Damascelli: "Pagato 50 milioni, raramente si è presentato in campo. In Inghilterra sghignazzano"
In un editoriale il giornalista Tony Damascelli ha fatto alcune riflessioni sul momento del calcio italiano.

Il calcio italiano è sempre di più schiavo dei procuratori. In un editoriale su Il Giornale, Tony Damascelli si è tolto qualche sassolino dalle scarpe: "Il certificato medico di Koopmeiners a Bergamo, quello di Osimhen che disertava il ritiro del Napoli, le paturnie di Lookman spalmate in due estati, altri casi di malasanità, Perisic e il mal di denti improvviso, Bernardeschi depresso a Firenze, Niang avvilito a Milanello".
"Per ultimo Douglas Luiz che non si è presentato al raduno della Juventus anche se in verità raramente si era presentato alle partite della squadra bianconera, nonostante i 5 milioni di salario e i cinquanta versati generosamente dal club agli inglesi dell’Aston Villa che, sghignazzando, stanno ancora contando i soldi. Nessuno pensi che la colpa sia esclusiva dei calciatori, questi sono semplici oggetti, e non più soggetti, dei loro procuratori, una stirpe che ha rovinato il calcio come già aveva previsto Vujadin Boskov e che altri veri uomini di football ripetono" ha proseguito il noto giornalista sportivo.
"Douglas Luiz ha eseguito gli ordini della scuderia, spera di andare allo scontro e di filarsela altrove, come Vlahovic e altri sodali di serie A, intanto la Juventus ha multato e messo fuori rosa il brasiliano, ripristinando abitudini scomparse negli ultimi anni, durante i quali l’amichettismo di Andrea Agnelli prevaleva sul rigore aziendale dei tempi migliori, vissuti e imposti da suo padre e suo zio, quando la Juventus aveva più di dieci comandamenti” ha concluso Damascelli.






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