Ziliani: "Juventus deve restituire refurtiva, i 9 scudetti dal 2012 al 2020"
Paolo Ziliani attraverso il suo profilo X ha messo in evidenza la delicata vicenda giudiziaria che riguarda la Juventus di Andrea Agnelli.

Paolo Ziliani, attraverso il suo profilo X, si sofferma sulla delicata vicenda giudiziaria che riguarda la Juventus: "Agnelli & C. scappano dal processo e patteggiano: risarciranno le parti civili e avranno condanne inferiori ai 2 anni. Morale: imbrogliare e vincere gli scudetti barando alla fine paga".
"Il 22 settembre il GUP deciderà se accettare o meno l'accordo raggiunto tra Madama e i pm romani: un finale di storia già scritto. Mentre si va verso i titoli di coda con la dimostrazione plastica che la Juventus ha vinto per anni i suoi scudetti in modo illegale, e ne gode i frutti senza pagare dazio, giornali e tv assistono a tutto ciò senza fare una piega: quando si dice fare da palo. Quando il 30 maggio 2023 il Tribunale federale accettò il patteggiamento concordato tra Juventus e Procura FIGC che prevedeva, in cambio del pagamento un’ammenda di 718 mila euro, la cancellazione del maxi processo in cui il club bianconero sarebbe stato chiamato a rispondere di ben quattro diversi e gravi illeciti per i quali le sue responsabilità erano provate al di là di ogni ragionevole dubbio (come nel processo plusvalenze celebrato pochi mesi prima e che portò alla penalizzazione di 10 punti in classifica e alla squalifica dei quattro dirigenti apicali Agnelli, Paratici, Nedved e Cherubini per un totale di 8 anni), processo che avrebbe mandato la Juventus in Serie B, il Palazzo del pallone e quello della politica mandarono al mondo un messaggio molto chiaro: nel calcio italiano qualsiasi reato, anche i più gravi come quelli di cui la Juventus avrebbe dovuto rispondere, può essere cancellato con un colpo di spugna senza dover dare spiegazioni a nessuno".
"Infatti due mesi dopo il campionato ricominciò come se niente fosse, la Juventus si ripresentò in campo bella come il sole con una nuova dirigenza a sostituire quella dei grandi imbroglioni e i 9 titoli consecutivi vinti dal club dal 2012 al 2020 rimasero nell’albo d’oro - e i trofei nella bacheca del club - senza che nessuno eccepisse e dicesse: “L’inchiesta Prisma ci ha fatto capire in che modo questi titoli siano stati vinti. Se i valori dello sport contano ancora qualcosa, la Juventus deve restituire la refurtiva. E pazienza se nell’albo d’oro della Serie A ci saranno 9 anni di “titolo non assegnato”. Nell’albo d’oro del Tour de France ce ne sono 7, pure loro consecutivi, quelli dei 7 trionfi conquistati con l’imbroglio da Lance Armstrong; e anche se l’inganno venne scoperto con anni di ritardo, i francesi non si formalizzarono: Armstrong aveva rubato, venne radiato e la refurtiva gli venne tolta. Tutta. Interamente. Invece niente".
"Oggi leggiamo che la Juventus, che la giustizia sportiva esattamente due anni fa miracolò col patteggiamento di cui sopra, al fine di evitare il rinvio a giudizio in sede penale per gli stessi reati (quelli dell’inchiesta Prisma), ha chiesto alla Procura di Roma il patteggiamento concordato con i pm: 1 anno e 9 mesi per l’ex presidente Andrea Agnelli, un anno e 6 mesi per l’ex direttore generale Fabio Paratici, un anno e 2 mesi per l’ex vice presidente Pavel Nedved e ancora un anno e 6 mesi per Cesare Gabasio, un anno per Stefano Cerrato e via dicendo. Gli ex dirigenti si sono detti disposti a pagare un risarcimento alla CONSOB e alle 200 parti civili che si sono costituite nel procedimento. Sulla richiesta di patteggiamento sarà chiamata a esprimersi il 22 settembre il GUP Anna Maria Gavoni. Inutile dire che anche qui il finale della storia è tristemente già scritto: patteggiamento sarà. Come dicono i francesi: ça va sans dire". Ha concluso Ziliani.





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