Sinner: "Addio a Panichi e Badio? Capita di prendere strade differenti, ma posso assicurare che..."
"Al momento non abbiamo pensato a sostituti, non è il periodo adatto", ha spiegato il numero 1 al mondo del tennis.

Jannik Sinner si prepara a Wimbledon: martedì 1 luglio sfiderà nel derby italiano il connazionale Nardi. In attesa di tornare in campo per il Grande Slam inglese, ha spiegato in conferenza stampa i motivi che lo hanno portato a separarsi da Marco Panichi e dal fisioterapista Ulises Badio.
Una decisione che sembra essere arrivata dopo l'eliminazione dal torneo tedesco di Halle al 2° turno. Un filo di vittorie vincenti, contro avversari fuori dalla top 20, che si è interrotta dopo ben 66 partite consecutive. Per questo ora l'azzurro cerca il riscatto proprio sull'erba del più antico evento nello sport del tennis. Sarà affiancato da Simone Vagnozzi e Darren Cahill, ma non solo. Ci sarà infatti l'osteopata Andrea Cipolla (nello staff da inizio 2023).
Sui nuovi possibili membri del team: "Se cerco qualcosa di specifico per sostituire Panichi e Badio? L'ho già detto, al momento non cerco nulla. Qui a Londra ho ben altro a cui pensare. Il timing per l'addio non è il migliore, quello sì, ma abbiamo lavorato tanto prima e non credo mi porti qualche cosa dietro. Mi sento bene, mi sono allenato bene. Londra è speciale e voglio fare bene. Al momento non abbiamo pensato a sostituti, non è il periodo adatto. Ci sono tante opzioni, lo so però non è il momento adatto per pensare a questo. Io cerco persone che sono adatte a lavorare e a comunicare con il mio gruppo, che si integri alla perfezione. L'obiettivo è l'onestà e la fiducia nel lavoro che si fa come team perché passiamo tanto tempo insieme ogni giorno. Su questo mi ispiro molto anche al lavoro di cuoco di mio padre, in cucina bisogna andare d'accordo con le persone per lavorare assieme".
"Le ragioni della separazione? È stata presa ad Halle. Non ce n'è una specifica, non ci sono motivi eclatanti per cui è stata fatta questa scelta. Posso assicurarvi che non è successo nulla di che. La finale del Roland Garros per esempio è stato un risultato eccezionale di squadra ma nello sport succedono anche queste cose. Non c'è nulla di particolare che possa suscitare stupore. A volte bisogna prendere una strada differente. Cos'è successo con il mio team? Succede che ci si separi. Non credo che avrà e che abbia avuto un effetto su di me: stiamo lavorando nel miglior modo possibile. Sono qui per giocare un ottimo tennis e questo è il mio obiettivo principale perché sono qui. Abbiamo ottenuto in questo periodo dei risultati straordinari, grazie al mio team e sono fiero di quello che abbiamo fatto insieme. Certo poi sono curioso di sapere cosa succederà nelle prossime settimane in campo", ha concluso.
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