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Italia-Croazia: probabili formazioni. Spalletti si gioca tutto, c'è Retegui

Probabili formazioni di Italia e Croazia, gli azzurri devono almeno pareggiare per essere sicuri di passare il turno e proseguire la propria avventura a Euro 2024.


Alessandro D'AriaAlessandro D'AriaMatch Analyst

24/06/2024 15:17 - Nazionale
Italia-Croazia: probabili formazioni. Spalletti si gioca tutto, c'è Retegui

A Lipsia va in scena l'atto decisivo di questo girone eliminatorio di Euro 2024, con l'Italia di Spalletti a giocarsi la qualificazione contro la Croazia di Dalic, che ha come unico risultato utile la vittoria per passare il turno. Quattro degli ultimi cinque incontri ufficiali tra queste due squadre si sono conclusi con un pareggio per 1-1. L'altro risultato è stata la vittoria per 2-1 della Croazia  alla Coppa del Mondo FIFA 2002. Vediamo come arrivano le due squadre a questa sorta di spareggio.


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COME ARRIVA L'ITALIA. Non poche sono state le critiche per gli azzurri all'indomani della sconfitta di misura ma in realtà ben più netta del punteggio contro le furie rosse di De la Fuente, che hanno destato una impressione di superiorità pressoché totale. Sotto la lente di ingrandimento sono finiti i singoli, in particolare Di Lorenzo, Scamacca, Frattesi e Jorginho, ma anche il collettivo intero nel suo approccio fisico e mentale alla gara. Di certo qualcosa cambierà negli elementi in campo e per certi aspetti probabilmente anche nel sistema di gioco. Si gioca per due risultati, meglio non pensarci troppo, ma forse anche per questo è lecito attendersi un atteggiamento per certi versi più coperto. Dunque, appurata l'indisponibilità di Dimarco a sinistra che dovrebbe in extremis essere disponibile per la panchina, ecco che potremmo vedere un'Italia schierata con un 1-4-1-4-1 in fase di non possesso, sistema che diventerebbe in fase di possesso un 1-3-4-2-1. La formazione scelta dovrebbe vedere, davanti al capitano Donnarumma, Di Lorenzo comunque confermato insieme alla coppia centrale Calafiori-Bastoni.  Mediana con Cambiaso a destra, coppia centrale Jorginho-Cristante  e Darmian a sinistra, Barella sulla trequarti centro-destra e  Chiesa centro-sinistra in appoggio all'unica punta che dovrebbe  essere stavolta Retegui, dopo la prestazione indolente di Scamacca contro la Spagna. Questa formazione avrebbe la sua ratio principale nella maggior copertura in mezzo al campo garantita da Cristante abilissimo nello sporcare le linee di passaggio e al contempo soluzione tattica aerea importante sui calci piazzati. Al tempo stesso Darmian è un elemento certamente meno offensivo di Dimarco e lo stesso Cambiaso a destra da garanzie tattiche importanti. In questo scacchiere Barella avrà maggiore libertà incursoria e minori compiti di ripiego. Lo stesso Chiesa, riportato in posizione probabilmente a lui più gradita in fascia sinistra con possibilità di rientrare sul suo piede forte, rappresenta una soluzione più coerente con le caratteristiche del bianconero.


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ITALIA (1-3-4-2-1): Donnarumma; Di Lorenzo, Calafiori, Bastoni; Cambiaso, Cristante, Jorginho, Darmian; Barella, Chiesa; Retegui. All. Spalletti.

