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Haaland, la battuta su Pio Esposito è uno schiaffo (meritato) al calcio italiano. Reazioni scomposte

Il centravanti della Norvegia ci ha sbattuto sul muso la triste verità, altro che incensare un calciatore anche per un gol sbagliato.


Luca CirilloLuca CirilloGiornalista

16/11/2025 14:13 - Nazionale
Haaland, la battuta su Pio Esposito è uno schiaffo (meritato) al calcio italiano. Reazioni scomposte

E' bastata una semplice considerazione di Haaland su Pio Esposito per suscitare l'indignazione di tantissimi tifosi italiani. Cosa avrà detto mai il campione norvegese sull'astro nascente del nostro pallone? Semplicemente questo: "A essere onesto non conosco molto di lui, forse mi mangeranno per queste parole ma quando giochi per l'Italia devi avere qualità. E devi averle anche quando giochi per l'Inter, è così".


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Ha detto la verità, la pura verità. Il punto è che in Italia il giovane calciatore dell'Inter è già considerato il nuovo fenomeno del nostro movimento calcistico e guai a chi lo valuta per quello che è, ovvero un ventenne (in altri paesi lanciano i calciatori in squadre importanti anche a 16-17 anni quando sono davvero forti) che lo scorso anno giocava con lo Spezia in Serie B. Con tutto il rispetto per i liguri, non parliamo di certo di un club blasonato.


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Haaland ci ha sbattuto sul muso la triste verità, ci ha dato uno schiaffo meritato che da persone intelligenti dovremmo trasformare in energia per svegliarci da questo incubo in cui siamo piombati da troppo tempo. Non riusciamo più a sfornare talenti e ci aggrappiamo alla speranza. Nascono da qui le pressioni ed i titoloni sui calciatori che mostrano un minimo di talento. Prima Camarda, poi Pio Esposito. Persino l'agente di Pio, Mario Giuffredi, ha predicato calma e invitato i giornalisti ad evitare esagerazioni. Haaland ha appena 25 anni ed ha già vinto una Coppa di Germania, due campionati inglesi, una Coppa d'Inghilterra, un Community Shield, una UEFA Champions League, una Supercoppa UEFA e una Coppa del mondo per club FIFA. Inoltre ha portato a casa la Scarpa d'oro, il Trofeo Gerd Müller, l'IFFHS World's Best Player e l'Onze d'or. Potrà dire liberamente che non conosce ancora bene Pio Esposito e che per giocare con l'Italia e con l'Inter deve avere qualità? Siamo alla frutta. O forse molto oltre.


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Luca CirilloLuca Cirillo
Giornalista dal 2010, ha lavorato per Il Roma. Da vicedirettore ed inviato di giornali online, ha seguito il Napoli in giro per l'Europa. È autore e conduttore di programmi su Radio Amore e collabora con alcune riviste.

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