Ziliani: "Theo ha fatto più danni della grandine. Solo un demente in piena bonaccia..."
Paolo Ziliani attraverso il suo profilo X ha fatto il punto sulla stagione disastrosa del Milan con l'eliminazione in Champions contro il Feyenoord.

Il giornalista Paolo Ziliani, attraverso il suo profilo X, ha fatto il punto sulla disastrosa situazione del Milan, soffermandosi sull'eliminazione dell'altra sera nel play off Champions: "Theo Hernandez, secondo la visione che Ibra ha del calcio, non devi dire nulla, men che meno insegnare nulla, perché “come glielo spieghi a uno dei più forti al mondo come giocare? Come deve giocare è lui che te lo spiega”.
"Proprio come l'altro ieri: col Milan che in vantaggio 1-0, a San Siro, con mezza partita ancora da giocare, l’handicap dello 0-1 dell’andata annullato e le possibilità ancora intatte di riuscire a fare un altro gol (se hai Leao e Joao Felix, Pulisic e Gimenez, una partita per 2-0 ogni tanto la puoi anche vincere) e di passare il turno, ha improvvisamente dato di matto alla fine del primo tempo, manco il Milan stesse perdendo 0-2 e la disperazione si tagliasse a fette, con l’aggressione a metà campo ai danni di Anis Moussa che gli procurava un giallo già pesante (era diffidato e avrebbe saltato il match d’andata degli ottavi in caso di passaggio del turno) e col “numero” a inizio secondo tempo, la specialità di casa-Hernandez, la goffa e plateale simulazione cui l’arbitro non abboccava e che puniva con il secondo giallo, quindi con l’espulsione, decretando in tempo reale la fine di ogni speranza del Milan di scampare al naufragio".
"Solo un demente in piena bonaccia avrebbe potuto innescare la miccia che mutava il clima in burrasca: non era certo interesse del Milan, ma Theo Hernandez - che del Milan è stato capitano ed è uno dei giocatori storici, uno dei più esperti - l’ha fatto. E siccome quest’anno il francese ha fatto più danni della grandine dando vita a una stagione che più disastrosa in fatto di danni procurati alla squadra non avrebbe potuto essere, sarebbe stato il caso - nell’intervallo - che Conceiçao lo mandasse sotto la doccia a raffreddare i bollori onde evitare guai peggiori. E però, il comandante in capo Ibrahimovic alla vigilia era stato chiaro: come devono giocare Leao e Theo sono loro che te lo spiegano, non puoi dirglielo tu. Loro sono i più forti al mondo, non proviamoci nemmeno. Infatti Fonseca ci aveva provato e oggi allena l’Olimpique Lione. Conceiçao dev’essersi detto: messaggio ricevuto. E così, quando Theo Hernandez è sbucato per la seconda volta dal tunnel degli spogliatoi, è apparso chiaro a tutti che la fine del Milan era segnata".
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