COME ARRIVA LA CROAZIA. Passano gli anni, il calcio si evolve, ma i nomi con cui la Croazia si è presentata a Euro 2024 sono quelli di sempre. In panchina siede ancora Zlatko Dalic, a centrocampo Brozovic e Kovacic da scudieri di Luka Modric, mentre Perisic ara ancora la fascia. Intorno a loro la pletora di comprimari che hanno contribuito a  rendere la Croazia una delle squadre più competitive al mondo: Livakovic, Pasalic, Vlasic, Kramaric, Petkovic, Marko Pjaca, reduce da una discreta stagione al Rijeka. E in panchina ci sarà persino Damagoj Vida. La formazione titolare dovrebbe essere un 1 - 4 - 3 - 3 di partenza con in porta Livakovic, buoni riflessi, abile nel gioco aereo. Nella linea difensiva a destra Stanisic, terzino destro dotato di grande velocità e buona tecnica individuale, tatticamente disciplinato abile nel crossare ed effettuare traversoni. La coppia centrale sarà formata da Sutalo, giocatore dotato di un fisico importante, abile nei contrasti e nei duelli fisici, ottimo nel gioco aereo, sia in fase difensiva che offensiva e da Gvardiol, grande fisicità, dotato di ottima tecnica individuale e tatticamente intelligente. Il terzino sinistro potrebbe  essere a sorpresa Perisic, reduce da una stagione sfortunata segnata dal grave infortunio al ginocchio, ma il dubbio principale riguarda ancora una volta la possibilità di impiego di Gvardiol in posizione di laterale di sinistra stile Manchester City, in questo caso al centro della difesa agirebbe Erlic. In mezzo al campo Kovacic, giocatore dotato di ottima tecnica individuale, tenace e grintoso, che può occupare diversi ruoli in campo. Abile nel tiro dalla distanza. Al suo fianco l'eterno Modric, Pallone d’Oro 2018, uno dei centrocampisti più forti della sua generazione e Brozovic la cui tenuta sarà da verificare dopo la stagione trascorsa in un calcio, quello arabo, ancora lontano dai livelli di eccellenza. Mezzala destra sarà Pasalic, giocatore duttile che può ricoprire più ruoli, forte e grintoso, abile nel tiro da fuori e quando agisce in zona di rifinitura. A sinistra da mezzala agirà Sucic, promettente e dinamico centrocampista, impiegabile anche come sotto-punta, bravo nel dribbling e nel tiro dalla distanza. In avanti rispetto al ballottaggio delle ultime gare tra la tecnica indolente di Bruno Petkovic e il gioco aereo di Ante Budimir, autore di 17 gol in 33 partite di Liga con l’Osasuna, stavolta potremmo assistere all'impiego di Kramaric come punta mobile. Più dietro nelle gerarchie, Vlasic. L’idea di gioco della Croazia è quella che conosciamo. Una squadra che ama gestire il pallone, in cui i tre centrocampisti si addensano sullo stesso lato per uscire dalla pressione e lanciare gli attacchi o, in alternativa, per mantenere il possesso e raffreddare i ritmi. La Croazia ama difendere in un blocco medio o anche medio-basso. La squadra vuole rimanere compatta per proteggere centrali che, Gvardiol a parte, sono macchinosi, e consentirgli di spezzare la linea sul limite dell’area. Nonostante il talento e la pelle dura, comunque, la Croazia rimane una squadra con qualche problema in fase di rifinitura, un po’ per il gioco un po’ naif nell’ultimo terzo di campo, un po’ perché mancano ali che saltino l’uomo. In ogni caso, la Croazia è una Nazionale che assomiglia solo a sé stessa nel panorama contemporaneo, che si schiera col 4-3-3 ma che in rosa ha una sola ala, Perisic, e che per il resto interpreta il calcio con semplicità perché ha il talento sufficiente per poterselo permettere.  Se abbiamo questa impressione di una Croazia sempre uguale a sé stessa,  la maggior parte del merito è da ascrivere a Luka Modric. Il centrocampista del Real Madrid si appresta a vivere il suo quinto Europeo e, in generale, il suo nono grande torneo con la Croazia. È ancora lui a definire lo stile della squadra e non potrebbe essere altrimenti. Quando si ritirerà Modric, allora la Croazia sarà costretta a cambiare modo di giocare a calcio. Fino ad allora, la squadra di Dalic si rifletterà nella sua capacità magnetica di tenere palla e scambiarla con Brozovic e Kovacic. A differenza degli altri Mondiali ed Europei a cui ha partecipato, però, stavolta il numero dieci vive una situazione nuova: è reduce da una stagione da riserva del Real Madrid. L’impiego più limitato nel corso della stagione gli permetterà di arrivare in Germania con maggior freschezza? Oppure dovremo abituarci all’idea che Modric non sia più lo stesso non solo col Real Madrid, ma anche con la Croazia? Chi potrebbero fornire nuovo fosforo al gioco della Croazia potrebbe essere  Martin Baturina, forse il nome più interessante tra le nuove leve della Nazionale balcanica. Baturina ha solo tre presenze con la maglia a scacchi bianchi e rossi, ma si capisce al primo tocco che possiede lo stesso DNA di Modric e Kovacic. Un centrocampista senza un ruolo preciso, che aveva iniziato come mediano o mezzala e che adesso fa il trequartista o addirittura il falso esterno nella Dinamo Zagabria, elegante nel portare palla in zone centrali. Alle classiche qualità da centrocampista Baturina aggiunge un ottimo tiro dalla media distanza, sia col destro che col sinistro. Se Dalic gli  concederà dei minuti sarà il giocatore più interessante da seguire della Croazia. Dunque Dalic dovrebbe schierare un 1 - 4 - 3 - 3 in fase di possesso che diventa un 1 - 4 - 1 - 4 - 1 in fase di non possesso.

CROAZIA (1-4-3-3): Livakovic; Stanisic, Sutalo, Gvardiol, Perisic; Brozovic, Modric, Kovacic; Pasalic, Kramaric, Sucic. All. Dalic.


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Alessandro D'AriaAlessandro D'Aria
Match Analyst e Football Data Analyst certificato ed abilitato alla professione. A fine anni '90 ha seguito da vicino prima la Primavera e la prima squadra del Napoli. Si occupa per AreaNapoli.it, tra l'altro, dell'analisi dell'avversario.

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