (2023-?): Arrivato in estate per rinforzare l’attacco rossonero, è spesso utilizzato come alternativa a Leao o Giroud.
Analisi tattica di Noah Okafor
Noah Okafor è un attaccante moderno, adatto a un gioco fatto di transizioni rapide e attacco della profondità. Nel Milan di Pioli, la sua versatilità gli permetteva di essere un'alternativa sia come esterno sinistro (ruolo naturale di Leao) sia come punta centrale, soprattutto quando serve un profilo più dinamico rispetto a un centravanti classico.
Ruolo e posizionamento in campo
Nel Milan, Okafor è stato utilizzato principalmente in tre ruoli:
Esterno sinistro nel 4-3-3 o 4-2-3-1, come alternativa a Leao, con la tendenza a rientrare sul destro per concludere.
Punta centrale nel 4-3-3 o 4-2-3-1, giocando da falso nueve, muovendosi molto per creare spazi.
Seconda punta o trequartista, possibile soluzione in un modulo più offensivo, grazie alla sua mobilità.
Principali qualità tattiche
Attacco della profondità: È molto bravo a leggere i movimenti della difesa avversaria e scattare dietro la linea difensiva.
Movimenti intelligenti senza palla: Spesso effettua tagli diagonali verso il centro per creare spazi per i compagni, soprattutto quando gioca largo a sinistra. Se usato da prima punta, arretra per attirare i difensori e liberare spazi per gli inserimenti di centrocampisti o esterni.
Dribbling in velocità: Pur non essendo un dribblatore puro come Leao, è efficace quando ha campo davanti e può puntare l’uomo in progressione.
Finalizzazione e freddezza sotto porta: Ancora migliorabile. Si trova spesso in buona posizione, ma non sempre è letale. Con il Salisburgo ha mostrato buone doti da finalizzatore, ma in Serie A deve ancora dimostrare continuità.
Pressing offensivo: È un attaccante che partecipa bene alla fase difensiva, un aspetto fondamentale nel sistema di Conte. Sa pressare alto e costringere i difensori avversari a giocare velocemente.
Aspetti da migliorare
Decision-making: A volte si intestardisce nel dribbling o prende scelte affrettate in zona gol.
Fase realizzativa: Deve essere più cinico sotto porta se vuole diventare un attaccante da doppia cifra.
Gioco spalle alla porta: Se impiegato da punta centrale, fatica un po’ nei duelli fisici contro difensori più strutturati.
In sintesi, Okafor potrebbe essere un'arma tattica preziosa per Conte, ma deve ancora affinare alcuni aspetti del suo gioco per diventare un potenziale titolare in determinate gare. Tuttavia, anche rispetto alle recenti voci di mercato relative ad elementi provenienti da campionati esteri di livello decisamente inferiore al nostro, Okafor si lascia decisamente preferire anche in virtù delle due stagioni trascorse in Italia e alla conoscenza delle nostre difese.





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